Tyler Rake 2 - Film (2023)

Dopo essere sopravvissuto agli eventi del primo capitolo, Tyler Rake riceve l'incarico di liberare una donna da una prigione della Georgia. Dopo un capitolo che pare avere inaugurato un franchise d'azione, Tyler Rake torna in un altro action molto serrato che, pur non aggiungendo nulla di nuovo al personaggio, la cui caratterizzazione è ancora piuttosto "basica", è un buon esempio di pellicola action pura, in cui conta la fattura delle scene più movimentate, che è invero piuttosto alta; il regista è un'ex stunt-man e si vede. Se non si pretende altro, una visione consigliata.

Enorme, roboante, film-videogioco con supersoldato protagonista invincibile, upgrade delle armi e dei nemici fino al final boss. L'azione è frenetica, la regia discreta e la recitazione funzionale. L'enorme problema di per sé, non è la sospensione della credibilità ma la scrittura piatta: tutto si svolge senza nessun coinvolgimento, senza nessuna vena di ironia, in modo asettico. Chris Hemsworth non mostra il minimo trasporto nel ruolo, i coprotagonisti sono assolutamente anonimi. Antagonista macchietta e politico sovietico.

Secondo capitolo (targato Netflix) dedicato a Tyler Rake, mercenario ex SASR. Film d'azione di discreto livello. Adrenalinico. La storia di per sé non ha niente di eccezionale, ma riesce comunque a intrattenere. Scene mozzafiato (si vedano le sparatorie in treno, su tutte) davvero coinvolgenti. Chris Hemsworth convincente. Regia più che efficace Sam Hargrave. Consigliabile.

Sopravvissuto al primo capitolo per mere esigenze di sequel, il super mercenerio privo di senso dell'umorismo si rimette in senso con imbarazzante rapidità per impegnarsi in una nuova "estrazione" che questa volta lo riguarda anche a livello personale... In questo replay, le sequenze d'azione sono sempre girate con abilità e senso del ritmo ma il collante narrativo risulta ancora più pretestuoso, la verosimiglianza un optional neppure considerato, per cui talvolta si ha l'impressione di assistere a un videogame non interattivo, certo ben realizzato ma piuttosto ripetitivo.

Hemsworth ha trovato in Tyler Rake il suo personaggio ideale. Più di Thor o dei ruoli comici, gli si cuce bene addosso e gli fa fare bella figura. Il film vola liscio, trovando anche stavolta la giusta quadra tra personaggi interessanti e azione. Diretto molto bene, con un piano sequenza fenomenale durante la fuga dal carcere e un combattimento finale che ci riporta ai capisaldi del genere anni 80. Bene anche gli attori di contorno, anche se superfluo appare Idris Elba.

L'immortyler torna dal mondo dei più per riempirlo ulteriormente, chiamato a rapporto da Elba, un altro che di morte e terroristi la sa lunga. E folleggiano in men che non si uccida soqquadri anatomici e bufere piriche. Messa via ogni pretesa di profondità segnica o anche solo discorsiva (è proprio un male?), Hargrave si concentra sull'addensamento adrenalinico, quasi volesse competere col quarto Wick. E può permetterselo: i quasi 30' di circense piano sequenza dall'evasione al runaway train, per contraffatti che siano, sono incantesimi che non permettono distoglimenti dello sguardo.