Vicious fun - Film (2020)

Simpatica commedia horror che vede un nerd e una cacciatrice di serial-killer formare un improbabile duo contro un gruppo di maniaci. Gli omaggi agli anni '80 si sprecano, dalle citazioni alla ost synth-wave, tuttavia riescono a non diventare fastidiosi grazie a un umorismo brillante e a una struttura da action/thriller gestita con un certo brio; credibile il protagonista ma ben scelti anche tutti gli altri, copioso lo splatter (dai buoni SPFX), curata la confezione. Nel complesso si può dire un buon lavoro, pur in un ambiente sovraffollato come quello dell'horror satirico odierno.

Accidenti, se ha messo giudizio, l'antisociale! Quel che il titolo promette, il film mantiene: un consesso di inside and upside-down jokings al soldo dell'omicidiarietà seriale mitopoiesizzata dal fandom retronostalgico, che mai si adagia sullo scorciatoiale e gagsteristico produci consuma meta; un decathlon di leggiadro rollersplatter che non punta mai i freni a terra né indossa protezioni; la funtasia (ri)compositiva che salta in lungo e in alto e porta a casa la medaglia d'oro! Una tormenta di cocco e vaniglia da cui farsi senza meno inumare se si è cani da tartufo della goremedy.

Giocosa reminiscenza avant-pop horror-comedy '80s trasfigurata per la sensibilità di oggi. Sceneggiatura d'incredibile innaturalezza, goffa in omaggio ai modelli b-movies, zeppa di personaggi caricaturali spassosi: l'istrione camaleontico assassino, il ninja feticista cannibale, lo scienziato psicopatico, il gigante minorato brutale, il marine genocida, la giustiziera col look Pat Benatar/Joan Jett e il protagonista ovvero il tipico gonzo nerd tardo adolescente che abitava tanti films. Gioca sui luoghi comuni dei truce parodiandoli con levità scanzonata. Ci sta dentro abbastanza.