Ombre d'amore - Film (1990)

Storia di corna vissute e date. Faccenda spinosa che il cinema ha sviscerato in tutte le concepibili sfaccettature; in tal senso, ecco il contributo di Ninchi con questo semisconosciuto film d'ambientazione teatrale. La messinscena si trasforma in una specie di polpettone sentimentale/erotico interpretato con eccessiva enfasi, che sulle polverose assi del teatro talvolta funziona ma al cinema risulta innaturale. Gora, pur con i limiti di cui sopra, è sempre incantevole. La bella Mastroianni è a un passo dal commiato come attrice. Peccato.

Lei lo tradisce; lui la tradisce ma poi la riconquista e la tradisce di nuovo...bah! Micidiale film alla vorrei ma non posso, in cui a indisporre non sono tanto la mancanza di ritmo e la totale inconsistenza del tutto, ma la supponenza e la pretenziosità dell'insieme. Il regista non ha la caratura artistica ed intellettuale per un'operazione del genere e, purtroppo, si vede. Anche gli attori (Gora a parte) non sono all'altezza. Dura poco, appena 75 minuti, e ciononostante riesce ad annoiare con la sua verbosità fatta di dialoghi inconcludenti e spesso involontariamente ridicoli. Evitatelo.

Tremendo film drammatico con impostazione teatrale che si riassume in una storia di corna sviluppata in poco più (per fortuna) di settanta minuti. La cosa più irritante è che il regista vuol essere preso proprio sul serio obbligando il cast a una recitazione impostata che invece di dare un tono al tutto finisce per esaltare i limiti di una sceneggiatura noiosa. Francamente si capisce il motivo per cui quest'opera sia finita nell'oblio più totale.