Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quello che più piaceva, di questa saga nostalgica che continua a omaggiare l'action semplice e immediato degli Anni Ottanta, era da sempre il cast ad aggiunte variabili, strillato a caratteri cubitali in locandina per attirare chi quei film li ricordava bene. Vicino a Stallone, padre padrone che sovrintendeva come una chioccia all'operazione, sfilavano i nomi che avevano fissato per sempre quel filone nella memoria di chi l'aveva vissuto: Schwarzenegger, Chuck Norris, Bruce Willis, Dolph Lundgren, Jet Li, con passaggi importanti per attori del calibro di Mickey Rourke, Mel Gibson, Harrison Ford... E poi c'è Jason Statham, che con gli Ottanta non c'entra ma che getta...Leggi tutto fin dall'inizio il ponte verso il presente, l'action hero più amato di oggi anche qui immancabile. Il problema è che questa volta, intorno a lui, c'è il vuoto o quasi: Stallone per oltre metà film non si vede, Lundgren si guadagna giusto qualche battuta sui suoi capelli e la vista ormai compromessa ma fa numero sullo sfondo, Andy Garcia è il boss che si guadagna qualche posa in più, Tony Jaa e Iko Uwais (il primo dalla parte dei buoni e il secondo a capo dei cattivi) occupano la quota orientale e Megan Fox quella rosa. Poca cosa, insomma, rispetto ai cast di stelle precedenti, e per questo già si parte male.

Il nemico da combattere, in questa occasione, sottrae in Libia dei detonatori nucleari e se li porta nei mari russi dove dovrà prendere il resto del materiale necessario a costruire la solita atomica da utilizzare per scopi non pacifici. Marsh (Garcia) chiama tutti a rapporto e Barney (Stallone) dirige come sempre il gruppo fin dal primo attacco in Africa. Chi si prende la stragrande maggioranza dello spazio è Statham. L'unico a tenergli testa, e solo nella prima parte, è Stallone, col quale condivide la sola scena davvero divertente, quella al bar dove Barney deve recuperare il suo prezioso anello col teschio: gli scambi tra i due sono un valido esempio di come il film avrebbe potuto continuare nella direzione migliore. Invece si perde alla ricerca di un'azione sempre uguale a se stessa e in questo caso nemmeno supportata da una computer grahic decente: basti vedere gli aerei incendiati nel cielo o l'atterraggio sulla pista per capire quanto si sia andati drammaticamente al risparmio...

La regia caotica di Scott Waugh fa quel che può sfruttando un po' di splatter a buon mercato e cercando di coprire col movimento la scarsa fantasia negli scontri a fuoco. Ma se anche i dialoghi sono terribili e le battute desolanti con poche eccezioni c'è poco da star allegri, e la location quasi unica della seconda parte (una grossa nave al largo) non aiuta. Riesce difficile trovare un buon motivo per vedere il film. Gli autori si aggrappano di fatto alla passione degli affezionati a un certo tipo di action facile facile disposti a lasciarsi conquistare dal carisma di Statham. Ma è tutto talmente privo di anima, nel film, così meccanico e vuoto, saturo di CGI fino a scoppiare, da far credere che forse sarebbe meglio chiuderla qui, con una saga che ha già detto tutto e non è semplice rinnovare se non forse convocando davvero un cast da mille e una notte. Qui non si raggiungono più neanche i già non esaltanti risultati dei capitoli precedenti e si va avanti col pilota automatico tra un sorriso sghembo di Stallone e l'espressione da duro-durissimo di Statham, un primo piano sul volto che pare in ceramica della Fox e l'immancabile schiera di nemici che crepano anonimi senza sosta e che ad ammucchiarli tutti si alzerebbe una montagna... D'accordo, c'è un buon ritmo, c'è l'azione, qualche scambio simpatico, Statham è una certezza e al minimo sindacale si arriva, ma...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/09/23 DAL DAVINOTTI
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Markus 23/09/23 12:52 - 3648 commenti

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La saga inizia a mostrare la corda: l'anello di congiunzione con gli Anni '80 dei primi episodi è sempre più debole, con il "moderno" Statham - di fatto - spina dorsale di questa pellicola con il resto a far quasi da comparsa. Stallone si ritaglia qualche simpatica scena per poi sparire per un'ora facendo mutare questa operazione originariamente vintage in un banale film d'azione decisamente sanguinolento che però, va detto, regala anche discreti momenti dilettevoli. Poveri i dialoghi e ancor meno gli effetti speciali, ma nello sciatto complesso non se ne sente troppo la mancanza.

Rambo90 24/09/23 22:19 - 7569 commenti

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Al quarto capitolo la saga in parte cerca di cambiare (Stallone in secondo piano, Statham al centro della scena) e in parte recupera atmosfera e rating dei primi due. Peccato che il plot sia ai minimi storici e non tutto il cast si riveli all'altezza (Fox fuori parte, Scipio inutile calco del Banderas che fu). Comunque ci si diverte, perché l'azione è scatenata e nei dialoghi ci son sempre battutacce che strappano il sorriso. L'aggiunta di Garcia è valida, così come quelle di Uwais e Jaa. CGI non troppo gloriosa ma vale una visione disimpegnata e scoppiettante.

Rigoletto 10/11/23 11:16 - 1780 commenti

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Fracassone, con una buona quantità di splatter, come si addice a un buon action. Lo spettatore medio apprezzerà, il purista della serie no. Ma ci sta anche un film così, che armandosi di un ritmo forsennato cerca di passare sopra le ingenuità e le limitazioni che si autoimpone, dalla location (?) al cast. Statham di fatto diviene il solo protagonista, ed essendo un ottimo attore riesce a sostenere l'onere, Garcia e Jaa sono piacevolissime new entries, però nel complesso si sta cominciando a deviare dalla linea originale che si proponeva rimpatriate nostalgiche.

Reeves 12/11/23 11:48 - 1953 commenti

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E' un film già visto e rivisto e proprio per questo è simpatico e affascinante: si colloca completamente al di là del tempo e delle mode, con questi invecchiati divi del cinema d'azione di una volta che dimostrano di avere ancora benzina ed energia. E lo sguardo di Jason Statham quando si butta nella mischia è inconfondibile e ieratico, quasi quanto i muscoli di Stallone che è il vero ispiratore dell'impresa.

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