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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Action assolutamente routinario per un Guy Ritchie svogliato, lontano dalle sue prove più estrosamente fiammeggianti e che si cura di imbastire e dirigere una storia qualsiasi di agenti segreti imbattibili alla ricerca di recuperare un qualcosa che inizialmente nemmeno sanno cos'è e che chiamano "la maniglia" ("the handle" in originale). Perché non lo sa nemmeno chi li ha ingaggiati in effetti, ovvero il governo britannico, che incarica il loro uomo più fidato (Elwes) di affidare la missione a chi non può assolutamente sbagliare. E chi se non il solito Jason Statham? L'attore feticcio di Ritchie impersona il monolitico Orson, penalizzato...Leggi tutto in partenza perché non può servirsi dei suoi collaboratori migliori, nel frattempo passati alla concorrenza (o almeno così pare, ma riservatevi di rivedere le opinioni su ognuno perché i doppi giochi sono prevedibilmente all'ordine del giorno).

Lo affiancano Michaela (Plaza), l'immancabile hacker tuttofare, sbarazzina e iperattiva (Plaza) e JJ (Malone), impareggiabile cecchino che diventerà il vero angelo custode del protagonista. Orson subito organizza di seguire e bloccare l'uomo con valigetta di coccodrillo che ha con sé il computer contenente i dati utili ad azionare la misteriosa "arma" da recuperare ad ogni costo, ma ecco che nell'aeroporto dove il corriere scende c'è anche qualcun altro, intenzionato a sottrargli le informazioni; guarda un po' è l'ex collega transfuga, Mike (Ferdinando)... Sapendo che chi ha interesse ad acquistare la "maniglia" è il noto miliardario Greg Simmonds (Grant), i nostri eroi decidono così di contattarlo in incognito utilizzando come tramite l'attore che il riccone preferisce, Danny Francesco (Hartnett), preventivamente ricattato per costringerlo a collaborare. Al gruppo si unirà anche lui insomma, mentre da uno yacht in alto mare si passerà presto ad Adalia, in Turchia (tradotta come Antalya anche nella versione italiana), dove vedremo i primi scontri "seri" e l'azione comincerà finalmente a carburare.

Ma è tutto talmente privo di ogni briciolo di fantasia che non viene nemmeno voglia di seguire la caotica trama frantumata in mille rivoli, nomi, operazioni bancarie, hackeraggi in serie, personaggi che sbucano fuori d'improvviso; meglio godersi le notevoli location turche (soprattutto, le altre sono meno "visibili") e accontentarsi dell'immancabile ironia con cui Ritchie puntella da sempre i suoi film, anche se in questo caso ha le poveri bagnate pure quella. Statham sfoggia competenza in vini e scacchi tanto per darsi un tono, Hartnett gioca a prendere in giro il suo status di star cinematografica, Aubrey Plaza è forse quella più genuinamente brillante e simpatica, a sorpresa. Unica donna di un certo peso in scena (le altre sono tutte ai limiti della comparsa), sa imporre la propria personalità superando un cast che per il resto si rivela piuttosto anonimo, compreso un Hugh Grant invecchiato, dal capello lisciato e che se si salva è solo per il suo innegabile talento da commediante, perché le battute che stavolta gli passano funzionano davvero di rado. Colonna sonora stranamente anonima, nessun virtuosismo particolare, solo buon mestiere al servizio però di un banale pastrocchio condito da mucchi di accoppamenti, calci e pugni e tutto il côté di genere. Niente a che vedere col travolgente THE GENTLEMEN o il comunque riuscito WRATH OF A MAN: questo è il Ritchie in modalità pilota automatico...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/04/23 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 23/04/23
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Rambo90 1/04/23 16:11 - 7702 commenti

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Solito stile Ritchie, meno riuscito del previsto ma comunque frizzante e godibile. La missione di Orson Fortune e soci desta poca attenzione ma regia, ritmo e ironia garantiscono il divertimento, seppure nei limiti di un prodotto tutto sommato usa e getta. Statham fa meno a botte del previsto e si fa rubare la scena da un Grant gigionesco e spassoso, così come da un Hartnett sempre più lanciato verso ruoli carichi di autoironia. Esornativo il resto del cast, compreso un Elwes comunque in parte. Confusa la trama nella prima parte, nella seconda decolla regalando il meglio.

Daniela 9/04/23 23:55 - 12672 commenti

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Il furto di una valigetta dal contenuto misterioso innesta una caccia al tesoro in cui sono coinvolti, oltre a un miliardario trafficante d'ami che funge da tramite tra ladri e acquirenti, due team di agenti mercenari in competizione tra di loro...  Anche se meno brillante di The gentlemen, questo action spionistico è comunque reso godibile dal ritmo sostenuto, le location spettacolari, le ambientazioni lussuose e soprattutto il cast ben assemblato con Statham tosto, Plaza spigliata, Hartnett simpatico e Grant che diverte/si diverte nei panni ironici del villan di classe.

Capannelle 12/04/23 20:45 - 4412 commenti

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Ritchie e Statham bissano l'operazione brillantemente riuscita un anno prima ma non trovano la stessa alchimia, anche perché questa vicenda assume un taglio da spy story con location esotiche e dialoghi (nelle intenzioni) più brillanti. Primo tempo troppo verboso, seconda parte in cui l'action e gli intrecci narrativi viaggiano su un medio livello. Grant e la Plaza danno vita a discreti personaggi, Statham fa il suo ma non catalizza come in altre sue opere.

Galbo 18/04/23 10:39 - 12399 commenti

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I film di Guy Ritchie hanno un marchio di fabbrica che li rende riconoscibili, fatti di ritmo, azione e una buona dose di autoironia. "Operation Fortune" si inserisce perfettamente in questo filone ma non è uno dei film più riusciti del regista. Non mancano i momenti godibili ma l’impressione generale è che tutto sia più calcolato del solito, senza una grande spontaneità, a partire da una storia che è poco più di un pretesto e da un cast che non sembra più di tanto coinvolto, a partire da un pessimo Hugh Grant, poco a suo agio nel ruolo. Mediocre.

Enzus79 29/02/24 22:14 - 2902 commenti

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Per sventare la minaccia della vendita di un'arma letale, il team di Orson Fortune recluta un attore di Hollywood. Pellicola a carattere spionistico parzialmente riuscito. Pur avendo personaggi ben delineati, la storia è un po' troppo ridondante e per un film diretto da Guy Ritchie è un dispiacere dirlo. Comunque ben diretto. Hugh Grant simpatico, brava la Plaza.

Puppigallo 22/04/24 09:43 - 5281 commenti

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Action laccato e leccato, con attori forzatamente simpatici, o sempre intristiti e ingrugniti (monoespressivi) come Statham. Anche Grant, che gigioneggia a tutto spiano, finisce per essere poco sopportabile, mentre l'attore è lì per buttarla sul comico. Se non altro, però, il ritmo è accettabile e le scene d'azione sono girate decentemente. Si può anche vedere, ma è una di quelle pellicole che si iniziano già a dimenticare durante la visione.
MEMORABILE: Il cecchino che tutti vorrebbero avere come angelo custode; Statham "accompagna" fuori dalla finestra l'inseguito.

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