Stay cool - Film (2009)

Ormai la maggior parte delle commedie americane sembra prodotta in serie: una confezione luccicante involge la solita scatolina riempita di banalità sul carpe diem e sull’essere se stessi, briciole di artificiosa nostalgia dell’adolescenza (l’album del liceo, il ballo studentesco, i poster di Who, Joy Division, Smiths, Duran Duran & co. appesi alle pareti della camera di Mark Polish) e personaggi ridotti a macchiette incolori. La regia è anonima e l’attrice principale Winona Ryder – peraltro penalizzata da un inadatto doppiaggio italiano – fa meno di quanto potrebbe. Irrilevante.

Uno scrittore torna dopo aver scritto un libro nella cittadina dove abitava e al suo vecchio liceo ansioso di sistemare un ricordo di quasi vent'anni prima. Non malissimo, ma è penalizzato da un brutto doppiaggio e da una regia televisiva e anonima. Cast molto interessante, ma il ricordo degli anni 80 si limita praticamente solo ai poster in camera del protagonista. Poteva esser molto meglio, anche se comunque qualcosina lascia.

Se il cool del titolo è la rievocazione nostalgica del passato (gli anni '80 tanto per cambiare !), peraltro realizzata con pochissima partecipazione, c'è da stare poco allegri. Una storia priva di mordente, ulteriormente annacquata da una regia totalmente incolore ed impersonale e che utilizza malamente il discreto cast a disposizione. Il tutto peggiorato da un doppiaggio pedestre. Quando la nostalgia fa danni. Meglio astenersi.