The moonlight man - Corto (2016)

Di notte una ragazza che si appresta a rincasare in auto è minacciata da una sinistra figura. Appartiene al settore di short horror fulminei come Smiling woman et similia: notte, solitudine, pericolo, sospensione della tensione, soprassalto improvviso dello spettatore al riapparire della terribile figura. Più che di fronte a un horror condensato (o liofilizzato) siamo in presenza di una freddura che ha il pregio di essere subito riconosciuta per tale dai fan e per questo apprezzata. Si tratta, invece, di una blanda curiosità, ben fatta, ma limitata a questo.

Una donna di notte al parcheggio e un essere inquietante che la segue: il brevissimo corto è tutto qui, concentrato nel racconto della pura tensione della situazione. Tralasciando la rappresentazione del losco figuro e della sua presenza (decisamente scarse), maggior cura è riservata alla protagonista, ovviamente oggetto di tutte le più banali sfighe possibili (le cadono le chiavi, poi il telefono...). Insomma, niente di originale e poco da salvare, ma un po’ di tensione riesce a trasmetterla e c’è fiducia in future evoluzioni del regista.

Cortometraggio che ricorda molto i lavori di Alex Magaña e come i suddetti sembra un esercizio fine a sé stesso; la durata è minimale e l'esilissima trama (una donna sola di notte si imbatte in qualcosa di maligno) si riduce allo stato di costante allerta della protagonista (la quale fa comunque bene la sua parte). Il look del mostro non promette bene (sembra Babadook senza cappello e con un impermeabile da maniaco), mentre la storia genera una tensione solo blanda, in quanto è assai prevedibile intuirne l'epilogo. Dozzinale.