Cattani, dopo che la mafia gli ha rapito e violentato la figlia, si è ritirato dalla polizia. I suoi ex colleghi scoprono la verità a cui lui era già giunto ma che aveva taciuto per salvare la famiglia. Quando questi vengono fatti fuori, non gli rimane che tornare in azione mettendosi tra i due fuochi della mafia e dell'associazone Itala. Ottimo sequel diretto da Vancini e scritto sempre da De Concini. Avvincente con situazioni che ricordano Il braccio violento della legge 2, Per un pugno di dollari e Il padrino. Il tutto ancorato alla realtà del tempo.
Sia pur non all'altezza della prima serie, la stagione 2 della Piovra rappresenta un buon prodotto televisivo. La scrittura di De Concini garantisce il rispetto nei confronti dei personaggi, quello del commissario Cattani in primis, e degli avvenimenti narrati, che sfuggono per quanto possibile dalla facile spettacolarità. Buone la regia di Vancini e la prova del cast.
La regia passa a Vancini e la storia terribile del Commissario Cattani, che perde la figlia ed in finale di serie pure la moglie, continua in maniera coerente col primo capitolo. Cambiano alcuni interpreti, ma il livello recitativo rimane ottimo. La vicenda criminale, adesso, vede l'ingresso della mafia italoamericana (un Martin Balsam superbo) mentre la storia umana del commissario si complica, visto il "doppio gioco" a cui è disposto pur di vendicare la figlia. Svolgimento cupo e serrato, finale triste e tragico. Pure meglio della prima serie.
Il capitolo più tragico della saga (Cattani perde addidrittura moglie e figlia e non solo...) ma anche il più coinvolgente sul piano emotivo. Vancini (che dietro la macchina da presa non fa certo rimpiangere Damiani) e lo sceneggiatore De Concini si riallacciano con abilità agli spiragli della prima serie, mirando però persino più in alto, visto che la fantomatica associazione Itala ricorda tanto la P2. Ottima, ancora una volta, la prova degli interpreti. Nella colonna sonora Morricone subentra a Ortolani e non è certo un peggioramento...
MEMORABILE: La prima, intensissima e tristissima puntata; Il colonnello Ferretti di Fantoni; Il finale, ovviamente piuttosto triste.
La cruda patata da bollire passa di mano a Vancini, che la lessa per direttissima: aria sempre più rafferma, ritmo illustre sconosciuto, la recitazione dovendosela vedere con i più ampollosi apoftegmi a effetto saliscende le righe portando il trash oltre l’incommentabile, senza contare che c’è più azione e violenza in un tenente Colombo. Che dire, forse per goderne appieno occorre reimpostare i propri parametri telespettatoriali col respiro asmatico dell’epoca. Certo è che recuperato oggidì dopo fior di straordinarie serie contemporanee, non fa sicuramente un figurone.
Probabilmente la più bella Piovra del periodo "ante Tano Cariddi". Placido fa il suo mestiere ma il cast di contorno è davvero sensazionale, con Perier, Dacqmine, Ceccaldi e Guers in gran spolvero. Cattani che seduce la Camastra è davvero un colpo di scena. Stupenda la Wendel in costume. Simpatico e azzeccato il ruspante, lestofantesco giornalista scandalistico di Victor Cavallo. Debutta qui il commento musicale di Morricone, reale miglioramento mai più ripudiato.
Non è certamente all'altezza della prima serie, ma resta comunque ottima. Bellissima fotografia, ottime musiche, sembra di almeno un paio d'anni avanti. La trama cambia molto, unendo ai canoni classici del film di mafia i temi di denuncia tipici di alcune opere di Damiani o Ferrara. Il cast è più o meno quello della serie precedente con qualche aggiunta di eccellenti caratteristi del cinema di genere italiano. La serie ha ancora il vento in poppa.
Persa ogni fiducia nella giustizia ufficiale, Cattani agisce da franco tiratore e si impasta con la cricca criminale (palesemente ispirata alla P2) che ha ben conosciuto nella stagione precedente. Con delle premesse del genere ci si aspetterebbero fuochi e faville, invece, nonostante diversi momenti drammatici davvero coinvolgenti, la vicenda si tinge al bromuro nei numerosi tediosi meeting al vertice tra i cattivi. Il messaggio di denuncia viene così stemperato e la potenziale carica narrativa si smorza. La regia di Vancini è discreta, leggermente più dinamica di quella di Damiani.
Florestano Vancini HA DIRETTO ANCHE...
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Mitica soundtrack del maestro Morricone (il doppio cd RaiTrade raccoglie, come precisa Fabiodm102, le musica delle piovre 2,3,4,5,6,7 e 10. Le musiche della prima serie furono curate invece da Ritz Ortolani.
il brano rock che s'ode al min 37 della prima puntata, mentre cattani sta scegliendo un peluche per la figlia nell'autogrill, è il medesimo che fa da sigla del giornale radio in copkiller