Raccattato col mozzo Ranocchio da una nave spagnola dopo un naufragio, il capitano Red scopre che a bordo c'è un tesoro azteco... Buco nell'acqua di Polanski, che tenta il revival del film piratesco forse troppo in anticipo sui tempi, forse senza la necessaria ampiezza di mezzi, o forse sbagliando approccio. I toni infatti sono quelli grotteschi, con sottofondo di cupezza, più congeniali al grande Apolide, ma meno al divertimento un po' naif che il pubblico di questi film cerca. Un grande Matthau lo rende comunque godibile.
Parecchi anni prima del revival del genere piratesco con J Deep, Polanski diresse questo gradevole film che sebbene non abbia incontrato i favori di pubblico e critica, rimane per molti aspetti pregevole. Il film è stato realizzato con toni farseschi e sempre autoironici; la prova del protagonista (il grande Matthau) assolutamente debordante. I limti del film sono una certa ripetitività e poca originalità della storia e (tranne il protagonista) la presenza di un cast non memorabile.
Blanda incursione del regista polacco in un genere ormai assolutamente fuori moda come quello di cappa e spada. Polanski sognò per tanto tempo di realizzare questo film e alla fine i risultati sono stati ben inferiori alle aspettative. Poco coinvolgente e, a mio avviso, anche poco comico e divertente. Davvero deludente anche se si tratta di un film dignitoso.
Divertente ripresa del genere avventuroso e di quello piratesco in particolare, condito con della sana, irriverente comicità. Polansky dirige con buon polso una storia ricca di colpi di scena, priva di tempi morti e zeppa d'azione e comicità. E sopratutto dirige un Walter Matthau in grande spolvero. Il suo Capitan Red è un pirata da antologia. Buono il resto del cast. Da riscoprire.
MEMORABILE: Gli spagnoli servono piatti particolari a Capitan Red e al mozzo Ranocchio...
Polanski dirige un film per lui insolito, fuori dal tempo e dalle mode del periodo, sul tema dei pirati. Il film, che dura oltre 2 ore, si può dividere in 3 parti: la prima sul vascello Nettuno, la seconda sulla terraferma e poi il finale di nuovo sul galeone. Se la prima e l'ultima parte sono godibili, fracassone e piene d'azione e comicità, quella centrale risulta un po' prolissa e spezza troppo il ritmo. Pregevole la ricostruzione del galeone e i costumi, bravi Matthau e Campion, ma il film talvolta sembra un po' tirato per le lunghe.
Un film quasi sconosciuto di Polanski, che anticipa il successone di Pirati dei caraibi trattando appunto una storia di pirati con tanto di navi e ambientazioni marittime. Sa un po' di stagionato, ma si salva grazie a una sceneggiatura comica e alla recitazione impeccabile di Walter Matthau, che decisamente avrebbe potuto diventare un'icona dei personaggi pirateschi, col suo magnifico capitano Red.
MEMORABILE: L'arrivo in zattera di capitano Red e Ranocchio.
Roman Polanski voleva giare il film molto prima del 1986, con lui stesso nei panni di "Ranocchio" e Jack Nicholson in quelli di capitan Red. Invece qui ci sono Walter Matthau e Chris Campion che ci sollazzano e ci divertono in questi ruoli. Mi domando, però, cosa non piacque nel genere piratesco prima de La maledizione della prima luna; forse la mancanza dell'elemento fantasy? Matthau non ha bisogno di diventare un fantasma come Geoffrey Rush, o camminare come un effeminato come Johnny Depp; ha il suo "caratteraccio" e questo basta. Tre.
Gradevole film di avventure (a cui Polanski teneva molto visto che ci lavorava da 12 anni) con un cast abbastanza anonimo eccezion fatta per un grandissimo Matthau, gigionesco e divertente come sempre. Purtroppo la storia è ripetitiva e tende ad annoiare verso la fine, ma comunque qualche risata la strappa; il personaggio di capitan Red anticipa ampiamente Jack Sparrow.
Quando si hanno buone idee si cerca di metterle in pratica rapidamente per battere un'eventuale concorrenza sul tempo, ma realizzandole troppo in anticipo sui tempi si rischia di trovare la sala cinematografica vuota. Questo è quello che è successo a Polanski, che filma una pellicola bellissima e disomogenea avvalendosi di un'ottima ricostruzione storica (tra cui un galeone) ma, soprattutto, di un monumentale Matthau, perfetto nel ruolo di Cap. Red. Il resto del cast dice poco ad eccezione dei bravi Thomas e Kinnear. Belle le musiche. ***1/2
MEMORABILE: Cap. Red che, in preda alla frustrazione, azzanna un corda che non si vuole spezzare.
Divertentissimo film sui pirati firmato Roman Polanski. Un ottimo Walter Matthau (doppiato davvero bene) nel ruolo di un improbabile capitano (Red) si rivela esilarante, così come le varie situazioni che si vengono a creare. Film che non ha niente da invidiare alla saga dei Pirati dei Caraibi...
Gustosissimo divertissement in salsa avventurosa, che Polanski si concede, fedele alla sua ispirazione più grottesca, coinvolgendo un Matthau in gran forma, che scolpisce un personaggio travolgente e indimenticabile. La altalenanti vicende dei due pirati, tra naufràgi, ammutinamenti, combattimenti per mare e per terra (e perfino pasti di topi), si trasformano qui in un gioioso ottovolante filmico, che riecheggia i classici del genere omaggiandoli attraverso l’ironia e lo sberleffo e attraverso una irrefrenabile verve.
Polanski e la fusione con la comicità non hanno mai funzionato, come nella sua parodia vampirica. Difficile cogliere la mano del maestro in questa avventura piratesca, realizzata magnificamente per quanto riguarda scenografie, costumi, fotografia e anche scene d'azione, ma vuota, incompiuta, ben poco divertente e dalla consistenza di un fumettone. Matthau gigioneggia e regala perle di cinismo (la straordinaria battuta sul ratto da mangiare) ma è l'insieme a funzionare poco. Polanski si balocca con i suoi miti d'infanzia e pare sollazzarsi, ma la pirateria non fa per lui.
MEMORABILE: Il capitano Red al suo mozzo rana dopo che Don Alfonso gli serve un topo morto per pranzo: "Comincia dalla testa ragazzo, sia mai che te ne privi".
Con certosina attenzione ai dettagli scenografici e un tocco di leggerezza che non sempre emerge nel suo cinema, Polanski allestisce una picaresca commedia omaggio a quel cinema d'un tempo, fatto di corsari, pulzelle da salvare e personaggi sopra le righe mai veramente cattivi. Certo non si tratta di uno dei lavori migliori del regista polacco, che si lascia affascinare dall'ambientazione ma stiracchia una vicenda che alla fine appare a tratti poco ritmata e ripetitiva. Grandissimo Walter Matthau in un ruolo per lui poco usuale.
Polanski si avvicina a quello che poteva essere ricordato come un piccolo capolavoro lasciando invece l’amaro in bocca. Si accosta al romanzo picaresco narrando le avventure del capitano Red, a cui un ottimo Walter Matthau dà voce e corpo. L’esito è compromesso, però, da una spalla non proprio all’altezza e da una trama lasciata troppo in balia di sé, finendo col non giustificare un simile minutaggio. Quei pochi spunti che potevano dare adito a ben altro si afflosciano e subentrano inevitabilmente la noia e l’abbandono nel seguire il film fino all’epilogo.
Piacevolissimo excursus piratesco di Polanski, inspiegabilmente bocciato da quello stesso pubblico che tempo dopo avrebbe decretato il successo della saga con Deep. Eppure gli ingredienti erano quelli giusti, a partire da Matthau che il suo monumentale cinismo fa entrare di diritto Capitan Red nel pantheon dei grandi pirati cinematografici. Accanto a lui, funge da contraltare il candido mozzo Ranocchio, quasi una controfigura di Polanski da giovane. Qualche pausa nel ritmo c'è, ma lo spettacolo è di classe, il divertimento assicurato.
MEMORABILE: Invece del "petto o coscia?" che si usa per il pollo, la questione diventa "testa o coda?".
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Esiste una versione in DVD italiana del film di scarsa reperibilità, prodotta e distribuita da Magic Memory/Memory Technology nel 2005. Per la verità anche la qualità non è il massimo, praticamente è un riversamento da VHS senza ritocchi di alcun genere, tanto che il film sembra più vecchio di quel che è. Risulta comunque guardabile, e l'audio è nei limiti della decenza. Queste le caratteristiche tecniche:
- Formato Video: 1.33:1
- Audio: Italiano Dolby 5.1/ Inglese Dolby 5.1
- Menù Interattivi/ Accesso alle scene
- Trailer inglese
Il galeone spagnolo “Nettuno” sul quale il pirata Thomas Bartolomeo Red (Matthau) viene issato dal suo primo ufficiale “Ranocchio” e del quale si nominerà capitano dopo l’ammutinamento, al termine delle riprese stava per essere smantellato, ma un assessore al comune di Genova ebbe l'idea di sfruttarlo a scopi turistici ed è attualmente ancorato nel porto di Genova, visitabile a pagamento. Non é la classica imitazione in cartapesta, ma una nave autentica: lunga 62 metri, larga 16 e attrezzata con tre alberi per le vele che possono spingerla in alto mare con velocità fino a 5 nodi, fatta eseguire da Roman Polanski a Port el Kantaoui (Tunisia), presso i Tarak Ben Ammar Studios. Il film di Polanski é solo una delle importanti pellicole girate nel dopoguerra fra il porto e il centro storico di Genova. Grazie a Mauro per i fotogrammi e parte della descrizione.
Ecco la celebre polena che identifica immediatamente il galeone:
HomevideoGestarsh99 • 11/11/11 13:35 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 15/12/2011 per Quadrifoglio/Terminal Video:
DATI TECNICI
* Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 2.0 DTS HD: Francese
5.1 DTS HD: Italiano Inglese
* Sottotitoli Italiano
* Extra Interviste
Trailer originale
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ("I filmissimi", domenica 22 aprile 1990) di Pirati:
Credo sia il passo falso del mio Roman (molto meno divertente che Per Favore..., e già lì non era che mi facesse impazzire), ma , si sa, l'humor non è il suo forte.
Ma la battuta di Walter Matthau verso il suo mozzo Ranocchio, mentre sono costretti a mangiare una pantegana stecchita su un vassoio, è da antologia:
Comincia dalla testa, ragazzo, sia mai che te ne privi