Tipica comedia british intrisa di black humour che partendo da un romanzo incompiuto di Jack London apre scenari politici curiosi: siamo infatti agli inizi del Novecento e gli sviluppi della storia prevedono l'incrocio con l'omicidio accidentale dell'arciduca Ferdinando di Ruthenia destinato a portare l'Europa in guerra; una rilettura divertita delle cause scatenanti il Primo Conflitto Mondiale per un film che era iniziato in tutt'altro modo, con una giornalista (Rigg) arrivata a scoprire una gigantesca associazione internazionale dedita all'omicidio su commissione. Fintasi possibile cliente, si ritrova al cospetto del Presidente della stessa (Reed), al quale dà il nome della vittima prescelta da uccidere:...Leggi tutto proprio lui, il Presidente! Senza scomporsi, questi accetta la sfida e convoca il Gran Consiglio spiegando che la signorina ha pagato per vederlo morto: i sottoposti dovranno quindi occuparsi di uccidere il loro capo, sapendo che se sbaglieranno sarà lui a farli fuori. Un'idea bizzarra per scatenare la più classica delle cacce all'uomo sulle strade d'Europa, con il protagonista in fuga assieme alla giornalista (destinata a subirne il fascino) pronto a difendersi e a contrattaccare eliminando chi cerca di eliminarlo. A muovere i fili dall'altra parte il perfido Lord Bostwick (Savalas), pronto a subentrare come Presidente del Bureau. Tra scenografie in gran parte ricostruite che non rendono giustizia ai luoghi visitati (terribili certe ambientazioni finto-veneziane, con una casa sul canale che pare l'ingresso al tunnel dell'orrore), dialoghi che si vorrebbero studiati ma si perdono troppo spesso in botta e risposta di maniera poco interessanti (nonostante nauturalmente qualche bel tocco ironico non manchi), Dearden dirige senza guizzi un'avventura semplice semplice in cui anche gli effetti speciali (si veda il finale sul dirigibile) sono decisamente inefficaci per l'anno di realizzazione, penalizzati da sfondi male appiccicati che accentuano l'impatto kitsch dell'insieme. Reed è elegante e sardonico al punto giusto, Savalas nella norma, la Rigg non lascia certo il segno così come il cast secondario. Le deviazioni politico-criminali sembrano un appoggio a un soggetto che altrimenti ben poco avrebbe da dire, limitandosi a ripetitivi scontri in cui sappiamo ovviamente sempre chi uscirà vincitore, con personaggi caricaturali a lungo andare fastidiosi nella loro programmatica eccentricità. Lo spunto originale insomma fa da pretesto per un po' di azione a buon mercato che si fa intrigante giusto nel finale sullo Zeppelin. Ma è decisamente troppo tardi.
Una commedia d'azione e avventura ricca di umorismo inglese decisamente godibile; Mary Poppins, per l'occasione travolta ingenuamente dalla propria determinazione, commissiona al capo di un'agenzia di assassini l'omicidio di lui medesimo, adducendo ragioni filosofiche. Lui accetta e lo humour del film danza a meraviglia sui confini dell'assurdo. Ottimo Reed nella parte, sceneggiatura ispirata, almeno sino a quando il tutto non prende il volo come uno zeppelin sul complotto internazionale. Avrei preferito restasse agganciato al dettaglio dell'organizzazione d'assassini moralisti e avesse giocato sulla loro propria contorta morale.
MEMORABILE: Lui: "Miss Winter, si arrenda". Lei: "Perché no? Arrendersi non è una sconfitta. Per una donna...". Il tutto a seguito del problemino della bomba.
Tour dell'Europa all'inizio dello scorso secolo: indagando su un'organizzazione criminale specializzata in omicidi su commissione, una giornalista proto-femminista passa da Londra, Parigi, Vienna, Venezia, sempre alle costole del capo della banda di insospettabili, uomo sin troppo affascinante. Gradevole commedia paradossale ispirata ad un romanzo incompiuto di Jack London, in cui l'humor nero si stempera in colori vivaci e viste da cartolina illustrata. Il ricco e variegato cast, guidato da Reed in gran forma, si presta spiritosamente al gioco
MEMORABILE: "Noi russi prendiamo la morte molto sul serio... ed anche la vita non è uno scherzo"
Gustoso miscuglio di commedia grottesca (stile british ma non solo), azione, avventura e fantastico. Il risultato è discontinuo ed a tratti ripetitivo (c’è una sequela di ammazzamenti non così imprevedibili e diversi tra loro) ma discretamente godibile e divertente. Alcune singole parti (su tutte quella ambientata nel bordello francese) sono ragguardevoli e valgono più del totale. Cast molto nutrito, con Reed e Savalas a fare da mattatori.
MEMORABILE: La coloratissima e fastosa ricostruzione del bordello francese di inizio Novecento.
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