(avviso: questo commento appartiene alla "Baby vintage collection" e va quindi fatto risalire all'età puberale di Marcel Davinotti). Robert Altman pare non accorgersi del passare del tempo. Un film come O.C. & STIGGS (il titolo originale fa riferimento ai soprannomi dei due protagonisti) appartiene, come concezione e realizzazione, alla fine degli Anni Sessanta, con l'amore per la comicità distruttiva e caotica, gli scherzi alla famiglia di americani mezzo-scemi, i bagni nudi in piscina, la trasformazione di una villa in "casa dell'amore" per anziani un po' bevuti, i nostalgici sciroccati del Vietnam e della Cambogia (tra i quali il solito burlone Dennis Hopper), il tutto mischiato in una commedia...Leggi tutto senza capo né coda, pregna dello stesso tipo di umorismo folle che fu alla base del successo di M.A.S.H. (ma lì erano altri tempi e altri interpreti...). Proporre una commedia simile al giorno d'oggi è ridicolo, anche perchè nel 1987 il tipo di comicità è cambiata inevitabilmente e fa sembrare O.C. e il suo amico Stiggs due ragazzetti senza il minimo senso dell'umorismo. Oggi un film così rischia di apparire fin irritante nel suo intento di divertire così eccentricamente e tutti i personaggi sembrano uscire da un'epoca ormai ampiamente sorpassata. Altman ha sempre avuto una sua personale concezione della comicità (lo stesso M.A.S.H. diverte più per l'ambientazione e per la sua perfetta aderenza a un determinato momento storico che per la qualità delle gag) e qui, in un film che eliminate le velleità comiche non lascia intravedere altro, rischia di dimostrarsi del tutto fallimentare. I due ragazzi fanno scherzi ai loro vicini, una famiglia un po' stonata che nemmeno s'accorge di chi la sta vittimizzando e il gioco è tutto qua. Gli slanci surreali sono tipicamente altmaniani, ma fastidiosi e mal inseriti. Cronologicamente sfasato.
Piccolo divertissement di Altman che si dedica a raccontare le avventure goliardiche di due ragazzi e a rappresentare con un certo gusto numerosi personaggi bizzarri. Scarsissimi gli spunti di critica sociale e non sempre gli scherzi che combinano i due suscitano particolari risate, così talvolta si scade nel cattivo gusto o in lungaggini cassabili (la festa messicana). Più monocordi i due protagonisti, mentre si fanno ricordare certi caratteri secondari, come i reduci armaioli e la moglie che cerca costantemente di bere alcolici. Sicuramente non uno degli Altman più ispirati.
Robert Altman HA DIRETTO ANCHE...
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Piccola curiosità che in qualche modo conferma ma allo stesso tempo spiega quanto detto dal Maestro supremo nelle prime righe del suo sacro papiro: Altman sembra non accorsersi del tempo che passa. Un film tipico degli anni Sessanta ma in realtà girato ed uscito alla fine degli '80.
A questo proposito va detto che, cosa incredibile che in pochissimi sanno, il film fu girato nel 1953 per la Mgm ma uscì solo dopo quasi 35 anni. Lo stesso Altman ha dichiarato che la pellicola si basava su un articolo del Naional Lampoon dal titolo L'orribile, tremenda estate friggicervello di O.C. e Stiggs.
Era un film di adolescenti che la Mgm gli offrì di girare. Altman lo girò pensando, in barba ai produttori, di trasformarlo in qualcosa di più e di diverso dal solito film adolescenziale.
Voleva farne una satira. In realta poi come lui stesso ebbe a dire: passò per un film sugli adolescenti. Era un progetto sospetto sin dall'inizio.
Fonte: Altman racconta Altman a cura di David Thompson Feltrinelli
Onestamente credo che la datazione sia un refuso di stampa. Non avevo pensato alla cosa ma riflettendoci meglio è inverosimile. Il primo film di Altman per il cinema è del 1968 (Conto alla rovescia). Impossibile che quando era ancora alle prime armi e iniziava a girare per la tv, gli avessero già dato l'incarico di fare un film per il cinema. E' chiaro quindi che la data non è 1954 ma 1984 (molto più credibile: succede spesso che i film escano, per i più svariati motivi, anni dopo essere stati girati) poi credo che il film non abbia niente dello stile anni Cinquanta.
X Zender: che ne dicessi se scrivessi uno speciale sull'Altman televisivo e teatrale (testi teatrali da cui poi trasse alcune sue pellicole)? Lo trovo interessante anche perchè
spesso i suoi film hanno il "sapore" del palcoscenico. Ne può venire fuori un lavoro interessante per illustrare altri volti del maestro.
DiscussioneZender • 20/08/10 09:40 Capo scrivano - 48259 interventi
Per me va benissimo, figurati, il fatto è che converrebbe si citassero in maniera non troppo "sorvolatrice" anche un po' di film, nell'articolo, in modo da poterlo poi agganciare agli stessi.