Note: Soggetto basato sul romanzo "Le Compagnon indésirable" di Francis Ryck (pseudonimo dello scrittore francese Ives Delville), pubblicato nel 1972 e successivamente rieditato con il titolo "Le Secret".
Il film si pone tra il genere polar e lo spionaggio in stile puramente francese. Robert Enrico affronta un film fuori dalle logiche della facile azione di genere per affrontare una vicenda estremamente intima e devastante, quella di una persona comune che, trovandosi nel momento abagliato nel posto sbagliato, subisce le conseguenze di un'organizzazione sicuramente statale che lo deve eliminare essendo venuto a conoscenza di "una cosa che doveva restare segreta". Film bellissimo, reale, anarchico.
MEMORABILE: "Adesso dovremmo farlo sparire con un incidente stradale. Sono i più anonimi e i più frequenti".
Un uomo in fuga trova rifugio presso una coppia che vive in un casolare isolato. Si tratta di un pazzo evaso da un manicomio criminale come sostengono le autorità oppure, come sostiene lui, di un innocente perseguitato perché a conoscenza di un segreto? Strano film: vuol giocare sull'ambiguità ma risulta troppo esplicito circa la natura della persecuzione mentre avrebbe giovato una maggiore incertezza. D'altro canto, i personaggi in campo si comportano in maniera così poco comprensibile da far sospettare ci siano diverse chiavi di lettura. Il risultato è confuso ma affascinante.
Dopo essere riuscito a fuggire da un inquietante manicomio/carcere, un uomo si rifugia presso un casolare montano dove una coppia cerca di aiutarlo, ma sempre più dubbiosa sulla sua personalità e sulla ragioni della fuga. Ben tratteggiata la psicologia sfuggevole e palesemente ambigua di David, mentre è un po' di maniera e poco coerente la figura di Thomas, controbilanciata però dalla più scettica Julia. Un dramma farraginoso in alcuni punti e diluito per innescare una tensione che invece si realizza solo nell'ultimissima parte. Un bel trio di attori, memorabile Trintignant.
L'inizio è ottimo nel saper creare un clima di mistero e di intrigo che poi si perde qua e là nel prosieguo, pur rimanendo la tensione sui buoni livelli. La sceneggiatura sa coprire bene, fin troppo, il segreto del titolo anche se a un certo punto sembra che al regista non interessi tanto l'elemento thrilling quanto piuttosto soffermarsi sulla bizzarra, perché tanto profonda quanto istantanea, amicizia tra i personaggi di Trintignant e Noiret. Si punta molto sull'ambiguità, sul dubbio, ma pian piano la storia imbocca il viale della prevedibilità, finale compreso. Buon film.
Philippe Noiret HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare la registrazione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.