La vendetta del ragno nero - Film (2001)

Premesso che non conosco l'originale e me lo eviterò (credo), vi sconsiglio questo film. Non è orribile sia chiaro, ma suona come un frullato di "La mosca" e "Spider-man", con le dovute brutture che lo differenziano dai sopraccitati. La sceneggiatura è grossolana e di conseguenza lacunosa, la caratterizzazione è tirata via ed anche la recitazione non brilla, anzi. Discorso a parte per il buon Dan Aykroyd di cui non si capisce la necessità, relegato come è ad un ruolo pressochè marginale. Un super Hero venuto decisamente maluccio! Bocciato.

Si vogliono ricordare i classici B-movie anni 50, ma l'esperimento fallisce. Cast in parte interessante, in parte no. Effetti speciali che potevano essere curati meglio, un film decisamente fuori tempo massimo, con una storia banalotta decisamente da evitare.

Indubbiamente uno dei migliori B-Movies del decennio e, assieme a Lei, la creatura, il migliore della serie "Le creature del brivido". Il film omaggia Spiderman e soprattutto La mosca offrendo un mix tra due generi diversi scorrevole e abbastanza piacevole. Molto bravi gli attori (soprattutto il protagonista e Dan Aykroyd) e buoni gli effetti speciali. Consigliato, specialmente ai fan dell'Uomo Ragno.

Variazione, in chiave fantastica, de L'uomo ragno con inizio in stile teen-agers tra bulletti di quartiere. Si tratta della quinta produzione (poco riuscita) denominata "Creature Features" e caratterizzata dai convincenti trucchi di Stan Winston che, perlomeno nella parte finale, sembra rifarsi - per via della metamorfosi del protagonista - al più riuscito La mosca di Cronenberg.

Sfigato appassionato di fumetti si trova trasformato nel suo supereroe preferito, a causa del solito esperimento condotto nelle condizioni di massima insicurezza. Purtroppo per lui, a differenza di Spider Man, non acquista solo i poteri ragneschi, ma anche una notevole aggressità e un aspetto mutante uman/aracnoide sempre più bruttarello... B-movie senza infamia (la confezione è discreta) ma anche senza alcuna lode, per la totale mancanca di originalità, la piattezza dei dialoghi, la modestia del cast. Nei titoli di testa, Aykroyd appare per primo, ma ha un ruolo secondario.

Il film di Gordon del '58 (trasmesso in TV in una scena) viene trasformato in una poco riuscita avventura horror supereroistica che sembra la progenie illegittima di Spider-Man e de La mosca di Cronenberg, con accenni di Darkman. L'idea di partenza poteva suonare divertente, ma i tempi sono sbagliati (la mutazione è davvero troppo lenta) e la violenza limitatissima; il che, unito ai subplot inutili (la moglie beona di Aykroyd) e ai dialoghi eccessivamente fumettistici, compromette la godibilità. L'uomo aracnide "completo" si vede soltanto nel finale: peccato, il make-up era notevole.