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Tutti i commenti e le recensioni di L'inferno addosso

TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/05/20 DAL BENEMERITO MARKUS
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Markus 15/05/20 15:18 - 3749 commenti

I gusti di Markus

Due sfaticati rampolli della buona borghesia organizzano un finto rapimento che finisce in tragedia. Dramma d'ambientazione meneghina con la più classica gioventù bruciata, che verte sin da subito in un clima malsano fatto di dialoghi tra il leggero e l'angoscioso, sempre sul filo di lama. Opera che Gianni Vernuccio concepisce interamente, ma il risultato non va oltre al convenzionale e anche la svolta omicida, complici le musiche non molto appropriate, viene sminuita. Resta in ogni caso un film dal buon ritmo narrativo.
MEMORABILE: "Il whisky sta ai Platters come il latte sta a Mozart".

Buiomega71 26/08/20 00:56 - 3055 commenti

I gusti di Buiomega71

Pseudonoir dai riverberi americaneggianti (la stazione di servizio di notte, il campo di grano, la OST jazzeggiante) in cui si nota la mano di Damiani nel soggetto (non dissimile dal Rossetto per quanto riguarda la torbida vicenda di delitti e personaggi squallidi), condotto da Vernuccio con polso fermo e sguardo impietoso. Brutale (per l'epoca) l'omicidio nella vasca da bagno che anticipa Bava, momenti di claustrofobia nel piccolo appartamento e squarci notturni di una Milano quasi alienata. Complesso nello script e non esente da un certo cinismo. Silfide avidissima la Incontrera.
MEMORABILE: Il portafoglio sottratto; Michela e Andrea se la spassano alle spalle di Marco; La confessione della francesina; La festicciola a casa di Marco.

Gianni Vernuccio HA DIRETTO ANCHE...

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  • Discussione Buiomega71 • 26/08/20 10:12
    Consigliere - 26880 interventi
    Rassegna estiva: Italian Graffiti d'agosto 

    Pseudonoir dai riverberi americaneggianti (la stazione di servizio di notte, il campo di granturco, la colonna sonora jazzeggiante) dove si sente l'influenza di Damiano Damiani nel soggetto (la torbida vicenda fatta di delitti e squallidume criminale, fatto in casa, da cronaca nera  ricorda quella del Rossetto), che Vernuccio mette in scena con occhio impietoso e polso saldo.

    Una "ragazzata" diventa un gioco pericolosissimo e la situazione (per colpa della solita ragazzetta maligna e avida) sfugge di mano, con tutte le infauste complicazioni del caso.

    Vernuccio ritrae una Milano suggestiva (notevoli le passeggiate di Marco nella Milano al crepuscolo, tra i Grandi Magazzini, La standa, il traffico cittadino, le vetrine illuminate dei negozi del centro) e imprime un aspro taglio quasi neoralistico nella figura di Marco e del suo crimine, con un omicidio nella vasca da bagno piuttosto brutale per l'epoca (che anticipa, in qualche modo, anche Mario Bava), muovendosi tra il piccolo appartamento , tra incontri galanti che finiscono male, festicciole, occultamento di cadavere e tradimenti (mentre Marco li nasconde in camera, Michela, la ragazza di Marco, se la spassa con l'amico Andrea finto/rapito), per poi sfociare nella corruzione (il picnic per convincere l'amichetta francese a non parlare) e nella complicità per mero scopo lucroso (la bella Michela silfide ambigua e bugiarda, mossa solo da avidità e cupidigia).

    Ritratto spietato e lucido sull'italietta del boom, tra imprenditori brontoloni e mamme chiocce, estorsioni nate per gioco e finite nel peggiore dei modi, avvocati impiccioni che non mollano come dei mastini perchè "c'è qualcosa che puzza nella losca faccenda", amichette bigotte (da segnalare Andrea che forza la francesina a pomiciare, che assume i tratti di una molestia) a cui pesa la coscienza sporca , la doppia faccia di Michela (bravissima la Incontrera al suo primo film), la fredezza e la spietatezza con cui la coppia criminale fa le compere (una costosa pelliccia di leopardo) sul cadavere di Andrea, come se nulla fosse successo.

    Un opera poco conosciuta ma meritevole di riscoperta, dove Vernuccio si rivela narratore robusto e attento alla psicologia dei personaggi, dove l'inferno addosso non è solo quello della passione tra Andrea e Michela, in un "crime movie" che mostra la faccia più cinica dei giovani nell'italia agli albori del benessere degli anni 60.

    Il portafoglio trafugato che cambia i piani criminosi, le continue menzogne, la frivolezza pericolosa di Michela, la sopresa finale della polizia nell'appartamento, l'amara telefonata al padre, la confessione della francesina, tre famiglie irrimediabilmente rovinate, tutti tasselli per un'opera interessante, lucidamente nerissima, colpevolmente rimasta nell'oblio e da rivalutare (così come il nome di Gianni Vernuccio, che dona- e azzarda- insospettabili trovate registiche non banali, come quando Marco, svegliato dal trillo del telefono, apre gli occhi e vede tutto offuscato in una pregevole soggettiva).

    Gustose le ciabattine aperte indossate dalla francesina distesa sul letto, il reggicalze delle ragazze dell'epoca che si intravede da sotto le gonne mentre ballano, Marco che osserva il sedere della donna delle pulizie mentre si china per pulire e la spregiudicatezza di Michela.

    Forse, quà e là, un pò ingenuo per gli standar odierni (la testimone lasciata libera di decidere se spifferare tutto o meno, che nemmeno fosse una marachella, che il vademecum del giallo vorrebbe eliminata fisicamente come da prassi), ma pervaso da un realismo e da una ruvidezza narrativa comunque degna di nota.

    Nei panni del prestante ispettore di polizia c'è un giovanissimo Nando Cicero e fitta di chiaroscuri noir la pregevole fotografia di Romolo Garroni.

    Descrizione aspra e torbida della "meglio" gioventù meneghina.
    Ultima modifica: 26/08/20 20:58 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 30/08/20 10:13
    Consigliere - 26880 interventi
    Piuttosto spartano il dvd edito dalla Mosaico, ma dalla qualità accettabile. Copia numerata a 999 (la mia è la 877).

    Formato: 1.33:1

    Audio: italiano

    Nessun sottotitolo

    Nessun extra

    Durata effettiva: 1h, 34m e 47s

    ATTENZIONE a non leggere la trama sul retrocover del dvd, praticamente racconta il film con spoiler annessi.

    La copia edita dalla Mosaico presenta la versione con modifiche censoree (quindi non è uncut).

    Da Italiataglia:

    "Revisionato il film, si esprime parere favorevole per la proiezione in pubblico, a condizione che venga posto il divieto ai minori (per il soggetto non adatto ai minori) e che vengono effettuate le seguenti modifiche e tagli:1) che, nel primo abbraccio tra Miki e Andrea vengano tolti i fotogrammi in cui Miki si toglie la sottoveste (compresa l'inquadratura della sottoveste che cade a terra);2) che vengano soppresse le scene in cui Miki e Andrea sono seminudi sul letto e in cui Miki, dopo essersi alzata dal letto, si riallaccia il reggiseno;3) che venga accorciata la scena in cui Marco uccide Andrea soffocandolo nella vasca da bagno."
     

    Confermo che nella versione della Mosaico mancano le scene "incriminate" citate sopra, così come l'affogamento nella vasca da bagno, dove si nota il brusco stacco di montaggio.

    Immagine al minuto 00.35.05. L'incontro amoroso furtivo, e di nascosto, tra Michela (Annabella Incotrera) e Andrea (Sandro Pizzochero), nell'appartamento di Marco, fidanzato di Michela.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/PDVD-151.jpg[/img]
    Ultima modifica: 30/08/20 10:16 da Zender