Note: Il titolo del film e la colonna sonora si rifanno al successo di Modugno "il maestro di violino", presentata (come ospite non partecipante alla gara) al Festival di Sanremo 1976.
Perugia. Un affascinate maestro di violino di mezza età con un passato da musicista in America fa innamorare di sé una sua giovanissima allieva. Come nel precedente Piange... il telefono, si rigioca la carta della canzone fatta a film. L'omonimo, popolare brano di derivazione che Domenico Modugno canta con tanta enfasi qui non riesce a convincere sotto l'aspetto della vicenda, che Giovanni Fago tenta maldestramente di ornare con una tediosa parentesi israeliana. La storia non regge e la regia è assai scarsa.
Soggetto muffito – una studentessa si innamora del suo maestro di musica, di trent’anni più vecchio – tradotto in un fotoromanzo che alterna vignette di dialoghi zuccherosi, flashbacks strappalacrime, musiche per violino e insoddisfazioni borghesi. Fago se la cava con la pulizia formale, il rilievo alla location perugina e la compostezza di Modugno; la Niehaus, pur castissima, non fatica a ripetere il ruolo che più le si addice (quello della ninfetta) e la Pratt sfoggia capelli bicolor à la Crudelia Demon. Deprimente la canzone dei titoli di testa e coda.
MEMORABILE: Le ricerche della studentessa sul passato del maestro.
Film sentimentale, storia di un amore contrastato (per colpa di un passato tormentato e dalla differenza d'età) tra un insegnante di violino e la sua giovane allieva. Non si capisce molto perché un attempato Modugno dovrebbe fare strage di cuori, ma a parte questo è convincente come attore; non lo è altrettanto invrece la sceneggiatura, povera di idee ed emozioni. Si tenta la carta esotica ambientando parte del film a Tel Aviv, ma a parte qualche suggestivo scorcio non aggiunge granché al modesto risultato finale. Buon cast e discreta colonna sonora.
Una ossimorica melassa salata; costruita con artigianali crismi tecnici da miele-movie, fornita di attori talvolta spaesati e svolta in un contesto da provincia ovattata retriva e liberatori voli verso Tel Aviv. Musiche da languore adolescenziale, sguardi nel vuoto, tentativi (discutibilmente riusciti) di dare spessore agli animi. Lo si guarda con curiosità da entomologo folle, come osservando uno strambo insetto che più di studiare si ha voglia di schiacciare.
La canzone omonima che occupa i titoli di testa fungendo da canovaccio (Innamorato di te / e ho trent'anni di più) renderebbe perfino superflua la visione del film, che allunga il brodo all'inverosimile con frasi di circostanza, flashback romanzeschi e trasferte in location turistiche. Modugno doveva avere un ego tale da far sembrare Celentano un campione di modestia per esibirsi in questa incredibile prova di vanità sprezzante (o forse inconsapevole) del ridicolo involontario insito nell'operazione.
MEMORABILE: "Allora è pronta signorina? Corregga la posizione dell'archetto"...
Giovanni Fago HA DIRETTO ANCHE...
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Orsobalzo ebbe a dire: Premetto che solo quattro personaggi sono identificabili da fonti internet (e nessuno dai titoli del film, salvo quelli “noti”). Anche se sono stati elencati i principali interpreti (una decina), non sono riuscito ad associare, tra gli altri, i personaggi di Renato Ferrari e del parroco di Preturo ai rispettivi interpreti.
Renato Pinciroli, Jill Pratt e Andrea Scotti li so riconoscere. Se vuoi mettere qualche immagine degli interpreti in DISCUSSIONE GENERALE, forse posso aiutarti.
Secondo Giusti (Stracult, pag. 467) la Virgili fa Agnese, la Pratt fa Luciana Taddei, Klackin fa Carlo Gaudenzi.
B. Legnani ebbe a dire: Orsobalzo ebbe a dire: Premetto che solo quattro personaggi sono identificabili da fonti internet (e nessuno dai titoli del film, salvo quelli “noti”). Anche se sono stati elencati i principali interpreti (una decina), non sono riuscito ad associare, tra gli altri, i personaggi di Renato Ferrari e del parroco di Preturo ai rispettivi interpreti.
Renato Pinciroli, Jill Pratt e Andrea Scotti li so riconoscere. Se vuoi mettere qualche immagine degli interpreti in DISCUSSIONE GENERALE, forse posso aiutarti.
Secondo Giusti (Stracult, pag. 467) la Virgili fa Agnese, la Pratt fa Luciana Taddei, Klackin fa Carlo Gaudenzi. Grazie, Legnani.
Se ti servono fotogrammi con quegli interpreti, li posto volentieri.
Al momento, anche considerando la prossima (e ultima) location, mi rimangono fuori Renato Ferrari (personaggio abbastanza importante nel film), e il parroco abruzzese..
Una intanto l'hai risolta.
Ora completo la segnalazione.
Grazie. :)
PS
Dalle tue info, dagli elenchi di IMDB e Wikipedia, dalla data di nascita di Carnelutti, e da una foto di Posse (se originale), l'unico rimasto dovrebbe essere Mario Bartoli.
Però non mi azzarderei ad inserirlo nella segnalazione, anche perchè nei fotogrammi che ho postato per le segnalazioni il personaggio non si vede..