McConaughey in un personaggio che pare un incrocio tra Bukowski e il rapper texano Riff Raff, a creare un cliché white trash che potrà ispirare solo simpatia o scherno senza alcuna via di mezzo. Korine come spesso ha fatto non punta tanto a un plot compiuto quanto a rappresentare un ideale di libertà e mancanza di coscienza in una Florida da cartolina imbevuta di alcol e droghe varie; per un po' le scorribande di Moondog divertono ma alla fine non si va a parare da nessuna parte. Gradevole per una serata tra amici ubriachi/strafatti, ma tant'è.
Vita e (dis)avventure di un detestabile poetastro post-hippy consacrato al carpe diem allucinatorio: la trama è davvero tutta qui. Il film è vuoto, narra il nulla e pontifica sul niente, un'enorme vetrina scintillante di nessuna consistenza, senza nemmeno una giustificazione metodologica. Moondog-McConaughey, sorta di ibrido fra Drugo e Raoul Duke, non è nemmeno il personaggio peggiore del lotto. Dopo mezz'ora si è tentati di dare forfeit.
Ordinaria vita da sballato per un poeta delle isole Keys. Personaggio che vive col "carpe diem" come principio, succhiando il midollo da una vita senza freni. Alla lunga però ogni festa diventa noiosa e per variare vengono infilati momenti grotteschi (la gita, il bagno coi poveracci) o di divertimento festaiolo (ben rappresentata la vita notturna di Miami). Protagonista con qualche buono momento, ma non riesce a diventare icona come Lebowski o maledetto alla Baudelaire; discreto Jonah Hill.
MEMORABILE: La bottigliata in testa per rubare i soldi; Il joint al funerale; La gita in barca tra gli squali; Il vecchio reading in tv.
Il talento di Korine nel creare un flusso di immagini e musica che va oltre il tempo del racconto emerge anche in questo film ma, per la prima volta, il lavoro sembra riproporre un po' stancamente quanto già visto altrove, ad esempio nell'antecedente Spring Breakers. I dialoghi e i personaggi sono riusciti, ma la vicenda procede verso i binari della prevedibilità. Alcune situazioni sono poi troppo grottesche, quasi demenziali - la gita in barca a caccia di delfini con il capitano interpretato da Martin Lawrence -, finendo per far perdere verità alla parabola del protagonista Moondog.
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DiscussioneBubobubo • 6/07/19 17:30 Archivista in seconda - 271 interventi
Zender, nessuna polemica, ma solo per capire: l'epiteto al cinema di Korine era così grave da rendere necessario l'editing? Usai grossomodo le stesse parole l'anno scorso per Gummo, ma lì non mi fu corretto niente. Grazie.
DiscussioneZender • 7/07/19 08:52 Capo scrivano - 47698 interventi
Sì, il principio è quello di attaccare il film se si vuole ma non le persone, come scritto nel modulo di compilazione dei commenti. Quindi puoi dire benissimo che il film è vuoto, un bluff eccetera ma non che l'intera opera del regista (e di conseguenza lui come "artista") lo è.
...e quindi se X utente trova che l'intero operato del regista è un disastro su tutta la linea e che X autore non ne azzecca una (e ben sappiamo che esistono gli impenitenti zero in profitto), che fa, non può dirlo e non commenta?!
DiscussioneBubobubo • 8/07/19 11:41 Archivista in seconda - 271 interventi
Ok, ti ringrazio.
Solo per chiarire, mi lascia solo un po' perplesso l'equazione prodotto artistico = persona, che non solo non mi ha mai sfiorato l'anticamera del cervello, ma che ritengo sia sbagliatissima in partenza. Il mio giudizio era relativo al film e, partendo da questo film e da un più generale trend nel corso degli anni che io giudico in tal senso significativo, sulla produzione filmica del regista (un giudizio che, con più o meno gli stessi termini - "bluff" -, avevo appunto già espresso nel commento a Gummo).
DiscussioneZender • 8/07/19 12:37 Capo scrivano - 47698 interventi
Esatto Schramm, non si commenta la carriera di attori e registi (specialmente in negativo) ma il film in sé. Capisco Bubo, però se dai del bluff a un regista dicendo che gira prodotti vuoti e altro che ora non ricordo, se anche l'ho lasciato in passato (e può essere), dai un giudizio pesantemente negativo a una carriera intera, non a un film. Che poi si possa dire qualcosa ok, ma se si insiste troppo no.