L'idea di un campionato mondiale semi-abusivo organizzato in Patagonia nel 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale, è notevole. Si riempie un buco storico cercando di dare forma realistica a qualcosa che non è mai esistito. Un mockumentary insomma, corredato come d'abitudine da decine di falsi filmati d'epoca (realizzati davvero bene) ai quali si alternano interviste a persone "informate sui fatti" (in mezzo ci finisce pure Roby Baggio). Il quadro generale che ne esce non ha la forza e l'impatto spettacolare di un FORGOTTEN SILVER ma si difende bene. Si spiega come le squadre non fossero composte da veri...Leggi tutto professionisti, ma da immigrati e calciatori semi-improvvisati, anche se la coppa Rimet si dice fosse proprio l'originale. Si resta insomma inevitabilmente in bilico tra il voler dare importanza storica specifico all'evento e il doverne limitare l'eco mondiale per non svelare subito il gioco. Conosceremo personaggi bizzarri (il migliore è il cineoperatore chiamato a documentare le partite, pioniere della ripresa video esattamente come lo era il MacKenzie di Peter Jackson), assisteremo a match calcistici storicamente attendibili, ma ciò che manca è una struttuta capace di organizzare il tutto con la fantasia necessaria, magari con qualche tocco ironico in più. Così sembra davvero di assistere a un documentario: poco cinematografico, un po' noioso e tutto sottotitolato, il che non aiuta....
Mockumentary davvero notevole sul presunto mondiale di calcio del 1942 in Patagonia; poco prima dell'uscita alcuni mass media addirittura pensarono ci fosse davvero stato... I due registi italiani riescono a rendere il racconto appassionante e davvero divertente, regalandoci un sacco di trovate che funzionano. Davvero di meglio non si poteva fare!
Molto divertente. Chi, ignorante di calcio, lo vedesse, forse dovrebbe attendere di vedere il filmato dell'inaugurazione (con gli inglesi che sfilano con la teiera) per capire che si tratta di un falso. La cosa più divertente è il gol fantasma subìto dagli inglesi: meglio sarebbe stato, però, non citare il gol (o non gol?) di Hurst del 1966, perché il divertimento sarebbe stato superiore. Ovviamente una semifinale è Italia-Germania... Recitato benissimo.
Nel particolare genere dei mockumentary, questo del mondiale dimenticato spicca particolarmente per originalità e una confezione di buona fattura in cui, seguendo lo stile del documentario classico, trasuda costantemente ironia e paradossi (eppure basta farsi un giro su Google per vedere quanta gente c'è cascata davvero!). Simpatiche le apparizioni di guest star e buon montaggio (con tanto di coinvolgimento dell'Istituto Luce). Per alcune trovate (tra tutte l'arbitro, fratello di Butch Cassidy) è davvero geniale.
Deludente. Per lavori di questo tipo pretendo la verosimiglianza, qui totalmente assente. Certi ribaltamenti storici (gol fantasma subìto dagli inglesi e Germania Italia 4-3) magari sono colti solo da un audience competente, ma altre trovate (tipo l'arbitro delinquente) sono da ergastolo istantaneo. I filmati d'epoca sono curati bene tecnicamente, ma le azioni svolte sono fatte oltremodo male. Pessime le fotografie, palesemente photoshoppate. Arridatece Forgotten silver!
Lavoro estramemente coinvolgente, spiazzante, tra il geniale e l'inutile ma da tenere in considerazione. In un cinema italiano distrutto, un'opera del genere è sicuramente da apprezzare sia per il modo in cui la vicenda riesce a stare in piedi sia per lo stile mockumentary. Più credibile di veri documentari spacciati come capolavori.
Devo dire che mi aspettavo di più. L'idea di partenza è semplicemente geniale: realizzare un finto documentario su un'edizione dei mondiali di calcio in realtà mai svoltasi. Anche la realizzazione dal punto di vista tecnico è ottima, con tanto di repertori film Luce. Quello che mi ha convinto meno, oltre alla ricostruzione delle fasi di gioco, non molto attendibili, è la poca fantasia di certe situazioni (chi può avere dubbi su come finirà la semifinale con l'Inghilterra, o sui vincitori della finale?). Comunque divertente e da vedere.
Operazione nostalgia per amanti del calcio, anche se inverosimile. Il mondiale del 1942 raccontato con aneddoti spassosi (le evoluzioni, i giocatori circensi) che creano curiosità per una storia dai tratti di leggenda. Il racconto è fluido, con interventi eccellenti (Baggio, Havelange e Lineker) e video d’annata piacevoli (che mantengono la chiave farsesca): lo sparo dell’arbitro, il discorso dell’inaugurazione, le foto di scarso impatto...
MEMORABILE: I poster dei mondiali; Il replay; La lettera della tedesca innamorata del portiere del Mapuche; Il rigore a due (sebbene in fuorigioco).
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Fedemelis ebbe a dire: Però nel caso di Messi & co, per gli amanti della statistica ed i giocatori di Fantacalcio, il rigore risulta stato sbagliato, anche se realizzato di seconda.
Giusto, ma le statistiche di questo tipo prescindono dal regolamento.
DiscussioneZender • 30/11/17 07:58 Capo scrivano - 48960 interventi
Non capisco Buono, ne avevamo già parlato e appunto concluso che si poteva mettere documentario. E' un mockumentary quindi un (falso) documentario, ma il genere non esiste qui. Anche Zelig lo è, ma lì è dichiaratamente volta in commedia la cosa, qui no. Non capisco che c'entri wiki, che non fa mai testo. Imdb lo segna anche come documentario.
Zender ebbe a dire: Non capisco Buono, ne avevamo già parlato e appunto concluso che si poteva mettere documentario. E' un mockumentary quindi un (falso) documentario, ma il genere non esiste qui. Anche Zelig lo è, ma lì è dichiaratamente volta in commedia la cosa, qui no. Non capisco che c'entri wiki, che non fa mai testo. Imdb lo segna anche come documentario.
So che ne parlammo: difatti ho detto che tornavo sul tema.
IMDB segnala anche AVVENTURA che, a mio avviso, è il genere corretto. Viene narrata una vicenda falsa, con modalità documentario, che contiene classici momenti avventurosi, cui si aggiungono quelli della finta ricerca della verità finale, a loro volta avventurosi (una sorta di caccia al tesoro). Wiki non fa testo ma, se indica sua volta AVVENTURA, un motivo ci sarà.
Come dico sempre, sei tu che decidi, ma mi pareva giusto segnalare quello che per me è un errore di approssimazione molto grossolano e indicare la soluzione per me largamente più corretta.
Grazie.
p.s. quali altri falsi documentari sono qui schedati come documentario?
Grazie.
DiscussioneZender • 30/11/17 17:38 Capo scrivano - 48960 interventi
Beh quello di Jackson viene addirittura indicato come biografico, che mantiene appunto in vita la beffa. Il punto è che i film come questo nascono per fingersi documentari veri e propri. La forma cioè è da perfetto documentario. Dire che non lo sono significa svelare il gioco. Se uno guarda un film come questo ed è poco pratico di calcio può assolutamente credere che si tratti di un vero documentario e divertirsi di conseguenza. Dobbiamo noi dirgli scopertamente che in realtà non lo è? E' un po' come spoilerare il finale, concettualmente, non so se mi spiego. Non è una questione di facile soluzione.
Zender ebbe a dire: Se uno guarda un film come questo ed è poco pratico di calcio può assolutamente credere che si tratti di un vero documentario...
Insomma... Con gli inglesi che scendono in campo con la teiera?
DiscussioneZender • 1/12/17 08:39 Capo scrivano - 48960 interventi
Perché no? Erano altri tempi, il calcio non era certo il business di oggi. Poi è chiaro che operazioni così sfiorano anche il paradosso per divertire e lasciarti sempre col dubbio se sia tutto vero o no.
Zender ebbe a dire: Perché no? Erano altri tempi, il calcio non era certo il business di oggi. Poi è chiaro che operazioni così sfiorano anche il paradosso per divertire e lasciarti sempre col dubbio se sia tutto vero o no.
Non insisto. Però sono curioso di sapere quali altri falsi documentari sono presenti come documentari.
Ciao e Grazie.
DiscussioneZender • 1/12/17 09:38 Capo scrivano - 48960 interventi
Non saprei, non ricordo proprio, so che ne avevo incontrati. Non voglio dire che non si possa mettere commedia, ad ogni modo, è una mera questione di punti di vista.