L'isola del tesoro - Film (1989)

Fedelissima trasposizione televisiva del romanzo di Stevenson attuata dal figlio di Charlton Heston, che ne ripropone con buoni risultati lo spirito avventuroso e le scene di battaglia. Heston sr. è un Silver misurato e piuttosto ordinario, affiancato da un giovanissimo Christian Bale nei panni del coraggioso Jim. Johnson è il chiacchierone Trelawney, Reed il chiassoso Billy Bones e Lee presta la sua maschera horror a Blind Pew. Merita.

Nonostante la larghezza di mezzi adoperata per realizzarlo, questa ennesima versione cinematografica del romanzo di Stevenson (prodotta per la televisione americana con la regia del figlio di Heston) è la meno memorabile. Parte della scarsa riuscita va alla prova opaca del protagonista che nonostante gli sforzi (e le smorfie) non riesce mai ad entrare in sintonia con la vicenda e a suscitare nello spettatore il minimo di simpatia. Meglio il giovane Bale.

Da uno dei migliori romanzi di sempre, ne esce un film imperfetto e per questo da cestinare senza molte esitazioni. Eccezionale, soltanto, la figura di Long John Silver interpretato ottimamente da Charlton Heston, magnifica metafora dell'ambiguità umana. Christian Bale ancora bambino e per questo si intravedono più che una sbavatura.

Ottimo film tv tratto (per l'ennesima volta) dal romanzo di Stevenson. Le scene di battaglia sono girate con buon mestiere e la regia di Heston Jr. è sorprendentemente svelta e sicura. Ottimo il cast: Bale ragazzino rende già al meglio, gradevoli i camei di un Oliver Reed sopra le righe e di un Lee più contenuto, ma il vero mattatore è ovviamente Heston padre nel ruolo di Silver. La sua interpretazione varrebbe da sola il film, lo consiglio vivamente.

Trasposizione cinematografica apprezzabile sia dai piccini sia dai bambini troppo cresciuti, nella quale i primi ritroveranno il senso di avventura, tipico della pirateria, alla ricerca del tesoro, mentre i secondi si accontenteranno (si fa per dire...) delle prove dei tanti bravi attori: il maligno Heston, Reed e Lee (presenti insieme a Heston in altri film) e il mai troppo citato Julian Glover, attore misurato ma di strepitosa bravura. Magari le oltre due ore saranno considerate eccessive, ma si riescono a sostenere senza dannarsi l'anima.

Delle oltre 50 trasposizioni del classico d'avvenure di Stevenson, questa televisiva può essere considerata senza infamia e senza lode. Piuttosto fedele al testo e girata con una certa larghezza di mezzi, può contare su un cast prestigioso che però non appare sfruttato al meglio. In particolare, Charlton Heston nel ruolo di Long John Silver risulta piuttosto scolorito rispetto alle formidabili caratterizzazioni che ne avevano dato in passato  Wallace Beery o Robert Newton mentre in ruoli minori risultano invece godibili Lee e Postlethwaite. Nel complesso vedibile ma poco memorabile.