Non è affatto chiaro chi siano i tre nemici del titolo; noi ci limitiamo a individuare la vittima che, e qui non v’è dubbio, è Leo Bottin (Gino Bramieri), impiegato maniaco del mare cui viene tatuata sul sedere la formula di una bomba pericolosissima. A suo parere è un tatuaggio come un altro e non riesce a capire perché intorno a lui si moltiplichino le persone che provano a spogliarlo con ogni mezzo. Lo schema del film è sempre lo stesso, ripetuto più e più volte: Bramieri viene inseguito o circuito da delle donne (un espediente che secondo lo spionaggio funziona sempre), gli copiano la formula ma poi appaiono dal nulla Franco e Ciccio (venuti dal Sud per tentare la via del furto in appartamenti)...Leggi tutto e casualmente distruggono la formula costringendo gli agenti a ritentare. Sarebbe scorretto calcolare le assurdità e le incongruenze, visto che il film è dichiaratamente comico, certo è che gli agenti segreti si comportano da perfetti deficienti privi di fantasia. Anche perché Bramieri fa lo scemo, il bambinone a corto di intelligenza ingenuo e illuso (crede che le donne lo desiderano a dispetto di una stazza da 150 kg) e fregarlo sarebbe cosa di un attimo. Lui poi appena vede qualcuno che vuole spogliarlo (o ucciderlo) lo confida al suo direttore (Raimondo Vianello, sempre simpatico); purtroppo, prima che questi possa verificarne l'autenticità, la minaccia scompare trasformando il buon Leo in un visionario mezzo pazzo. Franco e Ciccio entrano in scena qua e là dando un po' di dignità comica a un film bamboccesco cui la bonaria simpatia di Bramieri rende scarsi servigi. Marcel M.J. Davinotti jr. Chiudi
A mio giudizio il film più divertente fra quelli interpretati dal simpatico Gino Bramieri, quasi una parodia ante-litteram del genere fanta-spionistico alla James Bond (con uno stile decisamente da fumetto: in certi momenti sembra di sfogliare un'avventura spionistica di Topolino o Paperino, tipo "Topolino e il terribile Kala-Mit"). Incredibile il britannico Martin Benson (Gorgo, Goldfinger) doppiato con accento tedesco dal nostro Marcello Turilli e deliziose le bellezze d'epoca Lee, Chanel e Gajoni. Ci sono anche Franco e Ciccio...
Filmetto comico, dall'idea di partenza pure simpatica ma vanificata da una sceneggiatura ripetitiva e da situazioni alla lunga stancanti. Lo schema è sempre lo stesso ripetuto più volte, in una parodia spionistica che se fa sorridere è solo grazie alla spontaneità di Bramieri, in alcuni casi davvero spassoso. Vianello pure se la cava bene facendogli da spalla in varie occasioni, mentre sprecati appaiono Franco e Ciccio e le varie bellezze (in particolare Margaret Lee). Evitabile.
Giorgio Simonelli HA DIRETTO ANCHE...
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I dimostranti a Roma tentano di aggredire Bramieri vestito da tirolese perchè in quegli anni il fenomeno del terrorismo rosso o nero non era ancora evidente ma si faceva sentire quello sud tirolese prima forma di terrorismo in Italia.