O' Cangaceiro - Film (1970)

O' Cangaceiro

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

I cangaceiros erano banditi, sanguinari fuorilegge che infestavano il nordest del Brasile. Il film di Giovani Fago prova a immaginare la storia di uno di loro, chiamato il Redentore (un convincente e spontaneo Tomas Milian, per una volta con la sua voce originale): salvatosi dal massacro che il perfido governatore Branco (Eduardo Fajardo) ordina per il suo villaggio, crescerà ascoltado il Vangelo e si convincerà d'essere una sorta di Messia, che assieme ai suoi "apostoli" ruba ai ricchi per dare ai poveri. Non sa ancora che nella zona sotto il suo "controllo" l'olandese Vincenzo Helfen (un Ugo Pagliai all'epoca quasi sosia di Gene Wilder) sa esservi un enorme giacimento di petrolio che ha intenzione...Leggi tutto di sfruttare insieme al governatore. Le due parti proveranno a venire a patti. Tra begli squarci di (finto) Brasile, fotografati molto bene da Alejandro Ulloa, un western mascherato da avventura rivoluzionaria, con un eroe ingenuo e un po' matto che lascia già intravedere il carattere profondamente popolare dei personaggi interpretati dal miglior Tomas Milian. I viaggi e gli accampamenti nel verde, gli scontri a fuoco, la colonna sonora di ovvia matrice brasiliana firmata da Riz Ortolani, la misura nella recitazione di Pagliai sono tutte peculiarità di un film che avrebbe meritato una regia più spigliata, con qualche taglio in più al montaggio e forse ancor maggior concentrazione sulla figura del protagonista, cui Milian infonde una vis non comune. Evidente, nella scenenggiatura (tra gli altri) di Bernardino Zapponi, la simpatia per gli ideali rivoluzionari.

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Homesick 5/12/08 09:32 - 5737 commenti

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Western rivoluzionario sul Brasile dei cangaçeiros, pervaso da ideali cristiano-marxisti. L'energica esuberanza di Milian - che ripropone sostanzialmente il peone-guerrigliero Cuchillo dei film di Sollima, assai più interessanti - è bilanciata dalla compostezza di Pagliai e Fajardo. Sufficiente.
MEMORABILE: Espedito alla festa.

Enzus79 19/04/09 10:22 - 2897 commenti

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Film sulla rivoluzione tenuta dai cangaceiros in Brasile contro il governatore che vuole aprire, ad insaputa dei banditi, pozzi di petrolio. Un western con gli stesso ideali dei film di Sollima; ma forse qui manca proprio uno come lui, cioè un regista all'altezza, che avrebbe potuto portare sullo schermo meglio questa sceneggiatura di tutto rispetto. Tomas Milian (simpatico col capellone) non è accompagnato da un cast del suo rango. Belle le musiche di Ortolani.

Rickblaine 19/04/09 09:47 - 635 commenti

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Un peone brasiliano convinto di essere un redentore tenta e riesce a porre giustizia e vendetta nel territorio del cangasso. Quando però arriva la mentalità occidentale si creano un po' di problemi. Politica e storia già usati in precedenza. Bravo comunque Milian, che dà al personaggio quella simpatia già vista in altri suoi ruoli del passato.
MEMORABILE: Vincenzo Helfen che legge l'intero libro al peone.

Manowar79 2/03/11 14:27 - 309 commenti

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Immaginate un protagonista a metà tra Gesù e Beauregard Bennet, acconciatelo come Attila/Abatantuono, lasciategli vivere la vastità del Sertao a modo suo, da uomo libero, letteralmente invasato dai prorpi ideali: questo è l'ennesimo personaggio con cui lo straordinario Milian entra in perfetta sintonia fin dai primi minuti di girato. Se poi la spalla si chiama Ugo Pagliai dovreste avere già tutto chiaro. Spettacolo visivo meticoloso e ricercato, sorretto da una regia di indubbia qualità; il folk brasilero pervade la soundtrack. Un grande film!
MEMORABILE: Il discorso di Espedito ai suoi "apostoli"; la stanza decorata con i caratteristici azulejos; espedito chiede all'olandese di leggergli un libro...

Pinhead80 16/05/11 16:19 - 4760 commenti

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Una piccola/grande perla del genere spaghetti western con un ispirato Tomas Milian nelle vesti di Espedito il "redentore". L'ambientazione è quella del sertao brasileiro (idea che viene fortificata da una colonna sonora ad hoc di Riz Ortolani), tra scorribande di cangaceiros e governatori dispotici. Milian è calato alla perfeione nel ruolo e dona alla pellicola la necessaria frschezza. Sottovalutato.

Matalo! 29/07/13 10:30 - 1378 commenti

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Alla fine ciò che vince è la bellissima fotografia di Ulloa, uno dei miei assi dell'esposimetro per gli spags. Il film ha una confezione di qualità e al contrario di come dicono certi critici, non è girato in "ciociaria" ma a Bahia e si vede. È la storia che è una sotto-corbucciata, con il solito straniero mercenario che risveglia il peon (siamo in Brasile ma resta un western). Qui il tutto però è svolto in maniera debolissima, senza incidere. Le scene d'azione sono scarse, il finale sbrigativo, Milian si ripete, Pagliai è come sempre preso dalla dizione.
MEMORABILE: Redentor obbliga Herfel a leggere un libro intero (a proposito: che libro è?).

Maik271 11/11/14 08:02 - 436 commenti

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Strana contaminazione di generi in questo spaghetti western ambientato in Brasile, che vede un istrionico Milian nei panni di Espedito il redentore, una sorta di Robin Hood sudamericano. Film divertente a ritmo di samba e musiche tradizionali ben composte da Ortolani. Il finale è scontato ma tant'è, così doveva finire. Stranissimo sentire la vera voce di Milian che doppia se stesso.

Jdelarge 29/09/15 23:43 - 1000 commenti

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Film strano, questo di Fago, sia per il modo in cui è girato, sia a causa di un montaggio piuttosto sconclusionato. Il ritmo, infatti, non la fa da padrone e l'elemento più riuscito del film (oltre alla bellissima prova di Milian) è rappresentato dalle atmosfere create dagli ambienti e dalla fantastica colonna sonora di Riz Ortolani. La sceneggiatura, invece, presenta più di una pecca, non riuscendo praticamente ad approfondire nessun altro carattere oltre a quello del protagonista Espedito.

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  • Discussione Manowar79 • 2/03/11 22:56
    Pulizia ai piani - 93 interventi
    Mi permetto di muovere una critica al papiro davinottico: il Cangaco non è affatto la zona in cui "operavano" i Cangaceiros, ma il nome del movimento sociale cui appartenevano: gancaco significa "giogo", cioè l'armatura di legno che si usava per legare i buoi.
    La zona in cui si sviluppò questa forma di banditismo era invece il Sertao, nel nordest del Brasile.
  • Discussione Zender • 3/03/11 09:58
    Capo scrivano - 47790 interventi
    Grazie della precisazione Manowar, è evidente che il Davinotti doveva aver fatto una fallimentare ricerca sul nome in tempi in cui Wikipedia forse manco esisteva. Come sempre in questi casi gli ho massacrato il papiro sostituendolo col testo "normale".
  • Discussione Manowar79 • 3/03/11 14:50
    Pulizia ai piani - 93 interventi
    in effetti la storia dei cangaceiros (e quella brasiliana in generale) non è che sia argomento particolarmente considerato in Europa.
    Ne sapevo qualcosa per via della canzone dei Litfiba che conoscerai senz'altro. Lì lo dice proprio...papèle papèle: "bandido del Sertao, sole e deserto ecc ecc..."
  • Homevideo Buiomega71 • 18/04/14 23:27
    Consigliere - 25999 interventi
    In dvd per Federal Video, disponibile dal 03/06/2014

    http://www.amazon.it/Cangaceiro-O-Tomas-Milian/dp/B00JQJ4W5K/ref=sr_1_200?s=dvd&ie=UTF8&qid=1397856388&sr=1-200