Per te ho ucciso - Film (1948)

Dopo aver ucciso un uomo durante una rissa in un pub, l’ex marinaio Bill Saunders trova riparo nell'appartamento di una donna. Ricercato dalla polizia, l’uomo dovrà anche stare in guardia da uno scomodo testimone che potrebbe incastrarlo. Noir di infinita bellezza in grado di tenere sulla corda sin dai primi, febbricitanti minuti. Il cast è superbo, con un Lancaster sugli scudi, la bella Fontaine e Robert Newton nel ruolo di viscido boss malavitoso. Film ingiustamente poco celebrato, meritevole di tornare prepotentemente alla ribalta. Bellissima la fotografia in b/n.

Ambientato in una fumosa Londra postbellica, un noir che dopo una partenza folgorante si rifugia nella rassicurante routine del melodramma, con i consueti temi dell'amore che deve fronteggiare gli ostacoli, del senso di colpa e dell'impossibilità di sfuggire al proprio passato. Tutto abbastanza convenzionale, ma raccontato in maniera serrata e impreziosito da una confezione di qualità (fotografia di Russell Metty, musiche di Miklós Rózsa) e dalle ottime prove del cast, con Burt Lancaster uomo braccato, Joan Fontaine innamorata e redentrice, Robert Newton losco ricattatore.

In fuga dopo aver ucciso un uomo in una rissa, un reduce trova rifugio presso una infermiera che cerca di aiutarlo, pur rendendosi conto della sua indole violenta... Cupo melodramma londinese ambientato nell'immediato dopoguerra con uno svolgimento sentimentale non all'altezza delle belle sequenze iniziali, tuttavia apprezzabile sia per la confezione (appassionata la ost di Miklós Rózsa, pregevole la fotografia di Russell Metty) che per le prove del cast in cui, tra la trepida Fontaine e Lancaster bello e dannato, spicca Newton nel ruolo del viscido ricattatore.