Giungla umana - Film (1954)

Quando una ballerina viene rinvenuta morta parte un'indagine per arrivare al colpevole e, quando gli indizi conducono verso un sospettato, questi si pronuncia innocente poiché munito di alibi. Un noir come tanti dove si preferisce approfondire la psicologia dei personaggi (sopratutto di Gary Merrill) piuttosto che concentrarsi sull'indagine poliziesca (piuttosto blanda). La regia si limita a svolgere diligentemente il compitino e, grazie a una durata esigua, si arriva senza troppe sofferenze al frettoloso (ancorché movimentato) finale.

Poliziesco procedurale in cui l'indagine sull'omicidio di una ballerina funge da pretesto per descrivere l'operato di un distretto di polizia alle prese con un quartiere difficile, tra conflitti interni e pressioni della stampa. Tutto resta abbastanza in superfice (e non poteva essere altrimenti, vista l'esiguità della durata), ma Newman gira un incipit e un finale discretamente concitati. Buon cast in cui il meno convincente è proprio il protagonista Merrill, talmente votato al dovere da sconfinare nel fanatismo e suscitare pertanto scarsa simpatia.