Making an american citizen - Corto (1912)

Un uomo picchia e schiavizza la moglie, ma è ricondotto alla ragione dai passanti e dal tribunale. La regista spinge consapevolmente verso l’emancipazione femminile e i diritti delle donne: quasi un film d’impegno civile. Ma ancor più stuzzicante è l’idea che il percorso avvenga con l’immigrazione negli Usa: Guy evidenzia così un fenomeno sociale di straordinaria portata che è lo "scontro" di civiltà quando l’arretratezza di certe culture si scontra con la modernità americana nel primo 900. Didascalico ma molto interessante e ben realizzato.

Un uomo schiavizza e brutalizza la propria moglie, ma una volta emigrato negli Stati Uniti si troverà di fronte una realtà differente. Gli uomini, infatti, lì sono sensibili alla delicatezza femminile e, prendendo le parti della donna, gli impartiscono una serie di lezioni che lo porteranno addirittura ai lavori forzati. Ancora una volta la Guy ci propone una storia di lotta per l'emencipazione femminile che negli USA si può effettivamente concretizzare. Cruente le serie di violenze perpetrate alla pover donna quanto salviche e liberatorie le reazioni degli uomini.