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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ancora un film sulla potenza dei media, capaci di trasformare un uomo qualunque (benché coraggioso) in un eroe nazionale a pochi passi dalla santità. Secondo logica quell'uomo dovrebbe essere Bernie LaPlante (Hoffman, ottimamente doppiato da Amendola), che apre dall'esterno il portellone di un aereo precipitato salvandone di fatto i passeggeri e aiutando nel primo soccorso; ma una serie di concause fa invece scambiare il barbone John Bubber (Garcia) per lui portando a credere che l'eroe senza volto (LaPlante se ne era andato via nell'anonimato dalla scena del disastro) sia quest'ultimo, il quale non nega e si gusta la lauta ricompensa per il gesto. Un semplice scambio...Leggi tutto di persona insomma, studiato tuttavia mollo bene da una sceneggiatura furba; ricca di forzature (il telone dei pompieri nel finale), di comportamenti poco credibili da parte del protagonista (Hoffman), eppure sfiziosa e capace di far riflettere sulla superficialità e il cinismo dell'informazione. Congegnata con sapienza, una sottile vena d'ironia (ben espressa da un eccellente Hoffman) e chiusa degnamente. Frears dirige con gusto (anche se ci mette troppo a ingranare), sfrutta bene il cast (dolcissima la Davis a dispetto del ruolo). Chevy Chase (n.c.) ha una bella parte come cinico direttore di rete. Buono.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/07/07 DAL BENEMERITO MAGNETTI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/07/15
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Magnetti 5/07/07 23:30 - 1103 commenti

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Interessante film commedia/drammatico dell'inglesissimo Frears. Una agrodolce variante inglese del blockbuster all'americana sul tema del giornalismo senza scrupoli e cuore che spettacolarizza tutto in ragione del dollaro. Molto bene Dustin Hoffman e Geena Davies. Andy Garcia si crogiola nella sua tipica (nonché unica a sua disposizione) espressione facciale con occhi dolci. Bene e consigliabile.
MEMORABILE: Le battute caustiche del direttore della rete televisiva Channel 4.

Galbo 16/12/07 09:25 - 12556 commenti

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Ottimo film diretto da un ispirato Stephen Frears e che contiene una critica feroce al mondo dei media USA e alla loro (si direbbe quasi sistematica) attitudine alla manipolazione della realtà a fini spettacolari. Gran parte del merito va a una bella sceneggiatura, caustica e graffiante scritta dall'autore di Gli Spietati e Blade Runner. La vicenda dell'Eroe per caso è inoltre impreziosita da una magnifica intepretazione di Dustin Hoffman (ma anche il resto del cast è all'altezza).

Capannelle 1/11/08 23:11 - 4513 commenti

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Un buon film: Hoffman è Bernie, un simpatico spiantato che risulta il cardine con cui Frears critica lo showbiz dei media americani e delle loro immancabili esagerazioni. Una critica sviluppata dal regista con humour efficace e senza sconti, che si intreccia con le storie di personaggi ben caratterizzati. Per buona parte del film Bernie pare destinato a soccombere agli eventi, vittima dell'ipocrisia generale e della propria poca scaltrezza, ma alla fine tutto si ricompone.

Daniela 27/12/08 13:54 - 13012 commenti

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Giornalista bastarda costruisce dal nulla un eroe ad uso e consumo dei media, ma il vero eroe - un truffatore di mezza tacca la cui unica ambizione è "volare basso", interpretato da un formidabile Dustin Hoffman - è ben diverso da quello fasullo ma ideale per passato e fisique du role, un barbone reduce di guerra, cui presta il volto da santarellino Andy Garcia. Una parabola esemplarmente lucida, dalla sceneggiatura di ferro, degna di entrare nel novero delle grandi commedie classiche del cinema americano.
MEMORABILE: In apertura la ripresa del suicidio in diretta; i tentativi di Bernie LaPlante di raccontare quel che gli è successo; il dialogo finale sul cornicion

Cotola 21/10/09 23:51 - 9350 commenti

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La natura mistificatoria dei massmedia è il tema principale di questa pellicola. Il regista Frears non è una cima ma la sua riflessione sul quarto potere non è malvagia per quanto non del tutto originale così come pure la storia. Quel che manca è un po’ di divertimento (è pur sempre una commedia) e qualche zampata satirica o iniezione al vetriolo che lo ravvivi un po' di più.

Paulaster 5/11/24 18:00 - 4708 commenti

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Ricettatore salva la vita a dei passeggeri d'aereo. Commedia sofisticata sull'uso disinvolto dei media nel creare notizie per fare audience. La parte giornalistica è la migliore e la Davis (senza scrupoli) restituisce un buon ruolo; Hoffman serve per il fisico goffo. Frears mescola troppi argomenti e finisce nel puro intrattenimento; la nota caustica evapora e l'esasperazione finale forse andava bene negli anni Quaranta. Le divagazioni familiari non sono messe bene a fuoco e il "miracolo" ospedaliero appare troppo.
MEMORABILE: L'entrata nella stanza al Grand Hotel; L'accordo sul cornicione.

Enzus79 10/10/13 16:39 - 3074 commenti

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Commedia intelligente made in USA dei primi anni '90. Il giornalismo spietato (specie quello statunitense) è il bersaglio principale. Dustin Hoffman veramente in forma e Chevy Chase è proprio simpatico, seppur in ruolo di secondo piano. Garcia delude.

Taxius 4/02/16 20:37 - 1656 commenti

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Divertente commedia incentrata sulle vicende di due eroi: uno salva i passeggeri di un aereo precipitato e l'altro se ne prende tutto il merito, diventando bello e famoso. Il film è una sapiente critica verso i media americani, colpevoli di poter creare e distruggere eroi dal niente e il tutto per soddisfare le proprie esigenze di share. Molto divertenti le parti con Hoffman, mentre quelle con Garcia son meno riuscite.

Pigro 3/02/16 09:48 - 9956 commenti

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La vicenda del barbone eroe non riconosciuto e di quello impostore così glamour e perfino santo (con tanto di miracoli) diventa una riflessione sul sistema fuorviante dei media e sul relativismo della verità, e dunque sulla sua manipolazione. Ma più che graffiare, il film appaga, e così la caustica critica sociale si stempera in una simpatica commedia dalle venature alla Frank Capra, dove più che il sarcasmo poté la tenerezza, sostenuta da una ecumenica condiscendenza verso l’umanità innata nelle persone.

Ryo 22/05/17 14:25 - 2169 commenti

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Fantastico Dustin Hoffman in questo ruolo, caratterizza benissimo il personaggio donandogli un ottimo senso di egoismo e cinismo unito alla trascuratezza nel fisico e nell'aspetto. Soggetto "esagerato", ma che serve a giustificare il messaggio con una gustosa iperbole di situazioni. La mitizzazione dei media punta in maniera troppo prepotente su una singola figura; per un gesto eroico sì ma non così raro, specie per chi, come le forze dell'ordine, lo fa di mestiere. Molto simpatico e dal finale non scontato.
MEMORABILE: La metafora della cipolla.

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Il ferrini 13/12/17 23:36 - 2544 commenti

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Ben diretto e recitato, Hero può contare su una sceneggiatura dai meccanismi tanto semplici quanto perfetti; il punto è mai credere a ciò che dice la televisione, tema su cui Hoffman tornerà qualche anno più tardi con Sesso e potere, anche se con ruolo invertito. Qui lui è la vittima, mentre chi manipola la realtà è il giovane Garcia, perfetto per il ruolo. La Davis è interessante fin quando incarna la cinica donna in carriera, nel finale cede un po', bello il suo monologo della cipolla.

Rambo90 17/09/21 00:50 - 7853 commenti

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Una commedia che strizza l'occhio ai classici di Frank Capra, con lo stesso messaggio in sottofondo dell'uomo qualunque che può ergersi ad eroe perché in fondo profondamente umano. E Hoffman ricopre alla perfezione il ruolo, anche se la sceneggiatura incespica qua e là e Garcia non è particolarmente a fuoco: lui fa in modo che lo spettatore regga il gioco fino alla fine e segua la vicenda. Anche la Davis offre una buona prova, mentre i dialoghi spesso vanno troppo nella direzione della macchietta o del già sentito. Buono nell'insieme.

Maxx g 6/08/23 10:44 - 681 commenti

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Un ladruncolo di mezza tacca (Hoffman) salva per caso alcune persone intrappolate in un aereo caduto. Una giornalista (Geena Davis) cerca il responsabile, anche perché lei stessa era fra quelle. Ne approfitta un conoscente del ladro, John Bubber (Andy Garcia) per ergersi a eroe. Ma la partita tra i due non è affatto chiusa... Commedia agrodolce che fa capire molto della società del tempo. Grande Hoffman, Garcia non male, così come la Davis, ma da ricordare è il personaggio di Chevy Chase, per riflettere. Merita una visione.
MEMORABILE: Il dialogo tra La Plante (Hoffman) e John Bubber sul cornicione
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