Il detective John Luther evade dalla prigione nella quale è detenuto per dare la caccia a uno spietato assassino. Sequel di un'apprezzata serie inglese, "Verso l'inferno" vede il ritorno del poliziotto dai modi poco ortodossi ma dal brillante talento. Il film non ha una trama particolarmente originale ma si fa apprezzare per la sua buona fattura. Alcune scene sono di impatto visivo e quelle d'azione sono girate con bravura, fino a un finale teso e dalla suggestiva ambientazione nordica. Idris Elba si conferma attore di talento per questo genere di pellicola. Bene Serkis e la Erivo.
Finito in carcere già ai titoli di testa, l'ispettore Luther deve evadere per continuare la caccia ad un serial killer che si serve dello spionaggio informatico per mettere a segno i suoi crimini... Elba riprende il personaggio tv a cui deve la sua fama con questo thriller di buona fattura ma viziato da varie approssimazioni a livello di trama e definizione di personaggi che non lo fanno elevare oltre la dignitosa routine. Quanto al cast, lui è sempre bello tosto e Serkis sguazza nei panni del sadico manipolatore mentre ad Erivo è toccato il ruolo ingrato della poliziotta ottusa.
MEMORABILE: Assurdità: sembra che per la polizia londinese rimettere in galera l'ex collega sia prioritario rispetto all'arresto di un spietato serial killer.
Modestissimo thriller con serial killer come ce ne sono a centinaia. Vuoti narrativi che pesano come macigni sulla delineazione dei personaggi (soprattutto il serial killer) e il montaggio a volte lascia a desiderare. E se la recitazione di Elba è una assoluta garanzia, come sempre, dall'altra la Erivo risulta essere completamente fuori parte. Qualche buona scena a discreto impatto visivo e poco altro. Anche l'originalità è quasi nulla: l'idea dell'omicidio in diretta streaming è vecchia come il cucco. Minutaggio eccessivo.
Lungometraggio tratto dalla fortunata serie BBC che vede come protagonista il non proprio etico detective inglese Luther alle prese con un serial killer particolarmente sadico, prolifico e hi tech. Le atmosfere sono decisamente macabre e cupe, i cadaveri penzolano e galleggiano in ogni dove, il cast è degno di nota ma la sceneggiatura, purtroppo, ha diverse falle e incongruenze e poteva essere tranquillamente sforbiciata. La pellicola si segue comunque, perché la trama è ricca di continui colpi di scena (forse troppi?), però resta un film che poteva osare di più... osando di meno.
MEMORABILE: La maschera hi tech del serial killer in cui si alternano i volti delle vittime.
Per accontentare i fans invocanti a gran voce una sesta stagione, Luther si ritrova pressurizzato in due ore di turbolento action-movie tutto botte lotte fughe in sé anche godibili, ma filologicamente imprecise in seno all'amarissimo finale della serie, fastidiosamente sgrassata e sgravata di ogni complessità tematica e morale sin da ridurre il dostoevskiano e scespiriano antieroe protagonista a sagomato indistruttibile supereroe fumettistico dalle parti di Tyler Rake. Realizzato con gusto e grinta, ma il mah bussa prepotentemente alle porte e bisogna farsi violenza per non aprirgli.
Fin dalle prime battute si intuiscono i limiti della pellicola, a cui manca la giusta personalità per emergere e farsi notare. Il difetto principale risiede nella qualità della sceneggiatura, molto approssimata, che si traduce in un narrato anonimo e poco coinvolgente. Resta sempre in superficie e non si preoccupa di dare profondità ai personaggi che finiscono con l’essere stereotipati e monodimensionali. Nemmeno Serkis dimostra di potercela fare, malgrado vesta i panni di un improbabile antagonista dal sentore fumettistico. Si dimentica tutto abbastanza in fretta e senza rimorso.
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DiscussioneDaniela • 16/03/23 07:27 Gran Burattinaio - 5945 interventi
In questo film, Idris Elba riprende il personaggio del detective Luther da lui interpretato nellaserie tv in venti episodi suddivisi in cinque stagioni andati in onda su BBC One tra il 2010 e il 2019. Purtroppo, il film non è risultato affatto all'altezza della serie, ma presenta una chiusura curiosa che sembra alludere alle innumerevoli illazioni circa il futuro protagonista di una saga pluridecennale. SPOILER Dopo aver chiuso i conti con il malvagio della situazione mostrando una resistenza fisica oltre ogni verosimiglianza tra pugnalate, rischi di annegamento e incipiente congelamento, il nostro Luther si risveglia in un luogo isolato e gli viene annunciato che sta per avere un incontro importante. Dal contesto è chiato che si tratta dall'arruolamento nei servizi segreti britannici e questo non può non far pensare alle tante voci che lo davano come papabile successore di Daniel Craig nel ruolo dell'agente segreto più famoso del mondo. Attualmente il suo nome sembra sia stato definitivamente accantonato, si dice per questioni d'età essendo ultracinquantenne anche se forse hanno pesato sulle sue quotazioni anche alcune scelte poco felici a livello attoriale. Durante il film, ad un certo punto a Lutler viene offerto un Martini, rifiutato a favore di un bicchier d'acqua (sic!). Che sia un ironico segno della consapevolezza che non potrà essere il nuovo 007?
In questo film, Idris Elba riprende il personaggio del detective Luther da lui interpretato nellaserie tv in venti episodi suddivisi in cinque stagioni andati in onda su BBC One tra il 2010 e il 2019. Purtroppo, il film non è risultato affatto all'altezza della serie, ma presenta una chiusura curiosa che sembra alludere alle innumerevoli illazioni circa il futuro protagonista di una saga pluridecennale. SPOILER Dopo aver chiuso i conti con il malvagio della situazione mostrando una resistenza fisica oltre ogni verosimiglianza tra pugnalate, rischi di annegamento e incipiente congelamento, il nostro Luther si risveglia in un luogo isolato e gli viene annunciato che sta per avere un incontro importante. Dal contesto è chiato che si tratta dall'arruolamento nei servizi segreti britannici e questo non può non far pensare alle tante voci che lo davano come papabile successore di Daniel Craig nel ruolo dell'agente segreto più famoso del mondo. Attualmente il suo nome sembra sia stato definitivamente accantonato, si dice per questioni d'età essendo ultracinquantenne anche se forse hanno pesato sulle sue quotazioni anche alcune scelte poco felici a livello attoriale. Durante il film, ad un certo punto a Lutler viene offerto un Martini, rifiutato a favore di un bicchier d'acqua (sic!). Che sia un ironico segno della consapevolezza che non potrà essere il nuovo 007?
Avevo tratto anche io le stesse conclusioni, non credo che il riferimento a Bond sia casuale