(IL PAPIRO, PRECEDENTE ALLA CREAZIONE DEL SITO, SI RIFERISCE ALL’EPISODIO “FIORI D’ARANCE AMARE”). Ennesima fiction incentrata sulla figura di un investigatore (qui un giudice) alle prese con casi d'omicidio. La novità sta nella predisposizione del protagonista (Diego Abatantuono) e del regista (Enrico Oldoini) per la commedia e i tempi comici. Purtroppo, per dover dare spazio all’intreccio giallo si sacrifica la verve di Abatantuono preferendo concentrarsi sui suoi sguardi profondi che conferiscano quanto più possibile, e magari per osmosi, profondità e credibilità all'opera. La cornice solare di una Lecce quantomai città di mare...Leggi tutto (la villa della sorella di Diego si affaccia con la terrazza su uno splendido scorcio d’Adriatico), ripresa con abbondanza di esterni, dà alla fiction un bel respiro, ampliato da qualche macchietta folkloristica locale. Ad Amanda Sandrelli invece (nel ruolo del commissario) spetta il compito di riportare la storia sui binari dell'indagine classica. Condotta in verità un po' troppo banalmente e superficialmente, per convincere. Colpevole e vittima sono facilmente individuabili, da chi bazzica il genere, e il finale con relativa soluzione, pur con un piccolo e interessante colpo di scena, sembrano inevitabilmente tirati via. La storia vede il giudice Diego Mastrangelo ritornare nella natia Lecce dopo aver fatto carriera al Nord, rincontrare la sorella e stabilire un bel rapporto (d'amicizia e forse qualcosa di più) con il commissario locale (Sandrelli). I momenti in cui Abatantuono duetta con l'aiutante Antonio Catania o l'immancabile Ugo Conti sono i migliori e lasciano intravedere quanto, gestito meglio, l’episodio avrebbe potuto offrire molto di più.
Girato nel fantastico Salento, e molte scene nel mio paese. Tipico giallo da serie tv, farcito di situazioni amorose e gag ingenuamente comiche. Semplice e da prima serata, senza molti impegni e con un pizzico di banalità. Insomma, una normale serie da intrattenimento. Lo apprezzo molto in quanto ho assistito alle riprese di molte scene e perchè, nello scorrere degli episodi, è facile riconoscere amici o conoscenti nelle comparse.
Meno peggio della media delle fiction italiane. Difatti il buon Diego Abatantuono è professionale, anche se la scelta del cast lascia ogni tanto un po' a desiderare e non sempre la sceneggiatura funziona a dovere. Salvabile in definitiva, ma senza lode.
Nel livello generalmente molto basso della fiction italiana, basta poco a fare la differenza: in questo caso a farla sono gli attori. Se le altre serie vantano ex-gieffini o vallette come protagonisti, qui abbiamo un Abatantuono simpatico come sempre, con dei comprimari all'altezza e professionali. Piacevoli soprattutto gli scambi di Mastrangelo col suo "vice" e col cognato, trame per contro molto prevedibili. Un prodotto piacevole, comunque...
Discreta fiction italiana, che vede come protagonisti Diego Abatantuono nel ruolo del giudice e Amanda Sandrelli come sua aiutante. Abatantuono è sempre simpatico e in forma anche se viene dato meno spazio al suo personaggio per concentrare maggiormente la scena sull'intreccio giallo. La Sandrelli fa del suo meglio e nel complesso risulta sufficiente.
Pur non essendo certo un prodotto televisivo memorabile, spicca nel panorama delle fiction italica per qualche buona ragione: la principale è costituita dagli splendidi scenari naturali che fanno da sfondo alle storie. Di rilievo inoltre la buona prova del cast con attori come Abatantuono e Antonio Catania, ottimamente affiatati tra loro. Storie ed intrecci non memorabili.
Ricalcando le orme de Il commissario Montalbano, questa fiction tuttavia è accettabile, nonostante piccoli difettucci: 1) Abatantuono, nonostante lo stimi tantissimo, a mio avviso è poco calato nel personaggio e certamente non è paragonabile a Zingaretti; 2) il resto del cast mi lascia perplesso, dalla Sandrelli che recita malissimo, ad un soporifero Antonio Catania. Da ricordare i magnifici paesaggi e le bellezze femminili, fra tutte Eleonora Mazzoni e Donatella Pompadour nell'episodio "La mongolfiera".
Un curioso quanto godibile innesto di trame gialle su basi più inclini alla commedia italiana (tradimenti, passioni e amicizia). Ogni episodio tange il crimine nelle sue più svariate derivazioni. Ma lo fa senza annoiare grazie alle performance di Abatantuono (sempre con panama bianco) e, soprattutto, del vero mattatore che risponde al nome di Antonio Catania (autista onnisciente). Gradevole anche il parterre femminile (meglio la Sandrellina che la "televisiva" Marcuzzi). Scorci di Salento mozzafiato completano l'opera.
MEMORABILE: I racconti di Uelino-Catania; La sagacia di Abatantuono; L'avvenenza di Nina Soldano.
Discreta fiction con Abatantuono a suo agio nella parte di giudice e Amanda Sandrelli assistente forse un po' troppo pacata. Le storie sono sempre dignitose e rispecchiano varie tipologie di crimini. A volte manca di ritmo, ma non è necessariamente un difetto, vista la tipologia del racconto. Simpatico Catania. Stupendi e suggestivi i paesaggi. Nel complesso gradevole.
Prodotto televisivo ove Diego Abatantuono recita i panni di un pubblico ministero in quel di Lecce, sua città natale. Non certamente una serie memorabile ma almeno godibile e, come in tutte le fiction, va giudicata attribuendo un valore ponderato tra i vari episodi. Tra i comprimari molto simpatico Catania, mentre Abbrescia ha vissuto giorni migliori. Non male, nel complesso.
Enrico Oldoini HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
(1.3). SOTTO IL PONTE *** Davvero un buon episodio, che comincia con il ritrovamento di una ragazza morta sotto ad un ponte e prosegue in maniera costante, alternando le indagini a momenti più vicini alla commedia (si vedano gli scambi di battute Mastrangelo-Uelino, oppure la segretaria che piange sempre...). Seconda parte di livello, con un finale inatteso che promuove pienamente la puntata. Bellissime le location in Salento. (Ultimo).
DiscussioneZender • 27/09/20 16:49 Capo scrivano - 48842 interventi
(1.4). LA SPOSA SIRENA **! Un episodio più che discreto che comincia con la morte di una coppia presso una scogliera e prosegue con un'indagine riuscita ma tirata un po' troppo per le lunghe (il colpevole è abbastanza intuibile già a metà puntata). Bravo come sempre Abatantuono, simpatico Catania. La Sandrelli, pur discreta, non raggiunge mai alti livelli di recitazione. Il finale con trucchetto per incastrare l'assassino sa molto di Tenente Colombo. (Ultimo).
DiscussioneZender • 29/09/20 14:45 Capo scrivano - 48842 interventi
(1.5) UN COLPO DI PISTOLA ** L'episodio più debole della prima stagione, causa un'indagine ( la morte di un imprenditore...) non molto interessante e tirata per le lunghe. Abatantuono è bravo come sempre, e questo porta l'episodio alla sufficienza ma non oltre, causa una prova del cast di contorno non ai livelli degli episodi precedenti. Superflue le vicissitudini private del giudice ( la sorella, la ex fidanzata...); bellissime invece, come sempre, le location. (Ultimo).
(1.6) LA MONGOLFIERA *** Buon episodio che chiude la prima stagione. Mastrangelo si trova ad indagare sulla morte di un uomo durante una manifestazione di mongolfiere: l'indagine è trattata con cura, e non mancheranno momenti inaspettati. Curioso ed interessante il modo in cui Mastrangelo arriva alla soluzione del mistero ( c'è anche lo zampino dell'autista Uelino). Si vede anche Tony Sperandeo in una piccola parte. Consigliato. (Ultimo).
(2.1) Ombre sulla procura **! Seconda stagione che comincia con una vicenda delicata, incentrata sulla morte del procuratore De Cesare. Le indagini vengono trattate con cura e rispetto agli altri episodi c'è meno umorismo. La Sandrelli a poco a poco lascia spazio ad una nuova figura femminile, una giovane pm interpretata dalla Marcuzzi ( non particolarmente adatta al ruolo...). Abatantuono è sempre il migliore del gruppo e si rileva un ottimo investigatore. Finale in crescendo(Ultimo).
(2.2) Belle maniere con delitto *** Buonissimo episodio della seconda stagione, incentrato sulla morte di un giovane in riva al mare. La vicenda è più complicata di quello che si possa pensare e andrà a coinvolgere diversi personaggi, da Gerardo (il cognato di Mastrangelo) alla bella Barbara Tabita. Le indagini vengono condotte con estrema attenzione e confluiscono in un finale inaspettato. Bravo come sempre Abatantuono , simpatico Catania ma troppo forzato. Nota di merito anche per la buona prova di Abbrescia. (Ultimo).
DiscussioneZender • 6/10/20 08:32 Capo scrivano - 48842 interventi
(2.3) DELITTO SUL MARE *** Un buon episodio della seconda stagione, ambientato in un hotel in riva al mare dove Mastrangelo ed il fido Uelino si troveranno ad indagare su eventi misteriosi. Si mette tanta carne al fuoco, ma alla fine se ne esce soddisfatti, grazie ad uno sviluppo finale che tanto ricorda i gialli di Agatha Christie. Segnalo la buona prova di Serena Bonanno, che non lascerà indifferente il caro giudice. Discreta la prova della Marcuzzi. (Ultimo).
(2.4) LA SETTIMANA SANTA **! Durante le celebrazioni della settimana santa avviene un omicidio: a Mastrangelo il compito di risolvere il mistero. Episodio conclusivo, non particolarmente memorabile ma comunque godibile grazie alle solite buone indagini del giudice, che bene si intersecano con le vicende personali dei protagonisti. La soluzione finale ad un certo punto si intuisce, ma si può perdonare. Finale malinconico. (Ultimo).