Garden of love - Film (2003)

Garden of love

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/05/20 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 4/05/20 01:23 - 2910 commenti

I gusti di Buiomega71

Ittenbach è sicuramente il più dotato e visionario dei cineasti undergound/horror tedeschi e la sua bizzarra storia di fantasmi si barcamena tra squisite derive macabro/grottesche (la televendita alla Re-animator), suggestivi sprazzi visivi (la spettrali apparizioni dei fantasmi, con una che cita i Dèmoni baviani) e picchi di crudeltà (la truce strage familiare iniziale al sentor di coulrofobia). Qualche scivolone eccessivo (il massacro splatter dei polizotti) non inficia il talento di un regista che non si basa solo sulla mera carne da macello.
MEMORABILE: Reazione a colpi di trapano; La tentata impiccagione; I flashback hippieschi; Papà morto in diretta tv; Sfogliando l'album di famiglia con clown.

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  • Discussione Buiomega71 • 4/05/20 10:12
    Consigliere - 25996 interventi
    Ittenbach è sicuramente il più dotato e talentuoso della cerchia dei registi della "new wave" tedesca, che non ha nulla da spartire con le cialtronate di Timo Rose o Andreas Schnaas.

    Il budget miserello e l'auera amatoriale non inficiano più di tanto su questo suo lavoro (forse l'opera della maturità del regista bavarese), dove Ittenbach dismostra di non concentrarsi solo sulla mera carne da macello e sul gore fine a sè stesso, ma curando il plot (una bizzarra e incubotica storia di fantasmi e vendette) e dando risalto alla psicologia dei personaggi e all'importanza della storia, senza scadere nella baracconate eccessivamente splatter dei suoi colleghi più tamarri.

    Un inizio truce e ben gestito (il sanguinoso massacro di una "family" al sentor di coulrofobia), dà il via alla classica "ghost story" dove Rebecca, unica sopravvisuta alla strage, comincia a soffrire di terrificanti visioni dove il padre le appare (in stile Griffin Dunne di Un lupo mannaro americano a Londra) per reclamar vendetta sugli autori dello sterminio.

    Ittenbach si prende i suoi tempi, regala suggestioni d'ambiente (sul pontile del lago in inverno, la spettrale villa di campagna abbandonata con malinconiche reminiscenze fulciane) e non eccede con lo splatter (se non nei momenti clou), fino al twist in dirittura d'arrivo che svela le carte sui colpevoli, con punte di azzeccata cattiveria e avidità umana.

    Una grottesca a macabra televendita alla Prova del cuoco mixata con Re Animator (presentatrice allegramente fatta a pezzi e testa mozzata parlante), rivalse a suo di trapanate in faccia, tentate impiccagioni e squarci visionari notevoli sulle apparizioni spettrali (una cita esplicitamente i Dèmoni baviani) all'interno delle desolanti e abbandonate stanze della casa di campagna.

    L'album di famiglia con sorpresa (il clown alla Gacy), i flashback hippieschi con canti, girotondi e altalene, trasmissioni televisive alla Nightmare 3, l' atmosfera plumbea e necrofora e una chiusa beffarda che riapre il cerchio ectoplasmatico/vendicativo.

    Qualche scivolone (l'esagerata carneficina ai danni del gruppo di teste di cuoio da parte dei fantasmi simil zombi), la prolissità di alcuni dialoghi e un finale frettoloso e buttato lì, se proprio le si devono riscontrare dei difetti.

    Ma è un Ittenbach maturo, professionale e decisamente più ricercato sia narrativamente che visivamente.

    Ottimo il disturbante make up del padre mortifero e la bravissima Natacza Boon, "bruttina stagionata" dai grandi occhioni e ossessionata dalle macabre e funeste apparizioni.

    Il titolo si riferisce alla canzone composta dal padre di Rebecca che canta nell'onirica sequenza campagnola all'aperto. Canzone che, tra l'altro, annuncia (su un vinile messo sul piatto) il materializzarsi della congrega dei morti viventi alla Fog, pronti a sferrare la loro implacabile e sanguinosa vendetta.

    Uscito negli States come The Haunting of Rebecca Verlaine.

    Sospetti tagli (nelle sequenze più gory) nel dvd tedesco della Intergroove, che lo edita con il titolo alternativo di Born Undead (alcune recensioni via web parlano di una testa che esplode alla Scanners/Maniac, ma nella versione da me visionata non ve n'è traccia e pure la nemesi fantasmatica finale pare manchi di parecchi particolari gore).

    L'impegno ittenbachiano và apprezzato, anche solo per tentare nuove vie che non si riducano solo alla bassa (e noiosa) macelleria da quattro soldi.

    Il bellissimo We Are Still Here le deve qualcosina.
    Ultima modifica: 4/05/20 15:25 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 4/05/20 18:51
    Consigliere - 25996 interventi
    I miei sospetti sono stati confermati dai commenti degli utenti di Amazon.de

    La versione contenuta del dvd tedesco della Intergroove (che lo edita con il titolo di Born Undead) è praticamente massacrata dai tagli nelle sequenze più splatter (di fatto mancano parecchie scene gore- e di nudo, oltretutto- citate nelle recensioni via web, e repentini stacchi malrealizzati, durante la visione, non facevano che aumentare il dubbio di una versione cut).

    La versione uncut si dovrebbe trovare nel dvd olandese (ormai fuori catalogo) della Another World, con il titolo di Garden of love e la stessa cover messa sulla scheda davinottica.

    All'epoca dell'acquisto (2013) non ci feci troppo caso, ma la visione (seppur il film mantenga la sua atmosfera disturbante e spettrale) è penalizzata dalle mutilazioni censoree nei momenti più violenti e strong (e più prettamente ittenbachiani), dove, l'apoteosi delle sforbiciate, si riscontra nel finale fantasmatico vendicativo, talmente confuso da non capirci nulla e si risolve tutto in una misera manciata di secondi, con un montaggio talmente raffazzonato da far balenare più di un sospetto e lo splatter del tutto assente. Così come la carneficina dei poliziotti per mano degli spettri, dove c'è un pò di gory quà e là, ma col contagocce, vieppiù con attacchi splatterosi troncati di netto. Stessa cosa dicasi per la trapanata facciale e per il massacro iniziale ai danni della famiglia di hippie.

    La durata del dvd cut è di 1h, 21m e 59s, mentre il film , stando al retro cover dell' edizione uncut olandese, dovrebbe durarne 86' (alcune fonti danno 84'). Anche se le durate riportate dai retrocover sono quasi sempre approssimative e non fanno testo.

    I tedeschi, per via di editare edizioni ultracut, non si smentiscono mai.
    Ultima modifica: 4/05/20 21:41 da Buiomega71