Proprio queste nuove generazioni non riescono ad avvincermi come la vecchia serie.
La prima parte risulta pedante e apoteosi del visto e stravisto.
Poi arrivano i Borg, sorta di zombi cibernetici, talmente tonghi da strappare la risata involontaria e il film assume i contorni di uno zombi-movie, con relativo contagio cyber e movenze lente romeriane. Più che altro mi sembrava di vedere una sorta di Lurch biomeccanico e mi aspettavo che dicessero in coro: "Chiamato".
Ma questo pallido ottavo episodio vale la visione per tre motivi.
Il primo per Alice Krige, sinuosa e terrifica regina Borg, che sembra uscita dai "libri di sangue" barkeriani (e ha Barker si rifà pure l'astronave cubica dei Borg), misto di sensualità e repulsione, dove regale momenti sensuali inaspettati per la saga (quando seduce il povero droide Data, tra domande sul suo apparato sessuale e limonamenti a labbra carnose).
Straordinaria suppliziante da annali del cinema fantasy che sfiora più di una volta l'horror viscerale e carnale (anche la sua ossessione per la carne e prettamente barkeriana, se non addirittura cronenberghiana).
Così la Krige fà tris, dopo il fantasma vendicativo , terrifico e sensuale di
Storie di fantasmi e la ferina madre incestuosa dei
Sonnambuli.
Il secondo il plauso per sua maestà Todd Masters e il suo grandioso make up sui Borg e la Krige.
Il terzo per alcuni momenti geniali (l'ologramma che cita cult come
Casablanca e
Cotton Club con massacri a colpi di mitra alla
Massacro del giorno di San Valentino sui poveri Borg)e la sorpresina finale vulcaniana.Sorpresa poi rovinata con una gag degna di
Balle spaziali 2.
Per il resto noia e deja vu, con la parte terrestre dello scienziato ubriacone di James Cromwell davvero sciapa e irritante, che sfiora più volte il ridicolo involontario.
Taccio sulla battuta di Alfre Woodard che quando sente la parola Borg sbotta:"
Allora sono svedesi!".
Più dubbi che entusiasmi, e questa serie mi piace sempre meno, anche se con schegge impazzite che ne rendono la visione almeno sopportabile, e a volte, piuttosto piacevole.