The sacrifice game - Film (2023)

Due studentesse sono costrette a restare in collegio per le vacanze natalizie, ma presto irrompe una gang di satanisti che vogliono risvegliare un demone tramite sacrifici umani. Parte come uno slasher ma presto si rivela un horror satanico/demoniaco con contorno di possession-movie, tutto in salsa teen; tolta qualche scena splatter, comunque non eclatante, ci si ritrova con un lavoro molto canonico, scritto maluccio e che non offre spunti innovativi od originali rispetto alla cinematografia di genere. Il cast non ispira empatia e il ritmo è incostante, la confezione nella media.

Magnifica l’atmosfera natalizia anni ‘70 sospesa tra la femminilità convittuale alla Black Christmas e il collasso del sogno americano vilipeso dal Vietnam e da Charlie Manson, notevole l’interscambio di ruoli e le subdole facce da schiaffi che mutano in agnellini impauriti, visivamente sempre sul pezzo e formalmente pieni di ciccia nonostante, purtroppo, la Acken sia uno spoiler che cammina tenendo sempre la barra dritta. Meno violento di quanto lasciasse presagire, ma non è poi questo gran difetto. I Radio Silence devono averlo visto in anteprima, preso e portato a casa. Roccioso.