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Durata: 2 stagioni
Titolo originale: Life
Anno: 2007
Genere: fiction (colore)
Regia: Vari
APPROFONDIMENTI: "Life" stagione per stagione
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/11/08 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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- Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
Citosol - Un film straordinario, quasi perfetto!:
Il Gobbo, Belfagor - Grande esempio di cinema:
Daniela - Davvero notevole!:
Deepred89
Incarcerato per 12 anni per un crimine atroce che non ha commesso, un poliziotto ritorna alla vita (con un indennizzo miliardario), e alla professione, fra buddismo e sete di vendetta... Una serie straordinaria, che riscatta anni di banalità poliziesche di fattura più o meno pregevole, grazie a una scrittura eccellente, un protagonista (l'inglese Lewis) perfetto, un equilibratissimo mix fra il plot prinicpale e le sottotrame. La miglior produzione tv dai tempi del primo CSI. Raccomandatissimo.
Nella prima serie si amano l'ambiguità racchiusa in ogni personaggio, il lato oscuro presente sia in Crews che in Reese, mentre nella seconda serie questo è messa un po' da parte e tutto acquista una sfumatura più "leggera". Reese trova l'amore (?) e l'introduzione del Capitano Tidwell (Donal Logue) e la sua interazione con i due detective (e con Crews in particolare) dona momenti di comicità brillante. E Sarah Shahi mostra più "pelle".
MEMORABILE: Crews: "You don't have to understand here to be here" (tradotto come: "Il mondo non bisogna capirlo, bisogna starci").
Ecco una bella ventata d'aria fresca nel mondo del poliziesco. Ciò che ne garantisce il successo è soprattutto l'armonia che si crea fra le varie componenti (riscatto, vendetta, casi improbabili, zen in pillole) e la confermata bravura degli interpreti, in particolar modo dell'azzeccato Damian Lewis. Tutta un'altra classe rispetto al sopravvalutatissimo Dexter.
Poliziesco originale. Sembrerebbe la solita storia del tipo che è stato incastrato per un atroce delitto ed ora, tornato in libertà, si vuole vendicare, invece il personaggio interpretato dall'ottimo Lewis unisce alla (giustificata) ossessione verso il passato un carattere bizzarro ed anticonvenzionale, dotato di senso dell'umorismo e capace di cogliere, nel corso delle indagini, sfumature e dettagli che sfuggono agli altri. Belli i personaggi femminili dell'avvocatessa e della partner poliziotta, simpatico l'amico ex galeotto.
MEMORABILE: La stanza con le pareti piene di fotografie e scritte; La macchina ed il trattore.
Notevole serie televisiva che riesce a bilanciare bene la componente thriller (in ogni episodio c'è un intrigo giallo da risolvere) con quella psicologica (ben approfondita, soprattutto per i due personaggi principali). A tratti un po' privo di mordente, ma comunque intelligente e con varie soluzioni geniali (delle quali è pieno l'episodio conclusivo). Molto buono il cast. Memorabile l'episodio dell'uomo dimezzato; finale un po' troppo aperto. Decisamente un prodotto riuscito.
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- I commenti alla stagione 2:
**** Una stagione all'altezza della prima. Il detective zen continua ad indagare per scoprire i mandanti del massacro, mentre affronta casi complessi, riuscendo a risolverli grazie ad un approccio particolare. Il suo nuovo capo, che sostituisce l'antipatica bionda della 1a stagione, inizialmente sembra proprio un coglione maschilista, ma ben presto rileva doti umane (ed auto-ironiche) che ne fanno un personaggio molto gradevole ed originale - deliziosi i suoi tentativi di corteggiamento della partner di Crews. (Daniela)
***** La pettinatura del Capitano Kevin Tidwell (Donal Logue) e il suo crescente interesse (ricambiato) per il Detective Dani Reese (Sarah Shahi) sono sicuramente ciò che più mi ha tenuto incollata a questa serie nella seconda stagione. I "casi della settimana" sono affascinanti, Charlie Crews ha svariati problemi da affrontare (l'infatuazione per la ex moglie, la caccia a chi l'ha incastrato, il matrimonio del padre, la gelosia nei confronti della sua partner), ma è Tidwell il "perno" della 2° serie. (Citosol)
