Milano Babilonia - Corto (2013)

Sopraffina monnezza con mens porno in corpore casto giostrata del cyberfenomeno del momento, l'avvocato e critico Andrea Dipré. Il nostro eroe sputa più "ca**i" di Mr Brown, fa del sesso da far rimpiangere il tanga di Tony Brando e farnetica come un Carmelo Bene sotto desomorfina pestato da Ivan Drago. I dubbi sulla naturalezza autobiografica dell'opera si sciolgono nell'intervista in allegato dove Dipré, moribondo, spara a zero su Merlin, politica e cinema "alto", indicando Boccaccio come padre dell'exploitation! Vemdel forse ci fa, Diprè c'è.

Trash a livelli altissimi per il primo corto ispirato ai video virali di Andrea Diprè, qui nei panni di se stesso e alle prese con un appuntamento con una escort, una sorta di pubblicità progresso a favore della prostituzione purché sia fatta con tutta l'igiene del caso. Le frasi del critico durante l'amplesso sono da metter da parte per il prossimo incontro galante. La regia di Vemdel è terribile, perfetta per lo scopo.

Divertentissima e trashissima incursione nella settima arte per il critico Diprè che interpreta (!?) un personaggio in preda ai fumi del delirio utilizzando frasi sconnesse intercalate da un turpiloquio "tarantiniano" davvero notevole. Quel "paradise lost" pronunciato più volte manda letteralmente in estasi ogni amante del genere che si rispetti. Diprè fa il il Diprè e grazie al proprio carisma surclassa l'attrice. Spero sia il primo di una lunga serie...

Agghiacciante cortometraggio visibile su Youtube, giunto a oltre mezzo milione di accessi, per cui non trascurabile. La recitazione di Diprè è però inaccettabile: meglio è quando presenta per televisione i suoi "artisti". Si lancia nei suoi lèmmi preferiti: sibaritico, catafratta... Ma, soddisfatto lo spettatore che lo ha sentito sproloquiare sul nulla, lo stesso non può non notare la falsità di troppi momenti, il montaggio di inesorabile lentezza, lui che guarda in macchina... Meno peggio lei come attrice, una tizia mai sentita nominare.