Un enorme coccodrillone sta infestando le paludi al confine del Ruhanda. Una troupe tv di New York viene inviata per filmarne la cattura ad opera di un esperto cacciatore. Purtroppo la zona è anche infestata da una guerra civile. Curioso mix tra animali assassini e action movie impegnati alla Blood diamond. E' un film piuttosto prevedibile ma confezionato con cura e con un buon cast (Prochnow nel suo rulo tipico, Purcell da Prison Break) che null'altro offre se non 90 minuti di intrattenimento. Tra Lo Squalo e Cannibal Holocaust (ma senza cannibali...).
MEMORABILE: Il personaggio del cameraman di colore, davvero azzeccato, elemento ironico di tutto il film.
Se il regista voleva spiegare la terribile situazione del Burundi (nazione povera devastata dalla guerra civile), il titolo doveva essere Burundi e non “Paura primordiale”. Il risultato è un un misto di violenza umana e comparsate del bestione di nove metri, che corre come un centometrista. Detto questo, il film non è da buttare, grazie anche a alcune scene (masticato e ingoiato, la corsa del coccodrillo all’inseguimento di un nero e, soprattutto, la violenza dei locali, che supera quella coccodrillica). Resta comunque un minestrone senza particolari guizzi.
MEMORABILE: Il bracconiere ferito si sacrifica andando dal coccodrillo con una bomba a mano innescata. Ma il rettilone (astuto) lo azzanna e lo lancia in aria.
Esperimento tra l'horror e la denuncia sociale (in questo ricorda molto Turistas). L'ambientazione è l'Africa, anche se fin troppo patinata e dai colori improbabili. I cattivi sono i guerriglieri e un enorme coccodrillo. L'esperimento però riesce solo parzialmente perché i due elementi sono troppo eterogenei tra di loro. Questo porta a una forzatura della trama che si rivelerà fatale per l'intero progetto. Se proprio volete dare una sbirciata...
Un gruppo di reporter americani viene inviato in Burundi per girare un documentario su Gustave, un enorme coccodrillo che avrebbe divorato oltre 300 persone. La ricerca del bestione è complicata dalla guerra civile in atto nel paese ed i nostri dovranno difendersi anche dai guerriglieri. Mix non molto riuscito fra film di denuncia e croc-movie, dato che le vistose esagerazioni del secondo (Gustave corre nella savana come una gazzella) non collimano con le ambizioni realistiche del primo. Qualche buon momento e un cast discreto non bastano.
Il mix tra film-verità sulla brutalità della guerra civile in Burundi e croc-movie poteva funzionare... sulla carta. Invece questo film è sbilanciato: troppo spazio alla parte della guerriglia (peraltro abbastanza realistica, anche a livello di crudeltà visiva) e poco spazio al coccodrillone, che quando appare diverte (con certe sequenze gore niente male), ma sembra più un elemento supplementare al resto della vicenda. Buono il cast, ma il film annoia alla svelta, nonostante la buona confezione e un certo budget. Meglio certi B-movies.
Tedioso. Gli effetti speciali sono mediocri, la trama (con colpi di scena poco convincenti) è abbastanza ripetitiva e prevedibile. Il cast non aiuta per niente, le buone ambientazioni naturali sono mal sfruttate. Discreta la fotografia notturna. Nulla di che; da evitare sicuramente.
Filmettino d'azione ambientato in un Africa posticcia come i capelli di Silvan che tenta, senza successo, di trasformarsi in una denuncia della guerra civile in Burundi. Il presunto obiettivo sociale è ben presto tralasciato e gli scontri etnici sono sostituiti da un coccodrillone agile come una pantera e parecchio arrabbiato. I buchi nella sceneggiatura si susseguono senza soluzione di continuità ma, pur nella prevedibilità e nella modestia del tutto, il film riesce qua e là a divertire.
Non è stato sostituito lo squalo con un coccodrillo; il film, nonostante non sia paragonabile a quello della famosa musichetta che annunciava l'arrivo del divoratore, offre qualcosa in più: la guerra civile in Burundi, luogo dove il grande coccodrillo Gustave ha divorato, fra l'altro, un'antropologa che aveva scoperto una fossa comune. La tragedia della guerra si unisce quindi alla paura di Gustave, furbo e crudele come l'altro Gustave, più piccolo, che però fa parte della categoria umana. Film di una buona mediocrità, se così si può dire.
MEMORABILE: Lo sciamano che sbuffa fumo sui visi; La tremenda mistura per attirare il coccodrillo.
Considerando le croco-esagerazioni imposte da Katleman, forse sarebbe stato meglio se il regista avesse puntato sulla situazione civile sociale del paese ospitante (il Burundi); magari sarebbe venuto fuori un buon film impegnato, piuttosto che una croco-farsa nella quale si è riusciti anche a sprecare un bravo attore come Prochnow. Gli amanti degli "animali assassini" potrebbero apprezzarlo, altrimenti si saranno persi inutilmente 90 minuti.
Gustave, coccodrillo divenuto antropofago dopo essersi cibato dei morti di guerra, è l'effetto e la concretizzazione degli orrori di cui è capace l'uomo. L'allegoria di base, pur non discostandosi dalla tradizione dell'eco-vengeance, non è malvagia, anche perché si rifà a veri fatti di cronaca. Ciò che non convince è tutto il contorno: personaggi stereotipati, cliché a non finire, correttezze politiche da cinemaccio mainstream (il ragazzo nero che se ne vola in America coccolando il cane superstite). Scadenti e noiosi gli effetti in CGI. Meh.
MEMORABILE: Il primo attacco (a sorpresa) di Gustave; Lo sciamano decapitato dai cattivoni; Le corse folli di Gustave; Gustave schiaccia una testa fra le fauci.
Un tentativo non disprezzabile di combinare il genere “animali assassini” con il tema delle guerre civili del continente africano, non scevro da una denuncia sul degrado ecologico. Tanta carne al fuoco, forse troppa ma il film ha elementi di tensione che funzionano specie nel finale, e sfrutta bene gli splendidi scenari naturali in cui è ambientato. Peccato per le mediocri prove degli attori e gli effetti speciali raffazzonati.
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CuriositàDaniela • 23/02/09 16:15 Gran Burattinaio - 5874 interventi
Il film è ispirato dalla vera vicenda di un coccodrillo del Nilo, battezzato Gustave, cui sono state attribuite oltre 300 uccisioni. Secondo notizie di stampa, il coccodrillo, dopo esser sfuggito a varie spedizioni di cattura, sarebbe stato ucciso nel 2005 da bracconieri.
Una piacevole scoperta all’epoca, e direi che si piazza ai piedi del podio per quel che riguarda i film con questi bestioni dietro a Quel Motel, Alligator e Lake Placid.