Il titolare di una pensione in quel di Cesenatico, ex partigiano ora ammogliato e con figlia, vien gabbato due volte dal destino: riceve turisti tedeschi ed incontra un vecchio compagno di brigata, al seguito della figlia Cesarina (Cinzia Monreale) per la quale perde la testa, abbandona consorte e figlia e vien cacciato come un delinquente. Come si suol dire, non c'è due senza tre: dovrà chiedere aiuto al padre, residente a Predappio e nostalgico fascista. Dal regista di Perdutamente tuo... una notevole commedia, diretta con buon ritmo, ottimamente recitata e scritta con finezza.
Commediola stanca e poco ispirata nonostante la bravura dei protagonisti. Il tutto è blando e scontato, le interpretazioni eccessivamente sopra le righe e Chiari, bravissimo per carità, eccede come da suo solito senza apparire divertente. Non è particolarmente azzeccato neppure il personaggio di Bramieri, pur essendo un gigante della commedia. Il film presenta ritmi e situazioni un po' démodé anche per l'epoca, quindi figuriamoci oggi. Buona e colorata la fotografia, regia di servizio, niente di speciale. La commedia italiana era già cambiata da un pezzo...
Discreta commedia ambientata in Romagna con Chiari cinquantenne albergatore a Cesenatico che perde la testa, con relativa fuga d'amore, per la figlia diciannovenne del suo ex commilitone (Bramieri). Chiari e Bramieri che recitano in romagnolo sono un po' caricature, la regia è statica e il film si trascina verso un finale scontato. Carina la Monreale, presenza anche per la tabaccaia di Amarcord.
Molto debole. Purtroppo Waler Chiari e Bramieri sono caricati fino all'eccesso (il primo, pure là in edizione romagnola, non convince manco in Amore mio, sempre di Sindoni) e fanno sorridere solo raramente. Il film è guardabile, pur con sforzo, grazie alla Moriconi (che riesce ad essere bravissima pure in una commediola frettolosa come questa) e alla Monreale, invero bellissima. Per pochi secondi, nel film nel film, si vede Leonora Fani, non accreditata. Certo che far fare a Chiari un personaggio che nel 1944 era il partigiano Stalin... (vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Walter_Chiari )
Lo straripante Chiari, talvolta in duetto con la foga di Bramieri, le mosse lolitesche della Monreale e il contegno della Moriconi, termina con l’acqua alla gola una commedia incredibilmente banale nella forma (la parlata e il folklore romagnolo) e nei contenuti (l’uomo di mezza età che si innamora di una diciottenne), cercando invano di giustificarli con una misera postilla conclusiva. Capatina per Chevalier e la Fani, già assunti da Sindoni in Amore mio non farmi male e Sono tornate a fiorire le rose. Si ride poco.
MEMORABILE: Chiari che cerca di spiegare ai clienti tedeschi che cosa sia una spigola; l’accoglienza riservata dalla Moriconi al marito pentito.
Ecco una di quelle commedie che si possono definire ottime. Walter Chiari al solito troneggia, ottimo anche Bramieri, la Monreale giovanissima è il piatto forte del film, ma solo per la bellezza. Pollice alto anche per i bei paesaggi romagnoli e la musica. Non annoia, diverte, è piacevole da vedere: ci sono tutti gli ingredienti per un buona riuscita.
MEMORABILE: Il dito morso; La partenza col treno; Il mattarello.
Commedia non proprio riuscita ma qua e là con momenti davvero divertenti. Purtroppo la sceneggiatura è scarsa e la regia di Sindoni non è affatto delle sue migliori (anche se non pessima comunque). Il film ha però ritmo e si riesce a guardare tranquillamente fino alla fine. Walter Chiari è bravo ma carica eccessivamente, finanche nell'accento romagnolo, il suo personaggio (come già in Amore mio non farmi male), mentre la Moriconi e Bramieri sono ottimi e più misurati. Bellissima la Monreale, che oltretutto se la cava egregiamente. Più che sufficiente.
MEMORABILE: Accoglienza della Moriconi a Chiari con abbraccio al... mattarello.
Commedia su un amore senile nel contesto del rapporto tra due ex partigiani, uno dei quali si innamora della figlia dell'altro. Il film in sè sarebbe anche godibile ma il divertimento è in parte limitato da una caratterizzazione dei personaggi che adotta uno stile eccessivamente caricaturale e fastidioso. Dei due protagonisti, Walter Chiari è il più convincente.
Il cast poteva lasciarci ambire a una visione brillante, ma le ambientazioni troppo caricaturali miscelate con vecchi ricordi dei partigiani che furono conducono a una visione priva di mordente in cui si sorride forzatamente e talvolta si rischia la lieve noia. Certo la Monreale è uno splendore, la Moriconi sempre attenta; Chiari si comporta con mestiere ma incide poco, Bramieri deludentissimo.
Classica commedia anni 70 ove convivono ironia e melanconia insieme, con piccoli tratti che debordano nell'amarezza, quella della famiglia che suo malgrado subisce un evento doloroso e non meritato. Lo sviluppo è comunque prevalentemente ridanciano, con Bramieri che racconta le sue barzellette e con Chiari che, alimentato dalla sua anima inquieta ed esuberante, non smette di cianciare sopra le righe, bere vino e fornicare per tutta la durata del film. La bellezza di Cinzia Monreale è quasi insostenibile: come non perdere la testa per lei?
MEMORABILE: Il primo incontro/scontro; La partenza in treno di lei; Il ritorno a casa "doloroso".
Commedia di ambientazione romagnola abbastanza divertente che narra la storia di un amore impossibile e che ha il suo punto di forza nella vitale interpretazione di Walter Chiari, il quale inserisce anche tocchi autobiografici nel suo personaggio. Il ritmo è buono, i dialoghi a tratti scoppiettanti e la regia segue bene gli attori senza essere troppo invasiva. Interessante anche il cast di contorno, con la Monreale (insieme a Chiari vero motore del film), Bramieri e la Moriconi che offrono un buon supporto alla vicenda.
MEMORABILE: Davide che porta da mangiare a Cesarina e la trova in topless; L'accoglienza di Elvira a Davide; Il morso; La scena alla stazione.
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DiscussioneZender • 15/04/11 10:58 Capo scrivano - 48832 interventi
Manfrin ebbe a dire: In un viaggio di lavoro a Predappio FC il mio istinto davinottico (o davinottìte per alcuni psichiatri) mi ha portato a trovare due belle locations di questo film. Ho dovuto spostare qui la nota di colore (la sezione verificate era troppo seria :)
La davinottite la stanno studiando ora, è un virus troppo recente e di scarsa diffusione quindi ancora non interessa la medicina internazionale. Per il momento il mio consiglio è di assecondarla, caro Manfrin, perché dicono che non sia pericolosa e anzi faccia bene all'occhio e stimoli la curiosità. Questo almeno dicono i medici, io non mi permetto di dare pareri personali. magari non è vero.
DiscussioneManfrin • 15/04/11 15:09 Servizio caffè - 480 interventi
Zender ebbe a dire: Manfrin ebbe a dire: In un viaggio di lavoro a Predappio FC il mio istinto davinottico (o davinottìte per alcuni psichiatri) mi ha portato a trovare due belle locations di questo film. Ho dovuto spostare qui la nota di colore (la sezione verificate era troppo seria :)
La davinottite la stanno studiando ora, è un virus troppo recente e di scarsa diffusione quindi ancora non interessa la medicina internazionale. Per il momento il mio consiglio è di assecondarla, caro Manfrin, perché dicono che non sia pericolosa e anzi faccia bene all'occhio e stimoli la curiosità. Questo almeno dicono i medici, io non mi permetto di dare pareri personali. magari non è vero.
Mah,ho paura che sia vero.
Le foto sono con una Canon,con il cellulare non so nemmeno mandare i messaggi!