Grandioso film - fedelmente ispirato all'omonimo romanzo del romanziere americano Henry Morton Robinson - in cui si narra la lunga, ricca e travagliata storia del giovane prete cattolico padre Stephen Fermoyle che, dalla sua originaria ed amatissima Boston diverrà un cardinale della Chiesa di Roma. Tom Tryon si muove abbastanza a suo agio in tonaca nera e, per lo spettatore, le emozioni sono davvero tante. Sofferta la parte drammatica affidata a Romy Schneider. Film a tratti commovente. Grande.
Un film che assolutamente consiglio a chiunque avesse intenzione di prendere i voti. La parte ecclesiastica è infatti eccessivamente trattata a discapito della fluidità della pellicola e degli aspetti drammatici. Non mancano le emozioni e non si può non riconoscere una mano ferma allla regia, ma viene dato troppo poco spazio alle motivazioni che spingono il sacerdote a dubitare della sua fede. Vienna poi è poco indicata come meta di sospensione sacerdotale. Grandissima interpretazione di Huston e un finale che farà contenti i cattolici.
La vita (e le opere) di un prelato tra l'America e l'Europa. Otto Preminger si impegna in un progetto ambizioso, realizzato in modo impeccabile tecnicamente ma la cui sceneggiatura non appare all'altezza, essendo la vicenda abbastanza tediosa e poco interessante. Il dilemma morale del protagonista non viene adeguatamente sviluppato. Cast all'altezza.
Da prete a cardinale, il percorso accidentato di un uomo all’interno della Chiesa cattolica negli anni difficili dei due conflitti mondiali e del nazismo. Preminger dirige procedendo con flashback ad incastro in cui il mondo interiore dell’uomo dialoga con una Chiesa contraddittoria, sempre in biblico tra aperture e reazione e tra tolleranza e imperialismo dottrinale; con i blitz del Ku Klux Klan, spina nel fianco della democrazia americana, irrompe una violenza da western. Doppiato da Giuseppe Rinaldi, Tyron offre una prova sicura, insieme al paterno Huston e al diplomatico Vallone.
MEMORABILE: Fratello e sorella nel confessionale; l’aggressione del Ku Klux Klan; il suicidio dalla finestra; l’assalto alla chiesa da parte dei nazisti.
Il giorno della sua investitura a Roma come cardinale, un prete americano ripensa ai momenti salienti della sua vita, in particolare la crisi spirituale saguita alla morte della sorella, l'amore di una sua allieva, la brutalità delle truppe naziste e del Ku Klux Klan... Polpettone di quasi tre ore infarcite di svolte melodrammatiche, quesiti teologici, passi in latino, cerimoniali astrusi. Preminger dirige con il consueto polso e il cast offre prestazioni professionali, ma il materiale è davvero poco digeribile e, a meno di non aspirare al porporato, riveste modesto interesse.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
L'avevo trovata ne L'uomo che ride (1966), ma l'avevi lasciata in segnalazioni in attesa di fotogrammi migliori.
DiscussioneZender • 29/11/13 08:23 Pianificazione e progetti - 46945 interventi
OK, in compenso ripeto: non chiamatemi Mauro. Mauro è quello che ha scritto il post sopra il mio, come evidente dal nickname, io sono Zender. Nei forum si usano SEMPRE i nickname, o non si capisce a chi ci si rivolge e si creano equivoci.
Ok, ma io ho effettuato una chiamata diretta a te.Scusami per la privacy.
DiscussioneZender • 29/11/13 14:39 Pianificazione e progetti - 46945 interventi
Non è questione di privacy, figurati (nel mio caso, nel caso degli altri invece è anche una questione di privacy certo), è solo importante che chiunque legga i post possa capire. Funziona così in tutto i forum del mondo per questo motivo.