Fiona - Film (1998)

Un vero e proprio pugno nello stomaco. Kollek torna ai temi del suo Whore 2, ma questa volta non risparmia niente e nessuno e immerge il tutto in un clima fetido e zozzo, tra depravazioni sessuali di ogni sorta, droga, inserti hard core, squallore e sporcizia, degrado e luridume. Uno dei film più realistici e lerci degli ultimi anni, girato dal regista israeliano come fosse un turpe documentario, tra prostituzione e solitudine, terribili e realistiche "tirate" di crack e vite allo sbando. Da recuperare, ma astenersi anime candide. Doloroso.

Vita di una bimba diventata prostituta lesbica nei sobborghi di New York. Realismo che punta a scioccare tra buchi, feticismi, crack e sesso orale, mostra la crudezza della vita nella sua potenza distruttrice (e la prima parte impressiona). Regìa addosso e presa diretta per mostrare il degrado attraverso frammenti di vita, con lievi momenti di decadente umanità. Grande pecca l’uso disinvolto delle pistole (la sparatoria suona falsa) e qualche dialogo nella seconda parte più sterile.