Looking glass - Oltre lo specchio - Film (2018)

Looking glass - Oltre lo specchio
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/04/18 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 3/04/18 10:09 - 12626 commenti

I gusti di Daniela

Coppia malmessa causa trauma pregresso acquista un motel dove esiste una stanza segreta... Tanto numerosi da costituire ormai quasi un genere a parte, gli ultimi film con Cage hanno una caratteristica in comune con il cibo-spazzatura: producono dipendenza. Anche in questo thriller loffio e prevedibilissimo (ci si mette un nanosecondo a intuire il colpevole), dalla trama esile e la messa in scena povera, la performance del nostro è talmente "oltre" da costituire comunque uno spettacolo a sé: avete presente il provino di Pozzetto in "Sono fotogenico"? Ecco, ci siamo.
MEMORABILE: Cage eccitato, che è poi la stessa faccia di Cage depresso, Cage irato, Cage pensieroso, Cage pestato ect.

Digital 4/06/18 09:58 - 1257 commenti

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Thriller che non s’inventa niente ma che riesce nell'impresa di intrigare per tutta la durata, senza avere la smania di far sobbalzare immediatamente dalla poltrona (la parte iniziale è parca di brividi), con un significativo crescendo della suspense. Certo, l’identità del colpevole poteva essere celata meglio, il che va inevitabilmente a disinnescare il presunto colpo di scena, ma nel complesso non delude. Il sovraesposto Cage (ottimamente doppiato da Pasquale Anselmo) si prodiga, dimostrando tutto il suo talento, più accessoria la Tunney.

Pinhead80 1/01/19 23:40 - 4720 commenti

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Un imbolsito Nicolas Cage cerca di barcamenarsi in un film che vorrebbe in parte imitare Vacancy ma che non riesce ad averne la stessa carica thriller. Va da sé che la curiosità derivante dal ritrovamento del passaggio segreto è l'unica cosa buona che si trova, cosa tra l'altro che soddisferà sicuramente l'appetito dello spettatore voyeur. Ancora una tappa nella discesa artistica di Cage.

Lupus73 24/01/20 02:19 - 1487 commenti

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Coppia che ha perso la figlioletta, per cambiare vita inizia a gestire un motel ma emergono fatti inquietanti e uno strano specchio. Thrillerino all'acqua di rose con un Cage appesantito e non al massimo, una sceneggiatura piuttosto dozzinale, personaggi stereotipati, confezione standard, tempi piuttosto pacati e molto prevedibile per il genere (si intuisce "il cattivo" in meno di mezzo film). Può ricordare il ben più brillante Vacancy. Guardabile per una volta ma c'è di molto meglio.

Buiomega71 24/05/22 01:08 - 2901 commenti

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L'Arizona e il motel (barlumi e riverberi psycosissimi) in quella provincia americana che Tim Hunter conosce fin troppo bene (suggestivo l'incipit con il viaggio in macchina tra strade assolate e cittadine notturne). Il lato meramente thriller si barcamena tra voyeurismi, mistress lesbo (la schiava che lecca le scarpette è un must), maiali squartati e un Cage con molte ombre e il vizietto del peeping tom. Hunter non tralascia di omaggiare l'amato Lynch, la tensione regge, il mistero (la giovane Crissy in foto e la sua dipartita) pure, così come l'atmosfera torbida e sudaticcia.
MEMORABILE: L'incubo di Cage con la donna delle pulizie messicana; Il maiale sventrato gettato in piscina; Cage eccitato dallo show lesbo si avventa sulla moglie.

Noodles 20/02/23 09:13 - 2204 commenti

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Un thriller che parte bene con qualche momento che riesce a generare inquietudine. Il tutto però naufraga presto. Uno dei protagonisti del disastro è sicuramente Nicolas Cage, qui monoespressivo, coadiuvato in questo senso da un'altrettanto poco convincente Robin Tunney. La sceneggiatura poi, inizialmente accattivante, si fa di una banalità sconfortante, con dialoghi pessimi o inutili, scene senza senso e un omicida la cui identità capirebbe chiunque. Peccato, perché una certa atmosfera il regista era stato anche bravo a crearla...

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  • Homevideo Buiomega71 • 24/05/22 10:02
    Consigliere - 25943 interventi
    Il dvd Minerva/Raro video

    Formato: 1.85:1
    Audio: italiano, inglese
    Nessun sottotitolo
    Nessun extra
    Durata effettiva: 1h, 39m e 31s

    Immagine al minuto 1.18.05

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images61/PDVD-276.jpg[/img]
    Ultima modifica: 24/05/22 11:03 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 24/05/22 10:43
    Consigliere - 25943 interventi
    L'Arizona e il motel già fanno entrare in modalità psycosissima, e Tim Hunter si insinua di nuovo in quella provincia americana che conosce fin troppo bene (suggestivo l'incipit con il viaggio in auto, tra strade assolate e cittadine notturne).

    Se il lato meramente thrilleresco lascia un pò a desiderare (il colpevole, anche se ben reso e bastardo quanto basta, è facilmente intuibile e il movente, per quanto torbido, buttato un pò lì), quello che interessa a Hunter è la fauna che gironzola attorno al motel che Cage e consorte hanno appena rilevato.

    Un camionista sessodipendente che si porta in camera baldracconi sovrappeso, uno sceriffo invadente e arrogante, donne sole che si trastullano con i piaceri di saffo, una mistress biondissima che si fa leccare le scarpette (e non solo) dalla sua slave (mentre, qualcuno, seduto all'angolo della stanza, che fuma, assiste allo spettacolo) mettendole il guinzaglio, i brutti ceffi della stazione di servizio, la cameriera messicana che ha la fobia dei serpenti e lo stesso Nicolas Cage che riflette ombre oscure, con il vizietto del peeping tom (di culto il momento in cui il suo voyeurismo è al culmine, sbirciando dallo "specchio" lo show lesbo, e preso dall'eccitazione, una volta rientrato nella sua stanza da letto, si avventa ingrifato sulla moglie), nel più classico stile borderline del suo regista, quello che sa ritrarre personaggi ai margini e quasi "bukowskiani", fin dai tempi di Giovani Guerrieri, per passare dai Ragazzi del fiume, a Fort Washington fino a Scelte pericolose.

    A Hunter frega poco dell'andamento puramente thriller (anche se la tensione regge e il mistero pure) e non è intenzionato a girare roba alla Vacancy et simila, quello che più gli preme sono le caratterizzazioni di quelle persone alla deriva (che siano camionisti o donne sole, di sesso rubato e consumato tra le squallide pareti di un motel) e omaggiare i suoi trascorsi lynchiani a Twin Peaks, così come di Lynch prende in prestito l'ossatura di Hotel Room.

    E esempio di puro cinema hunteriano è quando il camionista lascia giù dal camion la sua amante, parecchio abbondante e per nulla attraente, in una strada bagnata dalla pioggia sotto un cielo plumbeo e nuvoloso, che non può non far venire alla mente quegli scorci desolati della provincia americana de I ragazzi del fiume.

    Mantidi religiose spiaccicate sullo specchio, un maiale sventrato e gettato nella piscina che, all'interno, nasconde fotografie di ragazze apparentemente suicide (Crissy), l'elaborazione del lutto di una coppia che cerca di ripartire da zero (Cage indeciso se spiare la bella bionda che ha preso in affitto la stanza o provarci, consolandosi con il voyeurismo, se non preso da incubi dove la goffa e sgraziata donna delle pulizie messicana le propina una fellatio) in un'atmosfera morbosetta e sudaticcia.

    Poi, vabbè, i più sgamati amanti del thriller lo possono liquidare come un piatto filmettino paratelevisivo di ben poche sorprese, ma sotto c'è la mano di un regista non conforme alle regole che usa i meccanismi tipici del genere per raccontare ancora di quell'america perduta e kerouachiana di qui è stato cantore fin dagli esordi.

    Menzione speciale per la dark lady, dai decisi gusti BDSM saffici e fetish, di Kassia Conway.

    Gerald Foos insegna e Nicolas Cage impara presto.
    Ultima modifica: 24/05/22 18:48 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 24/05/22 10:57
    Consigliere - 25943 interventi
    La cover del dvd indica Looking glass-Oltre l'inganno, da aggiungere tra gli aka.