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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/03/20 DAL BENEMERITO REDEYES
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Decimamusa 13/04/20 11:31 - 102 commenti

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L'esordiente Lettieri propone un film aspro e coinvolgente, che scandaglia il greve sottobosco del tifo. Il calcio come evento sportivo, come nella realtà, non esiste: è un pretesto per far esplodere violenza, per esprimere un traviato codice dell’onore e del coraggio. All’interno del fanatismo di gruppo e attraverso riti dal sapore tribale si cerca quell’identità che non si riesce a costruire nella vita di ogni giorno. Nel protagonista cinquantenne – un credibile Aniello Arena – viene ben reso il senso di un percorso di formazione fuori tempo.

Pinhead80 24/03/20 16:21 - 4719 commenti

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Vecchie e nuove generazioni di ultrà napoletani si scontrano tra di loro per le decisioni da prendere all'interno della curva. Seguiamo da vicino la storia del "moicano" e dei personaggi che ruotano attorno a lui senza sapere mai troppo del loro passato. Una scelta discutibile che fa sì che ci si concentri molto sul presente ma che finisce per togliere spessore ai personaggi (soprattutto a quelli secondari). Brava, come sempre, Antonia Truppo nell'unico ruolo femminile di un certo rilievo in questo film dominato da figure maschili.

Redeyes 21/03/20 08:47 - 2443 commenti

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Lettieri dirige con bravura un film sul mondo degli ultras riuscendo nell'intento di mostrare la magnificenza di Napoli a braccetto con una realtà di violenza, disagio e falsi idoli d'oro. Si apprezza Arena che dà vita a un mohicano col quale, nonostante il passato e un po' il presente, è difficile non empatizzare. Di contorno nuove e vecchie leve del tifo organizzato e una brava Truppo ad accompagnare la genesi del protagonista. Sicuramente un esordio che lascia il segno e fa ben sperare per il futuro del regista.

Zampanò 27/03/20 09:42 - 381 commenti

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Storia di ultras partenopei (ma il Napoli non viene mai citato) con annessa love story e piccola devianza sociale. Nonostante la buona regia Francesco Lettieri arriva tardi, saturo dell'estetica di certa napoletanità cresciuta negli anni Dieci (Gomorra etc.). Che siano tifosi e non paranze o clan cambia poco: mood ricorsivo. A frollare è la scrittura, debole e ricalcata, annoso problema per chi salta dai videoclip al cinema. Arena bravo e squisite le fotografie dei Campi flegrei. Ma non basta.
MEMORABILE: Il coro: "Siamo figli del Vesuvio, non ti lasceremo mai".

Rick7 23/04/20 21:30 - 2 commenti

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Primo film di Francesco Lettieri, proveniente dal mondo dei videoclip musicali. Il film scorre raccontando in un certo modo la vita degli ultras napoletani, le lotte interne tra nuova e vecchia guardia e la vita personale dei protagonisti. Arena molto bravo, degni di nota anche Borrelli e Vicorito. Brava anche Antonia Truppo. Musiche del rapper anonimo Liberato molto gradevoli. Il ritmo non manca e sono da citare le canzoni "Caruso" e "L'estate sta finendo".
MEMORABILE: Il coro: "Coerenza e mentalità"; Il finale; Il discorso del Mohicano.

Galbo 26/04/20 08:16 - 12380 commenti

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È indubbio che il film di Lettieri si rifaccia ad “un’estetica partenopea” ormai abusata da cinema e televisione, a partire dal caso Gomorra (film e serie). Tuttavia, il regista mostra una buona conoscenza del mestiere proponendo un ritratto del tifo estremo dal notevole impatto drammatico (specie nel finale) e dai connotati realistici. Sono efficaci l’ambientazione, il montaggio e l’uso del sonoro, così come la prova di un cast ben scelto sia nei ruoli maschili che femminili, con la notevole presenza scenica di Arena.

Kinodrop 10/06/20 20:56 - 2922 commenti

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Dopo la consistente esperienza nei videoclip musicali, Lettieri affronta il suo primo impegno cinematografico attraverso uno sguardo sulla Napoli degli ultras, tra vecchia e nuova guardia divise da attriti e strappi generazionali. Il regista riesce a rendere "personaggio" il gruppo o i gruppi di tifosi estremi come un organismo a sé, pur non trascurando alcune storie individuali (il mohicano, Angelo, Pechegno ecc.) attraverso un serrato montaggio soprattutto nelle riprese di azione e di massa, supportate da una attenta ost di Liberato che rimanda agli anni '80. Ottimo esordio.  
MEMORABILE: Lo striscione causa della frattura definitiva; La relazione tra Sandro e Terry; L'assalto in palestra; La trasferta a Roma.

Enzus79 13/08/21 23:11 - 2874 commenti

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Mezza delusione. Film inconcludente, nel senso che pur partendo da buoni propositi non porta a niente di eccezionale, rimanendo fine a se stesso. Il mondo degli ultrà è analizzato discretamente, ma anche in modo "piatto", senza verve o un vero coinvolgimento emotivo. Ben diretto e interpretato, con la Truppo qualche spanna sopra gli altri. Discreta la colonna sonora.

Puppigallo 1/06/22 09:13 - 5258 commenti

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I due punti di forza della pellicola sono il protagonista, ben calato nella parte, e l'ambientazione, che permette agli attori di entrare in maniera piuttosto credibile in quel sottobosco dove i rami più estremi delle tifoserie trovano terreno fertile. È il contenuto il punto debole, che non va al di là del solito essere umano che vorrebbe evolvere, ma che non riesce a scrostarsi di dosso il passato; il tutto condito con l'amoruccio di turno (convincente però la Truppo), difficilmente gestibile nonostante la pazienza di lei. Nel complesso comunque non male.
MEMORABILE: All'ultras: "Ma guardati, hai cinquantanni e fai ancora ste cose"; Lo striscione.

Nando 18/06/22 23:00 - 3810 commenti

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Spaccato del tifo calcistico più estremo in salsa partenopea con una discreta indagine delle situazioni che si verificano in questi gruppi che oltrepassano talvolta la legalità. Lo stile serie Gomorra è abbastanza evidente nonostante il nome Napoli non venga mai citato. In parte Arena ma soprattutto la Truppo che è comunque attrice di razza. Gli scontri nel finale, inoltre, pur abbastanza realistici e ben rappresentati, appaiono tuttavia poco verosimili (difficile che la polizia si faccia sopraffare in modo così netto e che i celerini agiscano in coppia e non in squadra).

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Reeves 24/03/24 08:44 - 2174 commenti

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Il mondo degli ultras raccontato dall'interno con tutte le storie di vlolenza, di valori distorti, di logica del branco, di infiltrazioni politiche e di lotte di potere che li caratterizzano (qui siamo a Napoli ma ormai vale un po' dovunque). Ottima come sempre Antonia Truppo, che sa mettersi al servizio di una direzione degli attori (soprattutto di quelli non professionisti) veramente da manuale.

Luluke 24/03/24 14:57 - 15 commenti

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Difficile valutazione. La fruizione televisiva lo rende discretamente godibile, anche se molti dialoghi sono difficili da comprendere. La sceneggiatura, a parte qualche problema di credibilità del racconto e dei personaggi (che non è un difetto, non essendo un documentario) va a strappi, con troppe storie dentro la storia. Che dovrebbe riguardare il mondo degli ultrà ma poi diventa il melodramma di un cinquantenne che provando a costruirsi una vita da "buono" non potendo far più il "cattivo" negli stadi, perde comunque. Troppo deterministico, come Hooligans che deve averlo ispirato.
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  • Curiosità Fedemelis • 19/06/21 14:51
    Fotocopista - 2137 interventi
    IL CALENDARIO FATTO CON LA TABELLINA DEL 7
    Le date segnate nel foglio del registro di DASPO sono tutte domeniche e, con l'introduzione dei postici del lunedì e degli anticipi del sabato, è praticamente impossibile che una squadra giochi solo di domenica.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/ulli2.jpg[/img]

    La stagione di riferimento è quella 2019/2020: lo si capisce dal fatto che è un anno bisestile (23 febbraio - 1 marzo). Alcune date inoltre non potevano essere inserite per altri motivi: il 29 marzo non si giocò per la pausa della Nazionale, il 12 aprile era Pasqua e quindi si giocò l'11 aprile e il 22 aprile ci fu un turno infrasettimanale.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/ulli1.jpg[/img]