Onesto gialletto di un regista destinato a vincere l’Oscar. Intrigante Alexandra Stewart, che collabora con un poliziotto in un’inchiesta interessante, i cui sviluppi destano però qualche perplessità nella parte finale della pellicola. C'è la futura Emmanuelle. Si sente un po’ di Mozart e si stima il design italiano.
Discreto e divertente poliziesco olandese con un paio di scene molto interessanti e brutali (quella iniziale e l'orgia in mare su tutti). Più scontata è la vicenda con il solito ispettore di ferro (dotato però di scatti d'ira insoliti) che subito trova la pista giusta per incastrare i colpevoli. Notevoli le lussuose ville olandesi a anche la colonna sonora non è male.
Inizia a mo' di Arancia meccanica, poi prende sviluppi vari, secondo direzioni e blocchi in fondo non ben amalgamati fra di loro, almeno da un punto di vista cinematografico. La storia narra di un gruppetto di giovani teppistelli figli di papà che però sembreranno timidi pargoli al confronto con le micidiali "gatte". Più che un giallo, un violent-action dalle coloriture pseudo-politiche.
MEMORABILE: La bella, sfolgorante Sylvia Kristel prima del lancio mondiale con Emmanuelle.
Per la bravura degli attori sarebbe un capolavoro: il livello è uniformemente alto; è però delirante il senso di onnipotenza di chi fomenta la violenza e scandaloso l'accanimento sugli animali e sulle opere d'arte. Fantastica invece la tenacia dell'ispettore e le reazioni contrastanti dei ricchissimi padri dei teppisti (a quei tempi almeno uno ce n'era che ammetteva gli errori del figlio, oggi ne dubiterei assai), ma mi ha molto affascinato anche la reazione della prostituta nel prendere atto della gravità della situazione e nel fare la cosa giusta.
MEMORABILE: "Cosa sono i quattro soldi dell'assicurazione a confronto del mio Reinhold?"; Il sarcasmo finale di chi ha dato il via all'escalation di criminalità.
Molto meglio delle aspettative. Considerato l'anno di realizzazione, a parte l'evidente ispirazione al capolavoro di Kubrick (non solo nella banda al centro del film, ma anche in alcune scenografie), il film di Rademakers sfoggia coraggio da vendere. Tra violenze subdole e non, nudi integrali femminili e maschili, un titolo da urlo e taluni movimenti di macchina - all' avanguardia per il tempo - avvince e appassiona. Non un banale gialletto come si potrebbe pensare ma una pellicola di classe ricca di azione. Miaoo!!!
Parte maluccio: il calco dall'Arancia di Kubrick è sin troppo evidente, oltre a risultare, per la sua derivatività, abbastanza grossolano. Poca roba. Quindi il film si assesta su una accettabile medietà narrativa (le indagini) ravvivata da minimi guizzi quasi autoriali. Solo nel finale prende corpo uno spunto originale grazie alla illustrazione della morale superomistica alla base dei crimini. Imperfetto, diseguale: per ciò stesso rischia lo status di cult.
Mediocre poliziesco olandese, non dissimile da svariati prodotti nostrani del periodo riguardanti i pariolini violenti ma decisamente più statico. Inizialmente prometteva bene, tra ragazze svestite, vandalismo e violenze gratuite (animali compresi); ma la seconda parte propone un'indagine troppo piatta e una giustificazione ai crimini inverosimile. Cast complessivamente impacciato, buono il doppiaggio, gradevoli le musiche di Ruud Bos.
MEMORABILE: Il corvo abituato a bere vodka; Il bagno in mare.
Bizzarro incrocio tra thriller e poliziesco che inizia, in modo shock e inaspettato, all'Arancia meccanica per poi proseguire con una più classica indagine di un ispettore e chiudersi con tanto di spiegone presuntamente filosofico del "responsabile". Come si può capire gli elementi sono molto eterogenei e non propriamente del tutto amalgamati, ma il risultato finale è più che dignitoso. Ciò che manca davvero è una vera tensione, poiché forse le cose appaiono già abbastanza chiare sin dagli inizi. Con un suo perché.
Più vicina a certi polizieschi nostrani e al coevo Sexy Jeans che ad Arancia meccanica, una curiosa pellicola olandese che combina in modo piuttosto riuscito elementi exploitation (stupri, aggressioni, orge, nudi subacquei e non) con la classica sfida tra poliziotto dai metodi non sempre ortodossi e un gruppo di simil-pariolini fiamminghi. Confezione nella media e attori tutto sommato credibili, mentre lascia perplessi la svolta (per così dire) politica degli ultimi minuti, con tanto di allenamenti da kung fu movie. Azzeccata la canzone sui titoli di testa.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
CuriositàZender • 7/03/09 09:05 Capo scrivano - 48949 interventi
Dalla prestigiosa mostra itinerante "I flani di Legnani" curata per l'appunto dal caro Buono con il contributo al restauro di Zender, ecco il flano di PERCHE' I GATTI:
HomevideoDusso • 24/04/14 13:43 Archivista in seconda - 1928 interventi
La scena della violenza sessuale iniziale nella vhs gvr è tagliata rispetto alla versione uscita in dvd per il mercato estero che risulta molto piu' brutale oltre che con nudi integrali
Bryan Marchall. Pino Locchi
Guido De Moor. Gianni Marzocchi
Cristopher Blake. Roberto Chevalier
Derk Hart. Luciano De Ambrosis
Silvia Kristel. Serena Verdirosi
Alexandra Stewart. Vittoria Febbi
Sebastian Graham Jones. Pino Colizzi
Anthony Alen. Piero Tiberi.