Holocaust party - Corto (2014)

Seconda fatica (per ben due scene prova addirittura a reggersi in piedi!) di Andrea Diprè nel mondo dei cortometraggi a fianco del fido Vemdel. Un amatoriale stile video tra amici in gita scolastica, con due attori (facili da riconoscere) e due non-attori che fingono di fare sesso sotto la doccia, di sbaciucchiarsi e di ballare, chiudendo con incomprensibili massime filosofiche proferite sul divanetto di casa. Il Nick's movie del trash? Corna in terra per i nostri amici, in ogni caso siamo in pura zona non cinema, divertente manco per errore.

Veramente spassosissimo! un gran bel cortometraggio! Alex Vemdel dopo Milano Babilonia sorprende ancora: nonostante l'atmosfera trash e ruspante riesce con pochissimi mezzi a parlare di una tematica spinosa come la crisi economica. Lo stile registico è fresco, la satira potente, le scene molto coinvolgenti e anche dopo la prima visione rimane il messaggio sotteso. Vemdel penso farà molta strada.

Ancora una volta non si può non restare abbagliati dal grandioso modo di spacciare spazzatura (trash) di Diprè. Lo stesso Vemdel conferma la trasversalità del progetto che partirebbe dal trash ma non ho capito su cosa plana, cosa attraversa... perché qua siamo su un livello degno del migliore Atomico, su un piano di niente che aspira a satira, ad allegoria ma finisce per esser come un pugno di mosche. Impressionante in negativo.

Più che un film pare uno scherzo fra amici. Come è scherzoso il credito del location manager (il padrone di casa, forse), per un "film" girato in un tinello e in un bagno. Sì, in un bagno, nella cui doccia l'unica presenza femminile (esteticamente interessante, va detto, e dotata di una dizione che, in confronto a quella degli altri, pare Vittoria Febbi) simula copule con i tre tizi, con contorno di coprolalìa. Si chiude poi con un ballo che inneggia alle sostanze stupefacenti. Non è al di là del bello e del brutto. Sta assai sotto, filmicamente parlando, al livello dell'orrendo.

Dieci minuti di nulla, mal diretti, mal montati, mal musicati e peggio recitati. Il valore dell'opera è davvero vicino allo zero assoluto. Una perdita di tempo nemmeno parzialmente ricompensata da un minimo di divertimento "trash". Pare che Dipré e soci vogliano deliberatamente prendersi gioco dello spettatore che capita malauguratamente sotto le loro grinfie.