Ve ne dovevate andare - Film (2020)

Ve ne dovevate andare
Locandina Ve ne dovevate andare - Film (2020)
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Titolo originale: You Should Have Left
Anno: 2020
Genere: horror (colore)

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Tutti i commenti e le recensioni di Ve ne dovevate andare

TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/08/20 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 13/08/20 12:30 - 9511 commenti

I gusti di Cotola

Non sempre è una buona idea, una bella vacanza per ricaricare le pile. L'idea della casa proteiforme è divertente e riuscita ed è sorretta da una sceneggiatura (scritta da Koepp che qui firma anche la regia) che sa creare un discreto clima di mistero e coinvolgere lo spettatore. Peccato che lo scioglimento sia un po' banale nello spiegare quanto accaduto sin lì. Ma la pellicola non è comunque malvagia e si lascia guardare con piacere, pur senza lasciare tracce indelebili nella memoria. A tratti semplice ed essenziale ma capace di intrattenere. Belle le scenografie della casa.

Lupus73 15/08/20 14:41 - 1599 commenti

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Coppia con lui più attempato e figlioletta va in vacanza in Galles, in una villa moderna che si rivela alquanto strana e inquietante. Stanze più ampie all'interno che all'esterno, angoli completamente fuori squadro, porte che conducono altrove. La realtà spazio temporale perde lentamente il filo logico, mescolandosi inoltre all'introspettiva psicologica del protagonista e ai suoi incubi in maniera lynchana (senza confine tra soprannaturale e condizione mentale e dell'animo). Troppa carne al fuoco e troppa cripticità in un'allegoria della dannazione (con finale rivelatorio).
MEMORABILE: L'ottima prova di Bacon.

Herrkinski 18/10/20 14:45 - 8699 commenti

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Rinnovato sodalizio tra Koepp e Bacon dopo l'ormai datato Echi mortali, ne riprende in effetti una certa aura da ghost-story anni '90; il build-up è ben eseguito e la vicenda è di discreto interesse anche grazie a un cast oggettivamente bravo (Bacon su tutti, sempre professionale) e a una fotografia pulita che esalta ogni angolo della misteriosa casa. La risoluzione dell'enigma, basata sul tema dell'elaborazione dei sensi di colpa, sa di già visto (Angel heart, tra gli altri) ma risulta comunque messa in scena con un certo stile. Un lavoro di certo non memorabile ma più che potabile.

Daniela 9/11/20 10:13 - 13266 commenti

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Se si affitta una casa sul web, si deve mettere in conto che non risponda alle aspettative. Quella scelta da una famigliola americana per trascorrere una vacanza nel Galles rurale si presenta invece bene: lussuosa, grande fuori ed ancora più spaziosa dentro ma...  Più thrller psicologico che horror, un film in cui l'abitazione con la sua particolare architettura vale più della trama, troppo prevedibile (l'identità dell'uomo con berretto si intuisce troppo presto, la colpa da scontare è ovvia) anche se va riconosciuto lo sforzo di Bacon per rendere credibile il suo personaggio. 
MEMORABILE: Gli effetti di luce della lampadina oscillante sulle pareti della rampa di scale. 

Rambo90 8/12/20 01:58 - 7995 commenti

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Affatto male. Un horror soprattutto psicologico in cui nella prima parte si accumula una discreta dose di tensione senza tuttavia scoprire le carte e senza farci sospettare cosa stia accadendo. Sorretto dalla bella prova di Bacon, Koepp riesce quindi nel tentativo di regalarci una storia paranormale ma adulta, con un finale a sorpresa (anche se in parte già visto, con qualche richiamo ad Insidious 2) e una riuscita atmosfera. Confezione un po' troppo da streaming ma nel complesso riuscito.

Il ferrini 9/02/21 12:15 - 2674 commenti

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Non male, nonostante la prevedibilità.  Per una volta la differenza d'età nella coppia (lui 62, lei 35) non è data per scontata ma - anzi - è parte fondamentale della trama; infatti Bacon è vedovo e morbosamente geloso della giovane compagna. La regia è d'impostazione piuttosto classica, la fotografia pure; ciò che invece s'innalza sopra la media sono gli attori, che offrono prove convincenti, bambina compresa. Un po' troppo caricaturiale il gestore del negozietto, ma in un horror ci sta. Discreto.

Anthonyvm 17/02/21 15:49 - 6490 commenti

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Come spesso accade coi prodotti Blumhouse, a una confezione ragguardevole e a un cast indovinato non corrisponde uno script all'altezza. Dispiace che dei personaggi ben caratterizzati (Bacon soprattutto) debbano muoversi entro un'impalcatura narrativa vistosamente debitrice nei confronti di altre opere (da Shining a Poltergeist, da Amityville horror a Insidious). Non mancano le idee curiose (la casa "mutante", le sovrapposizioni di piani temporali e i paradossi da triangolo delle Bermude), ma finiscono per perdersi fra i luoghi comuni. Pochi spaventi e conclusione insoddisfacente.
MEMORABILE: Il doppio incubo all'inizio; Bacon costretto a sentire gli orgasmi della moglie attrice su un set; La morte della prima moglie di Bacon; Le polaroid.

Pumpkh75 20/04/22 13:42 - 1884 commenti

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Ritorno a casa Koepp per Kevin Bacon. Lui al solito è bravo e intenso nel rendere il personaggio che deve interpretare (la Seyfried, in omaggio alla storia, fa invece la vacanziera), ma la parte del leone spetta alla geometria della dimora: mesmerica e allungata, mutevole e malevola, confonde con le sue mura e le sue oscurità quell’associazione colpa/espiazione che sospettiamo già dopo poche scene essere la direzione del tran tran. Tempi corretti: qualche minuto in più, non importa dove, avrebbe guastato la nostra sazietà. Echi mortali era ben altro, ma è comunque passabile.

Pinhead80 5/12/22 00:49 - 5404 commenti

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Un marito in fuga da un passato che non smette di tormentarlo affitta una casa fuori città per ricominciare da capo con la sua nuova famiglia. Poco alla volta si ritroverà vittima di un incubo che non sembra lasciargli scampo. Horror sovrannaturale molto interessante che riesce a trasmettere un discreto senso di inquietudine grazie all'utilizzo di una scenografia labirintica e straniante. I giochi di ombre la fanno da padroni e garantiscono un discreto numero di spaventi. Bacon si dimostra perfetto nel ruolo del dannato in "fuga" che prova a dare una svolta alla propria esistenza.
MEMORABILE: La storia guardata dal punto di vista "esterno".

Buiomega71 15/03/25 01:07 - 3101 commenti

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Koepp ritorna sui suoi passi: lo scrittore in crisi, la doppia identità, la casa di campagna e l'immagine riflessa nello specchio (con la sua dannazione) di Secret window, gli scantinati, i muri e i fantasmi emaciati femminili di Echi mortali, il viaggio di Effetto black out, per un racconto ambizioso, tanto complesso quanto fumoso, con strascichi di fantascienza, qualcosa del cubo (le stanze infinite a trabocchetto), delle strategie delle vendette, delle vasche da bagno e le fotografie alle pareti. A volte di andamento sonnacchioso, ma pervaso da una certa atmosfera e originalità.
MEMORABILE: Bacon che controlla ossessivamente e di nascosto, lo smartphone e il tablet della moglie; La figura dietro al finestrone della casa; Le Polaroid.

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  • Discussione Daniela • 4/12/20 13:23
    Gran Burattinaio - 5944 interventi
    Titolo della versione doppiata in italiano:
    Ve ne dovevate andare.
    Disponibile in streaming a noleggio/vendita su CHILI.

  • Discussione Digital • 4/12/20 16:24
    Portaborse - 4144 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Titolo della versione doppiata in italiano:
    Ve ne dovevate andare.
    Disponibile in streaming a noleggio/vendita su CHILI.


    Ottima notizia così lo posso vedere. Speriamo in un buon doppiaggio..
  • Discussione Buiomega71 • 15/03/25 10:34
    Consigliere - 27096 interventi
    Koepp ritorna sui suoi passi: lo scrittore in crisi, il rapporto conflittuale con la moglie (la Seyfried che copula sul set, memore di essere stata Linda Lovelace) la doppia identità, i meandri interrotti della mente ,la casa di campagna e l'immagine riflessa nello specchio (con la sua dannazione, a Depp si rifletteva la nuca, a Bacon un inquietante fermo immagine) di Secret window, gli scantinati, i muri (ad un certo punto ti aspetti che Bacon prenda il piccone per buttarlo giù), i segreti che cela la dimora e i fantasmi emaciati femminili di Echi mortali, il viaggio di Effetto black out (la famiglia che da Los Angeles si sposta nel Galles, con scampato incidente d'auto causato dalla guida a destra), per un racconto ambizioso, tanto complesso quanto fumoso, con strascichi di fantascienza (il doppelganger che guarda fuori dall'enorme finestrone), qualcosa del cubo (le stanze e i corridoi infiniti a trabocchetto), delle strategie delle vendette, delle vasche da bagno e le fotografie sulle pareti ( o quelle misteriose e inquietanti scattate a Polaroid come i videotape di Strade perdute).

    Spesso si gira a vuoto e l'andamento è sonnecchioso, con pochi spaventi e quasi tutti convenzionali (lo spettro della ragazza nella vasca da bagno è l'ennesima samarata, gli incubi di Bacon che per destarsi si taglia con un coccio di bottiglia, la fuga tra il freddo e le campagne gallesi, per poi ritrovarsi punto e a capo), ma pervaso da un'atmosfera cupa, sospesa e opprimente che sembra uscita da un episodio di Ai confini della realtà e da una certa originalità che lo distacca dai topoi classici delle produzioni BlumHouse.

    Di culto la gelosia e l'ossessione di Kevin Bacon, che controlla, di nascosto, lo smartphone e il tablet della moglie alla ricerca di messaggi o chat compromettenti e la battuta sul Villaggio dei dannati 

    Una diversa rappresentazione sul tema della "casa maledetta", dove l'autorialità e la forte personalità del suo regista sono valore aggiunto, per un ritorno ad un cinema classico che si prende i suoi tempi, concentrandosi di più (come è tipico di Koepp) sulla psicologia dei personaggi che non sui jumspscare a buon mercato.
    Ultima modifica: 15/03/25 13:59 da Buiomega71