Figure di cera - Corto (1914)

Nel conclamato crepuscolo della Belle Époque esce questa pellicola di trasparenti suggestioni horror e paranoiche che deve molto della sua forza all'ambientazione in un cupo e ambiguo museo delle cere e al folle e truculento finale. Gli attori hanno facce giuste ed espressività teatrale senza eccessi (provengono, come indicato nei titoli di testa, da famosi palcoscenici parigini); notevole il glaciale e sinistro guardiano del museo: direttamente sullo schermo dal famigerato Grand Guignol.

Ha una grande potenza questo cortometraggio ambientato in un museo di cere dove lo sbruffone che sostiene di non aver paura vivrà una notte d’incubo. Ben costruito narrativamente, ottimamente girato, con movimenti di macchina accorti (notevole lo svelamento di una figura in una bara di vetro), con belle idee e soprattutto ben recitato con la carica giusta ma senza mai esagerare. Un film pre-espressionista, che anticipa le spaventose atmosfere di Wiene o Leni, pur rimanendo in un ambito realistico che forse incute maggior paura.