Lo scrittore Truman Capote durante la complessa preparazione del suo libro più famoso, A sangue freddo. Secondo film, dopo Capote, dedicato al grande scrittore americano, Infamous è simile a quello nella seconda parte, quando il protagonista viene a contatto con gli autori dell'omicidio di cui si parla nel libro. La prima parte del film è invece dedicata (attraverso un'ottima ricostruzione della società dell'epoca) alla vita di Truman Capote e ai suoi rapporti con la mondanità newyorchese. Molto curato.
A solo un anno di distanza da quello di Bennett Miller esce questo secondo Capote, fotocopia del primo per quello che riguarda la creazione dell'opera più famosa dello scrittore americano, ma diverso nel descrivere il personaggio e la sua vita sociale. Toby Jones è bravo, ma preferisco Philip Seymour Hoffman come Capote, più intenso e con un rapporto più sofferto e meno legato al sesso che non quello disegnato da McGrath e a cui Jones ha dato vita. Ottima invece la Harper Lee di Sandra Bullock. Più visitate le vite infantili dei protagonisti.
MEMORABILE: Il lungo tempo che impiega per fermarsi il cuore del primo giustiziato, dopo l'impiccagione e l'attesa in auto di Perry Smith.
Dedicato all'eccentrica e geniale figura di Truman Capote, è un film dallo sviluppo dicotomico: brillante la prima parte, che mette in risalto sia la figura esuberante del protagonista (grandi Jones e il doppiaggio italiano) sia il mondo snob da lui frequentato; intima e drammatica la seconda, condizionata dal rapporto sempre più stretto con un feroce assassino condannato alla pena capitale. Un bel lavoro, ricco e complesso.
MEMORABILE: Il braccio di ferro con Humprey Bogarth.
Narrazione della genesi di "In cold blood" per approfondire anche il personaggio Capote. Prima parte incentrata sulla socialità newyorchese con tratteggi quasi macchiettistici. Nella seconda si entra nella vicenda criminosa ma c'è solo un effetto tipo fiction: i fatti sono scavati poco anche se il rapporto col detenuto è intimo, con ammiccamenti scabrosi. Conclusione che svela le conseguenze depressive del romanziere quasi a farne un santino.
MEMORABILE: "L'alcol è il suicidio di chi non ha coraggio".
Girato in contemporanea ma uscito dopo il film di Miller, questo diretto da McGrath adotta la stessa impostazione di biopic incentrato sulla genesi dell'opera più celebre di Capote: nel confronto inevitabile vince il primo titolo, soprattutto per merito del prodigioso Seymour Hoffman, con cui il bravo Jones, pur partendo avvantaggiato da una maggiore somiglianza fisica con lo scrittore, non può competere. Craig si impegna senza convincere del tutto, gli altri grossi nomi del cast si limitano al contorno con l'eccezione parziale di Bullock, ma il film si segue con interesse.
MEMORABILE: L'attesa in macchina del secondo condannato a morte, prolungata dal fatto che il cuore del primo continua a battere a lungo dopo l'impiccagione
Stesso tema di A sangue freddo, svolgimento diverso, esito parimenti riuscito. In questo caso vi è maggiore attenzione al contesto mondano newyorkese e alle dame upper class (i "cigni") che circondavano lo scrittore. Ed è soprattutto nella seconda parte che il film di McGrath prende quota, incentrandosi sul morboso e tormentato rapporto tra Capote e l'assassino Perry, che si giova della intensa interpretazione di Daniel Craig. Anche il Capote di Toby Jones, inizialmente molto caricaturale, acquisisce via via un doloroso spessore umano.
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Veramente bello e riuscito questo film sul libro piu famoso di Truman Capote, scrittore che ho scoperto da poco e di cui ho letto la sua incredibile biografia su wikipedia.
Il Davinotti lo premia con tre pallini io ne darei anche mezzo o uno in piu tanto e stato ben recitato e interpretato da Toby Jones.
Galbo ebbe a dire: Se ti è piaciuto, ti consiglio di vedere anche Truman Capote con Philip Seymour Hoffman che per questo film ha vinto un Oscar.
lo guarderò certamente, spero sia bello come questo, anch se Toby Jones nella parte del gay mica era male, gli riuscivaa meraviglia, e poi credo sia stato doppiato benissimo, la voce è divina!
A questo punte urge segnalare anche A sangue freddo di Brooks che è tratto dallo splendido libro omonimo. Film davvero meritevole di essere visto. Galbo se non lo avessi fatto (non ho controllato) recuperalo.