Sotto copertura - Serie TV (2015)

Fiction in due puntate ispirata alla caccia e arresto del superlatitante Iovine a Casal di Principe. Ben costruito il lavoro investigativo con efficaci riprese dall’alto, intrecciato con storie sentimentali che risulteranno decisive all’epilogo. Efficaci le prove di Gioè, Gerardi e Scicchitano. La figura del camorrista (unico ad apparire col nome reale) non viene mitizzata, come in altre opere simili; forse si sarebbe potuto evidenziare il suo successivo pentimento, a prescindere dalla convenienza personale.

Come sempre Rai Fiction propone buoni soggetti ma pessime realizzazioni. I problemi sono sempre gli stessi: regia incerta, recitazione terribile, sonoro pessimo, dialoghi imbarazzanti e tanta, tanta retorica. Senza considerare che un tema così serio come l'arresto del boss Iovine avrebbe dovuto essere meno romanzato e più concreto. Cast con soliti noti senza particolari menzioni. Sceneggiatura troppo frivola con la quasi totale assenza di pathos. Qualche vuoto narrativo chiude il quadro. Salvo solo Gioè e la giovane Pasquariello.

Voto medio tra il 2 della prima stagione e il pessimo sequel. Girata in due episodi, la prima stagione (dedicata alla cattura di Antonio Iovine) riduceva inevitabilmente lo spazio dedicato alle improbabili sottotrame romanzesco-romantiche che sembrano essere la cifra di questa produzione. Nel successivo capitolo, dedicato alla catura di Michele Zagaria, ultimo boss dei casalesi, la sceneggiatura deborda in 8 episodi infarciti di vicende inventate quanto implausibili, camorristi innamorati, figlie segrete, storielle rosa. E pensare che sarebbe bastato raccontare la storia vera.