Little sister - Film (1995)

Martijn dopo molti anni decide di fare una sorpresa a sua sorella Daantje. Lui è ossessionato dalla telecamera e non fa altro che riprenderla in continuazione, ma qualcosa nel loro passato è poco definito. Film assolutamente da riscoprire, riesce a mescolare un po' tutti i sentimenti ad un ritmo sincopato. Viene esplorata la morbosità dei rapporti, che vengono vissuti come catene, da cui è difficile sfuggire. Il tutto amplificato dalla tematica scottante. Sottovalutato.

Non c'è cosa più divina che editar la sorellina. La metafisica dell'incestuosità (di immagini consanguinee, di indagini tra fratelli) al POVtere nell'era della sua riproducibilità serialità viralità tecnica. La mdp cannibale, tabùfagica, che tiene segregati corpi spazi strazi desideri sentimenti turbamenti. Westdij inaugura il found footage sorofilo, e più che sfondare deflora quella quarta parete che è imene della liturgia affratellante, perturba tra tenerezza borderline e morbosità che meno viene enfatizzata e più avvampa. Già oltre il Dogma, oltre Guy e i blablablair a venire.