I delitti di Valhalla - Serie TV (2019)

Serie crime ambientata a Reykyavik in cui prevalgono toni plumbei e monocromatici, glaciali, con qualche tocco di ecrù quando proprio si vuole esagerare. Come prevedibile e apprezzabile, la sceneggiatura è asciutta ma ben congegnata, i personaggi intriganti, anche dal punto di vista psicologico. Un serial killer sembra ricondurre i protagonisti a un movente legato alla pedofilia e ognuno di questi dovrà poi fare i conti con i propri demoni. Nulla di sconvolgente dal punto di vista filmografico, eppure meglio di tanti prodotti simili osannati.

Un detective di Oslo si reca in Islanda per aiutare una zelante poliziotta a dare la caccia a un misterioso assassino. Serie islandese che parte molto bene, si arena a metà del percorso per poi riprendersi negli ultimi episodi, forieri di tensione. Niente di troppo originale (specialmente nel tratteggio dei personaggi), ma le puntate intrigano, stimolando la curiosità di come andrà a finire. Nota di merito per la bella ambientazione perennemente innevata. Particolarmente brava la Filippusdóttir, al pari di un tenebroso Björn Thors.

Tra le varie produzioni televisive di ambientazione nordica, questa serie islandese è una delle migliori. La storia ruota intorno ad un riformatorio abbandonato e risulta ben scritta e credibile, anche se poco originale. I due poliziotti protagonisti sono figure intriganti tra doti investigative e problemi personali e interpretati da bravi attori. Il contesto è suggestivo dal punto di vista ambientale, con i gelidi paesaggi islandesi a fare da contorno alle vicende. Buona serie.    

Serie di ambientazione nordica niente male, con una vicenda gialla non particolarmente originale ma senza dubbio coinvolgente. Si segnalano come migliori gli ultimi due episodi, in cui poco a poco la verità sugli omicidi viene a galla e lo spettatore rimane incollato allo schermo. Un po' lento invece lo sviluppo centrale della serie. Discreta la prova del cast. Prodotto consigliato ai fan delle serie thriller.