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La nostra recensione di Segreti segreti

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Storie di donne. Tante, diverse, complesse. Con gli uomini a fare da fugaci sparring partner, presenze quasi indistinguibili sullo sfondo, se pensiamo che chi si vede di più sono un giovane Massimo Ghini poliziotto che opera una perquisizione in casa di Lea Massari e Antonio Petrocelli bizzarro amico un po' tardo di Rossana Podestà. Personaggi del tutto marginali perché al centro stanno solo ed esclusivamente donne. A cominciare da Laura (Sastri), brigatista rossa che apre le danze a Venezia dove uccide non solo il suo obiettivo, un giudice, ma anche uno dei suoi due complici che aveva sbagliato il colpo rischiando di far fallire l'attentato. Poi la fuga e il ritorno a casa...Leggi tutto dalla madre (Massari), alle prese con un'amica un po' svanita (Sandrelli) fresca reduce da un tentato suicidio.

Dall'altra parte invece c'è Rosa (Boschi), sorellastra del terrorista ucciso da Laura, che non riesce a capire come sua madre (Podestà) non sia come lei distrutta dalla perdita. E poi ancora Gina (Valli), la domestica di Laura che dopo 42 anni passati a lavorare per la famiglia di lei, la guarda negli occhi, crede di leggervi il male e si licenzia. Infine Giuliana (Melato), il magistrato che parla con Rosa chiamata a riconoscere il fratello morto e che dispone la perquisizione della casa di Laura sconvolgendo la di lei madre.

Storie intrecciate dominate da figure femminili carismatiche, tormentate, che offrono la possibilità di apprezzare i diversi registri scelti per le interpretazioni. Tra tutte chi emerge con grazia surreale è una Sandrelli bizzarra e in controtendenza netta rispetto alla cupa tristezza delle altre. Anche lei non è in un momento felice, ma spiega - con ragionamento assai improbabile e tortuoso - come invece il tentato suicidio sia stato un atto d'amore nei confronti di se stessa; conferma in tal modo la propria graziosa frivolezza, una nota che appare subito stonata al confronto delle ottime performance offerte dalle altre. Se la Boschi, splendida, non incide troppo nella parentesi al Sud tra edifici semidistrutti e una madre estrosa, la Melato e la Massari si ritagliano bei ruoli in cui far valere le proprie capacità. Più in secondo piano la Valli, che ha un intenso - per quanto non breve - cameo per poi non rispuntare più.

Discorso a parte merita la Sastri, elemento che funge da cardine a tutte le storie e i cui occhi neri e lo sguardo altezzoso comunicano lo spessore necessario a sfumare il volto del personaggio meno canonico del lotto: ambiguo, combattuto e pronto a guadagnarsi la scena madre nel finale dopo un tragico colpo di scena. Il singolare copione è al servizio di un Giuseppe Bertolucci che completa un film sincero ma imperfetto, che in più momenti sembra non andare da nessuna parte aggrappandosi alla verve del cast, inciampando in fasi interlocutorie che spezzano il ritmo ritrovandosi solo nei momenti migliori.

A volte sembra che alcune figure sfarinino nel nulla (Boschi), altre che fatichino a trovare una collocazione sensata (Sandrelli) mentre indubbiamente di qualità è la breve parentesi con la Valli. Stupisce in positivo per spontaneità la piccola figlia del giudice (difficile trovare bambini che sappiano recitare) mentre Nicoletta Braschi fa poco più che una comparsata nel ruolo della suora che assiste in ospedale la Sandrelli. Chiusura d'effetto con la mdp che lentamente si allontana dal punto di luce dove avviene l'ultimo interrogatorio.

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Tutti i commenti e le recensioni di Segreti segreti

TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/09/09 DAL BENEMERITO FOSCO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 27/10/24
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Galbo 15/09/09 17:59 - 12683 commenti

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Un esempio di buon cinema italiano è questo film di Giuseppe Bertolucci che ha per filo conduttore la storia di un'efferata terrorista che costituisce lo spunto per vicende di altre donne (di diversa estrazione sociale) che agiscono nell'italia degli anni '80. La bella sceneggiatura di Bertolucci e di Cerami viene ben sottolineata dalle prove di ottime interpreti.

Fosco 14/09/09 19:16 - 45 commenti

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Il film ha come filo conduttore Laura, terrorista che a Venezia uccide un suo compagno e un giudice. Attraverso Laura si snodano altre storie fra cui quella della madre e della sorella del terrorista ucciso, l'ex governante e la madre di Laura per finire con Giuliana, il giudice che condannerà Laura per i suoi reati. Film che tratta di molti temi (terrorismo, rapporto madre-figlia, infanzia...) con un cast di attrici eccellenti in cui tutte quante si raccontano delineando i loro personaggi.

Furetto60 24/03/14 09:29 - 1477 commenti

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Gli anni di piombo e la lotta armata sono stati affrontati in vari modi, ma l’approccio di Bertolucci è decisamente sui generis e si avvale di un cast femminile d’eccellenza. Il regista parte dalla figura di una terrorista e dagli intrecci con altre donne (intrecci che a volte sono solo sfiorati, occasionali o addirittura slegati dalla figura della protagonista principale). Il risultato è l’immagine di un film ricercato e studiato ma non del tutto riuscito, forse anche troppo breve.

Homesick 24/05/15 08:03 - 5737 commenti

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Sospesa tra cinema politico-civile (un assassinio terroristico compiuto con gelida determinazione) e vicissitudini familiari, la storia sa molto di fiction e alla fine non porta da nessuna parte; di tutt'altro valore la regia di Giuseppe Bertolucci che, servendosi talvolta di flashback sincro/diacronici, espone i fatti attraverso sequenze di vita quotidiana secche e vividissime. Molto buono il cast femminile, con la Valli un gradino sopra. In TV si vedono le tre gemelle Trix cantare la sigla di "Patatrac", varietà televisivo dei primi anni Ottanta.
MEMORABILE: Capìta la tremenda verità, la vecchia governante consegna i giocattoli e si licenzia, emettendo una tacita ma durissima condanna.

Alex1988 21/11/18 18:39 - 728 commenti

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Un ottimo cast femminile al servizio di una storia intimistica sullo sfondo dell'Italia ancora lacerata dagli anni di piombo, seppur realizzata negli anni '80. Una terrorista compie un duplice omicidio a Venezia; nel proseguire della storia, vari personaggi femminili di contorno affiancheranno la protagonista, Lina Sastri, mettendo a nudo i loro problemi personali, legati per vari motivi alla vicenda. Co-scritto con Vincenzo Cerami.

Silvia75 28/08/21 20:04 - 188 commenti

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Un film particolare in cui tutte (è una storia al femminile) mentono e quando la verità irrompe crea disastri. Terrorismo, rapporti familiari difficili... Bravissime tutte le attrici, dalla protagonista Lina Sastri fino alla giudice Mariangela Melato. Ambienti e musica particolarmente geometrici per sottolineare il gelo interiore dei personaggi, non riscaldato da amore e autenticità. C'è anche Alida Valli.
MEMORABILE: Il grande talento della Melato nella scena con la figlia.

Paulaster 10/12/21 10:05 - 4950 commenti

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Una terrorista verrà scoperta all'insaputa dei familiari. Una vicenda pesante come l'omicidio di un giudice viene sviscerata in piccole situazioni familiari. Bertolucci sceglie un cast totalmente al femminile ma resta farraginoso nella prima parte e poco interessante nella seconda. La maggior parte delle storie a latere han poco da dire nonostante la grande interpretazione della Sastri, che con poche espressioni dà profondità a un personaggio con tutto da nascondere.
MEMORABILE: La confessione dal giudice facendo i nomi; La perquisizione in casa della Massari.

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