Stop a Greenwich Village - Film (1976)

Stop a Greenwich Village
Locandina Stop a Greenwich Village - Film (1976)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Next Stop, Greenwich Village
Anno: 1976
Genere: commedia (colore)

Cast completo di Stop a Greenwich Village

Note: Aka "Next Stop Greenwich Village"

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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La nostra recensione di Stop a Greenwich Village

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Spaccato di vita newyorkese primi Anni Cinquanta che Paul Mazurski, da sempre eccentrico cantore della sua città, racconta con stile pur senza disporre di uno script sensazionale. Lo spostamento di Larry Lapinski (Baker) da Brooklyn - dove vive coi genitori - a Greenwich Village si consuma già nelle prime scene. Lo straziante (per lei) distacco dalla madre (una sempre dominante Shelley Winters) lo porta a vivere in una casa dove poter coltivare il proprio sogno di diventare un grande attore. E così, mentre prepara centrifughe e bevande salutari nel negozietto d'un simpatico personaggio (Jacobi), la sera frequenta corsi teatrali per perfezionare la recitazione. Nel mezzo la vita...Leggi tutto con una ragazza disinibita e istintiva (Greene), che dice di usare il diaframma ma intanto resta incinta. A riempire le giornate sono le pause trascorse col gruppo di amici stravaganti e liberi, tra i quali si riconoscono un giovanissimo Christopher Walken e l'Antonio Fargas di STARSKY & HUTCH, qui in versione gioiosamente gay. Larry sembra osservare quanto gli accade intorno senza saper bene come intervenire, come cambiare il corso delle cose, oppresso dall'invadenza di una madre che appena può gli piomba in casa col marito (Kellin) azzardando goffi, conservatorissimi insegnamenti di vita che si sforzano vanamente di apparire moderni. Ed è naturalmente Shelley Winters, in questi incontri, a rubare la scena con un'esuberanza che ancora una volta le permette di rendere simpatici personaggi altrimenti detestabili, insopportabilmente invadenti. Pezzi di bravura che elevano la qualità del film per il resto perso in un bozzettismo piuttosto di maniera, per l'epoca, in cui è quasi più divertente veder farvi capolino future star di Hollywood (Jeff Goldblum ai provini, Bill Murray con sombrero che appare fuggevolmente per un paio di secondi, un irriconoscibile Joe Spinell senza baffi poliziotto in stazione che si diverte a prendere in giro il protagonista che nel silenzio della notte improvvisa monologhi teatrali, Vincent Schiavelli in angolo a un party) che seguire le vicende dei protagonisti. Bravi, è indubbio, anche ben diretti, ma prigionieri di personaggi scarsamente interessanti, esponenti comunque di una socialità avanti coi tempi rispetto al 1952 e che è piacevole veder inserita in un quadro d'epoca autentico ricreato con grande competenza. Colpisce la spontaneità del quadro d'insieme, la crudezza di alcuni episodi, la freddezza con cui è affrontata la morte (che sia di un bimbo mai nato o di un adulto), lo sguardo già inconfondibile e magnetico di un Christopher Walken il cui volto rimane impresso, la sregolatezza di tutti i personaggi femminili sui quali svetta, come detto, la commovente performance della Winters, incapace di accettare la lontananza (relativa) del figlio. Baker, al suo ultimo film su grande schermo (morirà a soli 37 anni), colpisce per la leggerezza con cui lo percorre, pur senza offrire una performance memorabile. Suona un po' eccessiva la messe di elogi raccolta dal film, anche se se ne percepisce la valida confezione.

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Tutti i commenti e le recensioni di Stop a Greenwich Village

TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/04/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 8/02/21
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B. Legnani 28/04/07 00:23 - 5663 commenti

I gusti di B. Legnani

Benché lodato da buona parte della critica, mi pare un filmetto normalissimo, autobiografico, bozzettistico, e ben poco trascinante. Se anziché parlare di Greenwich Village, avesse parlato, sin dal titolo, di Brera o di via Margutta, anche la grande critica, a film identico, forse non ci avrebbe trovato nulla di particolare. Ebbe, in sala, scarso successo di pubblico: lo credo bene. Evitabilissimo.

Kinodrop 4/01/21 19:06 - 3396 commenti

I gusti di Kinodrop

Il giovane Larry, preso dal sogno di diventare un attore famoso, si trasferisce nel quartiere artistico di New York (malgrado l'opposizione della madre) dove si unirà a un variegato e pittoresco gruppo di amici con relative aspirazioni e traumi. Commedia autobiografica che con scioltezza ne restituisce l'atmosfera scanzonata ma anche riflessiva, condita di humor ebraico velatamente malinconico, usufruendo di un cast eccellente, Winters e Baker (madre e figlio) al top. Un ottimo affresco corale che coinvolge e diverte in più circostanze grazie a uno script immediato e senza vuoti.
MEMORABILE: L'irrefrenabile humor di Larry e le immaginarie "performance" della madre; I provini; L'addio al quartiere tra le note del violino di strada.

Daniela 8/01/21 07:48 - 13286 commenti

I gusti di Daniela

Per inseguire il sogno di diventare attore, Larry si trasferisce nel quartiere newkorkese degli artisti sottraendosi almeno in parte alle cure asfissianti della madre chioccia... Forse la più riuscita commedia del regista grazie alla giusta combinazione di toni e alla bella galleria di personaggi, tutti ben caratterizzati ed alcuni dei quali indimenticabili come quello della mamma - la strepitosa Winters - che si intromette continuamente non solo nelle faccende ma anche nelle fantasie del protagonista, interpretato dal bravo e sfortunato Baker.
MEMORABILE: Lou Jacobi esuberante gestore di un negozio in cui, dopo una diagnosi guardando occhi e lingua, cura di suoi clienti/pazienti con succhi di verdure.

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  • Discussione B. Legnani • 2/07/14 13:47
    Pianificazione e progetti - 15223 interventi
    E' morto Mazursky
    http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2014/07/01/news/paul_mazursky-90474314/?ref=HREC1-39
  • Discussione Buiomega71 • 2/07/14 14:05
    Consigliere - 27155 interventi
    Ah, mannaggia, uno dei pochi registi che mi faceva apprezzare la commedia americana

    Mi spiace davvero, so che era malato da tempo

    Inutile dire che il suo capolavoro per me rimane Su e Giù per Beverly Hills (adoro quel film), ma anche la commedia agrodolce femminista Una Donna Tutta Sola, il simpatico omaggio a Truffaut di Io, Will e Phil e il sottovalutato (e forse un pò ambizioso) La Tempesta (che sono , poi, i 4 film che ho di Mazursky nella mia videoteca privata)

    Spiace davvero, ora farà "su e giù" per le scale del paradiso

    Ciao Paul, che le note di "Once in a Lifetime" ti accompagnino anche lassù
    Ultima modifica: 2/07/14 14:15 da Buiomega71
  • Curiosità Daniela • 8/01/21 17:51
    Gran Burattinaio - 5945 interventi
    Come segnalato da Kinodrop, nel cast non accreditato ci sono anche Bill Murray in una apparizione lampo al minuto 9.47 (è il tizio alla festa con il sombrero non in testa ma al collo)...

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/bilmu.jpg[/img]

    ...e Vincent Schiavelli "inconfondibile" confuso tra la folla nel party casalingo (al minuto 56):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/schiav.jpg[/img]
  • Discussione Kinodrop • 11/01/21 18:36
    Compilatore d’emergenza - 147 interventi
    Grazie Daniela, ci sarebbe anche un altro non accreditato: Vincent Schiavelli "inconfondibile" confuso tra la folla nel party casalingo.
    Kinodrop
    Ultima modifica: 12/01/21 08:25 da Zender
  • Discussione Daniela • 11/01/21 19:30
    Gran Burattinaio - 5945 interventi
    Kinodrop ebbe a dire:
    Grazie Daniela, ci sarebbe anche un altro non accreditato: Vincent Schiavelli "inconfondibile" confuso tra la folla nel party casalingo.
    Kinodrop
    Il buon Schiavelli l'avevo individuato - è ripreso frontalmente e con la faccia poco raccomandabile che si ritrova si riconosce con facilità - però non sapevo che anche lui fosse un "nc". Provvederò alla "cattura" ;o)

    Ultima modifica: 12/01/21 08:25 da Zender
  • Discussione Kinodrop • 12/01/21 13:10
    Compilatore d’emergenza - 147 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Kinodrop ebbe a dire:
    Grazie Daniela, ci sarebbe anche un altro non accreditato: Vincent Schiavelli "inconfondibile" confuso tra la folla nel party casalingo.
    Kinodrop
    Il buon Schiavelli l'avevo individuato - è ripreso frontalmente e con la faccia poco raccomandabile che si ritrova si riconosce con facilità - però non sapevo che anche lui fosse un "nc". Provvederò alla "cattura" ;o)


    Daniela the "CAMEOBUSTER" :)