Secondo una leggenda, se un ragazzo si farà murare vivo la fortezza di Suram sarà invincibile. Capolavoro di un cinema di visione e poesia. La parola giusta per definire questo film è incanto. Paradjanov torna al cinema, dopo le persecuzioni del regime sovietico, con un'opera di sconfinato lirismo e di devozione assoluta alla sua Georgia. Superlativa la sensibilità visiva e iconografica da tavola medievale istoriata, con colori che esplodono in una natura arida da mozzare il fiato. L'emozione di una bellezza arcaica potentemente ricreata.
Opera che incute soggezione. Per onestà intellettuale, meglio confessare i propri limiti, la propria inadeguatezza - l'ignoranza, anche - che infliggerle una critica scriteriata o farsela piacere per forza. Sviluppata per brevi segmenti narrativi, inquadrature fisse e ieratiche, eventuali movimenti di macchina - nessun controcampo - esplode in cromatismi imprevisti e si nutre di un alto livello simbolico. Prossima all'astrazione, si dispiega come un poema per immagini: ma il senso del ritmo è altrove e la bellezza è più nelle cose che rappresenta che nell'occhio che le osserva.
Un giovane verrà murato per rendere una fortezza incrollabile. Leggenda georgiana che parla di valorosi guerrieri e sfocia nella superstizione. Regìa che sfrutta simbolismi (notevoli quelli sull’amore e sulle invasioni altrui) per dare forza visiva e visionaria. Cromatismi che appagano l'occhio con uso del grandangolo per dare ampiezza al paesaggio. La suddivisione in brevi capitoli toglie il senso del ritmo.
MEMORABILE: Il volto della ragazza in telecamera; Il grillo in amore; Il gregge che si sposta; Il giovane che viene calato nella muratura.
La trama è Ispirata ad una leggenda georgiana le cui radici affondano negli antichi rituali di sacrificio umano mirante a rendere più salda una costruzione. Come in altre opere del regista, la messa in scena costituita da una sequenza di inquadrature con rari movimenti di macchina entro cui si muovono attori dai gesti ieratici. Per apprezzarla, bisogna immaginare di trovarsi in una galleria d'arte con quadri animati di straordinaria bellezza per cromatismi e composizione, ma si comprende come questa scelta anti-naturalistica, sommata all'alterità culturale, possa lasciare perplessi.
Film basato su una leggenda georgiana riguardante il fatto che le mura di Suram resteranno salde solo se vi sarà sepolto un ragazzo all'interno. È perfettamente inutile cercare significati o del senso in questa pellicola: a meno che non si abbia una profonda conoscenza del folklore georgiano è praticamente impossibile. Meglio quindi concentrarsi sullo spettacolo della resa visiva ad opera di un regista che sa quello che fa. A livello di immagine, colori e suoni, il film è splendido. Fosse stato meno astratto si sarebbe gridato al capolavoro.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneZender • 9/04/13 19:00 Capo scrivano - 49223 interventi
Ah, grazie mille. Scelgo quella del dvd perché il più possibile i film devono potersi riconoscere anche solo dalla locandina, con il titolo. Quindi scelgo sempre locandina italiana o inglese, anche per i film coreani o cinesi per dire.