Nuovo impiegato presso un modernissimo palazzo fa i conti con il sistema di sicurezza computerizzato dell'edificio. Simile (a partire dall'omonimia) al The tower di Makichuk, ma più divertente e dinamico, anche per la saggia scelta di Kletter di non prendersi troppo sul serio. Il risultato è un trapped-movie godibilmente cheesy, situato da qualche parte fra gli incubi tecnologici di Kubrick e Dick Maas (le scene in ascensore godono di una posizione rilevante), spiritualmente e stilisticamente fedele alla scuola dei B-movie anni '80. Irritante Reiser, ma si riscatta nel climax finale.
MEMORABILE: Il colombo eliminato dalle pale; Il tizio schiacciato dalle porte dell'ascensore; Morte in sauna; Fuori dal finestrone; Il computer canta i Creedence.
Inizia nel peggiore dei modi il nuovo lavoro per Tony. Il nostro si trova infatti a dover fronteggiare il sofisticato sistema di sicurezza di un palazzo ultramoderno, deciso a eliminarlo. Film non del tutto riuscito che difetta principalmente per un palese miscasting: Paul Reiser, infatti, si trova come un pesce fuor d’acqua in un ruolo che dovrebbe richiedere dinamicità e drammaticità. Fatta la tara a questo “problema”, la pellicola non è nemmeno malvagia: i novanta minuti scorrono senza troppi patemi, creando un apprezzabile clima claustrofobico. Se non si hanno troppe pretese...
Il film sarebbe mediocre, ma il voto si alza per alcune simpatiche trovate che lo rendono più "digeribile". Il solito complesso ultra-tecnologico (siamo nel 1993, praticamente agli albori della cosiddetta era informatica) che si rivelerà ostile al momento giusto (idea non proprio originale e che sa molto di già visto). La prova del cast è sufficiente, il film ha poca tensione. Simpatica la trovata dello snervante racconto del computer sugli uomini che fanno la danza della pioggia(ripetuto almeno cinque volte).
MEMORABILE: I risultati delle partite e le notizie sulla danza della pioggia annunciate dal supercomputer; L'esplosione della sauna.
Nel suo essere un piccolo film ha alcune buone trovate: il tipo segato in due dalla porta dell'ascensore, l'odioso CEO salutista abbrustolito vivo nella sauna e così via. L'atmosfera claustrofobica nel grattacielo con una fotografia metallica e ambienti freddi e asettici è più che buona e Kletter è veramente bravo con pochi mezzi a far sembrare il film quasi una produzione di livello. Paul Reiser (lo ricordiamo come il viscido agente della Compagnia in Aliens) funziona e alla fine si ha un finale apocalittico in stile Inferno di cristallo che lascia stupefatti. Buona la soundtrack.
MEMORABILE: Il mega computer evidente clone di Hal-9000.
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HomevideoAnthonyvm • 23/12/21 01:49 Vice capo scrivano - 829 interventi