Media utenti
MMJ Davinotti jr
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Un titolo piuttosto fuorviante, visto che la cameriera (Ada Pometti) è un personaggio secondario e seduce involontariamente solo il padrone (Carlo Giuffrè) dell'albergo in cui lavora prima di concedersi al gangster da quattro soldi Pippo Santonastaso nel finale. I veri protagonisti sono la coppia Giuffrè/Anna Maria Rizzoli, preoccupatissimi per via della scadenza di alcune cambiali emesse a un ricco negoziante (Giorgio Bracardi). Se non pagano potrebbero rimetterci l'intero albergo (che per gli esterni è l’Hotel Miraggio a Fregene), quindi lui si dà da fare per sedurre la moglie ninfomane (Isabella Biagini) del creditore, lei ci prova direttamente con...Leggi tutto lui. La solita girandola di stanze e persone insomma, visto che i due albergatori hanno deciso di agire all'insaputa uno dell'altro e di darsi appuntamento coi partner occasionali in hotel alla stessa ora. E’ qui che il film, dopo una lunga e tediosa parte introduttiva (Bracardi entra in scena dopo quasi mezz'ora) si ravviva un po', anche se comprimari come Ralph Luca o uno spaesato Santonastaso (che si regala qualche siparietto in solitaria da cinema muto senza avere le qualità per farlo) e cioè gli unici “villeggianti” cui fa riferimento il titolo, sono ben poca cosa. Il vulcanico Bracardi, surreale e folle come di consueto, ha qualche buon numero (impagabile quando smanaccia le tette della Rizzoli tra mille smorfie o quando sviene pernacchiando) ma si vede relativamente poco, la Biagini va fastidiosamente e costantemente sopra le righe, Giuffrè si arrangia con scarsi risultati improvvisando su un copione (tutto di Dardano Sacchetti) misero quanto la confezione.
Chiudi
ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
- Non male, dopotutto:
Mco - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Matalo!, Undying, M.lupetti, Homesick, Motorship, Markus, Cerveza - Gravemente insufficiente!:
Marcel MJ Davinotti jr., B. Legnani, Herrkinski
Per capire il valore del film basti pensare che l’hotel perde subito il suo unico cliente, per cui la cameriera non seduce nessun villeggiante fino a poco prima della fine. Ai limiti del sopportabile, se non fosse per la curiosità di vedere Ada Pometti (ex c.s.c.) nel ruolo forse più corposo della carriera e di vedere, per quanto velate, le poppe della Biagini. Le donne parlano con voce svenevole e fastidiosa, gli uomini eccedono, in un senso o nell’altro: nessuno fa mai ridere.
Poveristica commediaccia che ha tra le sue fila un Bracardi sprecato, il solito Giuffrè (che è bravissimo, ma sempre quello fa), la cavallona Rizzoli (non tra le mie gnocche preferite) e Ada Pometti, per molti inedita. Solo una cosa: rivedere Isabella Biagini con tutta la sua floridezza, un mio antico sogno erotico. Peccato per questa sfortunata attrice non solo bella ma spiritosa e ("udite udite", per chi non lo sapesse) ex donna di Jimmy il Fenomeno (beato lui). Musiche del grande (altrove) Umiliani.
La cameriera del titolo (che poi sarebbe Ada Pometti) in realtà non seduce affatto i villeggianti (eccezion fatta per Giuffrè, che ogni tanto s'imbatte nelle sue forme e Santonastaso, che finisce, casualmente, nel suo letto). La storia è il classico ménage di marito che seduce altra moglie e viceversa, causa una serie di cambiali a vuoto. Peccato per Bracardi, che avrebbe potuto essere ben più valorizzato. Santonastaso gira sperduto nel film e non si capisce dove vuole andare a parare. La Rizzoli è sexy come un pugno in faccia e l'erotismo latita. La sceneggiatura di Sacchetti non è malvagia.
Film connotato da una povertà di mezzi economici impressionante, girato quasi tutto in interni (il residence-albergo da cui discende il fuorviante titolo), con una pellicola a costo zero e inquadrature da super8 amatoriale. Pessima la prova del cast: Giuffrè si arrangia alla meglio, Bracardi sguazza come può, Santonastaso è agghiacciante. Non si ride mai. Oltretutto della Rizzoli si vede poco o niente. Una delle peggiori sexy-commedie italiane di sempre.
Fase terminale per la commedia erotica italiana, priva di quella verve che fino a qualche anno prima aveva caratterizzato la sua ricca produzione. La trama si avvita su se stessa in un andirivieni da una camera all’altra dell’albergo e la sua fiacchezza contagia anche gli attori, tutti al minimo delle loro potenzialità: Giuffrè sembra lì per puro caso, Bracardi si limita ai soliti versacci e la Rizzoli ad un paio di nudi statuari. L’accattivante “Discomania”, uno dei brani della colonna sonora di Pietro Umiliani, sarà riutilizzato come sigla di “90° Minuto”. */*!
MEMORABILE: La droga scrollata dal cuscino che fa starnutire il poliziotto Luca e il “Marsigliese” Poli.
C'è davvero poco da salvare in questo filmaccio che si vede lontano un miglio esser stato realizzato con due lire. La storia è poca cosa, ma ciò che mi ha veramente spiazzato in negativo è la scarsa qualità delle riprese. Il cast alla fine non è male, ma non rende affatto: Giuffrè è bravo ma qui si impegna davvero poco, Bracardi è sprecato, Santonastaso inguardabile, la Rizzoli sempre bellissima ma qui sta in mezzo solo per l'ingaggio e stesso dicasi della pur brava e bella Biagini. I dialoghi sono imbarazzanti e non si ride mai. La OST, almeno quella, non è male.
Come uscire da una situazione economica pericolante? Mettere le corna al proprio coniuge, che altro... Una premessa banalmente idiota per una simpatica commediola venata di debole erotismo. Gli abiti corti e scollati fanno il paio con le trasparenze intime, Giuffrè è simpatico ma spetta al goffo Santonastaso strappare qualche risata in più. Le protagoniste non eccedono in nudità ma, quando ci scappa il topless, sia la Rizzoli che la Biagini sono sempre un gran bel vedere. Buone, infine, le musiche di Piero Umiliani.
Uno dei più brutti esemplari del genere, dove manca un po' tutto; dalla sceneggiatura inesistente, che arranca intorno alle solite gag delle stanze sbagliate, degli amanti e degli scambi di persona passando per un cast poco incisivo e privo di verve comica (la parte di Santonastaso è veramente inutile e campata per aria) e persino una certa povertà di nudi gratuiti. Un disastro senza budget né idee che fa rimpiangere i più riusciti exploit dei vari D'Angelo/Banfi/Vitali & co., tutti giustamente assenti in questa debacle cinematografica.
Per coprire i debiti, una coppia proprietaria di un albergo escogita un sistema per ovviare all'incresciosa situazione finanziaria. Nonostante qualche ambizione da pochade, si assiste a una grottesca e a tratti surreale commedia sexy (se ci si accontenta, si potrà almeno contare sul torace di Anna Maria Rizzoli) fuori tempo massimo, con attori e caratteristi in netto declino. La professionalità di Carlo Giuffrè riesce quanto meno a rendere "spassoso" qualche frangente, ma resta complessivamente un'opera assai scarsa.
Film appartenente alla corrente sexy alberghiera ne quale, per contenere i costi, si affittava una struttura in bassa stagione per produrre tutto il girato. Anche le trame erano al risparmio, basate su equivoci, corna e comicità basica da torte in faccia, e pure questo caso non fa eccezione. Protagonista del titolo è incredibilmente la graziosa Ada Pometti, che però non mostra altro che gli stupendi occhi acquamarina contrastati dai capelli nero corvino. Incredibilmente poiché nel cast c'è soprattutto la divina Rizzoli! Approssimativi e frettolosi pure nello scrivere il titolo.
MEMORABILE: Gli occhi di Ada Pometti.
Isabella Biagini HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
- Nel film è inserito parte dello score musicale già orecchiato in un film di Massaccesi: chiedo aiuto per capire in quale pellicola era già stata utilizzato (ad occhio e croce: uno della serie Emanuelle o Eva Nera).
La musica è l'unica cosa positiva della pellicola, non a caso è opera del grande Piero Umiliani. - Il brano "Discomania" di Piero Umiliani, poi riproposto come sigla finale di "90° minuto":
http://www.youtube.com/watch?v=8F2vsrbmrtYUltima modifica: 12/05/12 17:18 da Homesick
